Asti: U​na “Stima” a lutto senza la voce di Pierluigi Berta

Ci sarà sicuramente un velo di tristezza, stasera, alla stima del Palio per la scomparsa di Pierluigi Berta.

Il sindaco di Rocca d’Arazzo, scomparso l’altro ieri, era legato a doppio filo alla manifestazione. Sua, infatti, la voce che scandiva i tempi della cerimonia. A sostituirlo, questa sera, sarà l’attore Aldo De Laude. E’ già stata annunciata la presenza dei vessilli dei rioni listati a lutto: un segno di vicinanza ad una persona che in vari ambiti e in varie forme ha sempre collaborato e vissuto da vicino il mondo del Palio.

Sicuramente un momento di ricordo verrà osservato durante la serata. Per il resto, la stima e il giuramento dei rettori avverrà secondo le solite modalità:​ ​il corteo in notturna prenderà il via da Piazza Cattedrale alle ore 21.30 e, prima di giungere in Piazza San Secondo, passerà per Via Caracciolo, Piazza Cairoli, Corso Alfieri e Via Gobetti.
Alle 22,la cerimonia del Giuramento dei Rettori.

Alla presenza del sindaco di Asti, del Capitano del Palio e delle autorità cittadine, il Sabato precedente il Martedì di San Secondo ha luogo la celebrazione del Giuramento dei Rettori, la cerimonia del solenne voto sul Codice Catenato degli Statuti Astesi “a correre il Palio con lealtà ed onore”.

A seguire sarà poi la volta della Stima del Palio​ (opera quest’anno del pittore Antonio Guarene)​ che, come consuetudine​,​ si concluderà con le parole del Sindaco che indirà il Palio per il giorno 2​ ​settembre 201​8, per la prima volta alla prima domenica di settembre.

La Stima del Palio è un momento cerimoniale che affonda la sue radici nella tradizione storica della nostra Città; imprescindibili sono infatti le regole che fissano dimensione, fattura e colore del maggiore premio della corsa: il Palio deve essere di velluto cremisi di ottima fattura, deve misurare 16 rasi quello per la corsa e 10 rasi quello per la Collegiata (il raso è un’antica misura piemontese che corrisponde a circa 60 cm).

Gli estimatori, persone che nella vita reale sono commercianti tessili, dopo il giuramento sul Codice Catenato degli Statuti Astesi di “bene e fedelmente adempiere all’estimo che mi viene affidato”, controllano che i due drappi corrispondano per misura e fattura, e solo allora apporranno il sigillo comunale in cera lacca, indicante l’idoneità dei Palii.

I drappi vengono allora arrotolati su loro stessi ed apposti sotto al labaro, la tela dipinta che accompagna il Palio e che ogni anno porta la firma di un Maestro del Palio di nota fama nazionale ed internazionale.

Al termine della cerimonia i due drappi verranno esposti alla popolazione dal balcone del Palazzo Civico.

Fonte: AT News

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