Fucecchio: Revocata la Cittadinanza Onoraria a Mussolini

Addio a Mussolini dopo 70 anni, revocata la cittadinanza onoraria

Approvata in consiglio comunale a Fucecchio una mozione con l’impegno della giunta alla cancellazione. Hanno votato contro i due consiglieri di Forza Italia.

La città dell’Eccidio dice finalmente addio alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Nel consiglio comunale di lunedì, infatti, è stata approvata una mozione (promossa da Pd, Fabrica Comune e Liberi e Uguali) che impegna il sindaco e la giunta a “revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”, oltre a “individuare modalità più efficaci per impedire che le organizzazioni neofasciste abbiano agibilità sul territorio cittadino, in particolare nell’ambito delle occupazioni di suolo pubblico da parte di associazioni o partiti che non si riconoscono nei valori antifascisti della costituzione”. Cioè, in parole povere, la famosa autocertificazione antifascista per richiedere il suolo pubblico.

Due temi, quindi, legati ad un stesso contesto storico, quello del ventennio. Nella stessa mozione si chiedono anche “opportuni strumenti per proibire sul territorio comunale qualunque tipo di propaganda o manifestazioni di organizzazioni o altri soggetti che si ispirano al nazi-fascismo”. La mozione è passata coi voti favorevoli di tutti i gruppi promotori e coi voti contrari di Forza Italia (Simone Testai e Giuseppe Mainolfi). Un voto contrario in consiglio comunale così motivato:« Noi stiamo sanzionando un’intenzione, stiamo di fatto proponendo di proibire un pensiero, non mi risulta sia previsto per legge, anzi tutt’altro. La costituzione non prevede questo tipo di repressione, qui la costituzione viene difesa dal sottoscritto non da voi. Facendo questo tipo di proposte ci si pone allo stesso livello del fascismo».

Assenti alla votazione, invece, Gabriele Genuino (gruppo misto) e Lisa Giuggiolini (Cinque Stelle). La questione della cittadinanza di Mussolini trova le proprie radici nella notte dei tempi del Ventennio, a cavallo tra il 1923 e 1924, quando ancora non era stato commesso il delitto Matteotti, che mostrò all’Italia e al mondo intero i connotati dittatoriali del fascismo. Atti che hanno quindi quasi 100 anni, che per essere ritrovati hanno necessitato di un lungo lavoro di archivio. Era stata la stessa Anpi dell’Empolese Valdelsa a chiedere a tutti i Comuni di “controllare” se nei loro archivi ci fosse ancora l’atto che conferiva la cittadinanza onoraria al Duce. La bagarre sulla questione della cittadinanza onoraria a Mussolini è scoppiata a febbraio, quando a Certaldo è emerso che il Duce era ancora cittadino onorario della Città del Boccaccio. Da lì le polemiche, le proteste e i primi atti per revocare la cittadinanza nei vari

Comuni con Certaldo in testa. Adesso la cittadinanza sparirà anche a Fucecchio, in quella terra che dà il nome al Padule, dove il 23 agosto 1944 i tedeschi sterminarono 176 civili innocenti, compiendo uno degli eccidi più violenti e barbari della storia toscana ed italiana.

Fonte: Il Tirreno Empoli

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