Con piacere, accogliamo queste considerazioni dell’amico Rino Franchi, già gran priore di S.Ambrogio e vice gran maestro nella prima presidenza di Alberto Oldrini. L’ex reggente punta il dito sulla oportunità da parte del palio di non lasciarsi sfuggire l’occasione di creare una Fondazione, unico soggetto giuridico che oggi può offrire garanzie per una migliore gestione dell’intera manifestazione.
Egregio Direttore, sono quasi tre anni (mese più mese meno) che lei non mi ospita! La verità è che io sono stato silente! Quando giochi un ruolo di un certo tipo rischi di essere frainteso, meglio concentrarsi sul fare piuttosto che sul dire.
Credo di essere stato un uomo sopra le parti, critico quando c’era da migliorare situazioni ma sempre disposto a riconoscere i valori e le capacità di chi ha operato e opera, nell’ambito del Palio.
Oggi che “sono in pensione” (giustissima definizione di una sua redattrice) e fuori da ogni ambiente paliesco, credo di essere ancora più credibile. A questo proposito ringrazio ancora tutti voi per la considerazione che mi avete sempre accordato.
Prendo spunto da quanto state facendo per supportare la nostra Rievocazione Storica, per congratularmi con lei e la redazione, per la capacità che avete avuto nel trasformare Legnano News in un importantissimo supporto, irrinunciabile, per far conoscere e crescere il Palio di Legnano.
Non sarebbe necessario ma meglio precisare, la mia non è piaggeria non avrebbe alcun senso, ma vera stima verso chi, contrariamente allo stile di altre testate che con cinismo fanno di uno spiacevole incidente un mezzo per farsi sentire, lavora con conoscenza e competenza per la crescita del Palio. Sarebbe il caso di precisare a questi signori (chiaramente contro) che il premio Pulitzer non si vince con informazioni qualitativamente imprecise e parziali.
Devo altresì congratularmi con l’Amministrazione Pubblica per avere iniziato un nuovo percorso, che porterà ad una maggior conoscenza della manifestazione in tutta la città. Altrettanto importante sarà riuscire a esportare “fuori le mura” uno spettacolo che forse si può definire unico!
Quello che è stato fatto sino ad ora mi sembra un buon inizio. Il mio pensiero è che si sia finalmente imboccata la strada giusta! Il Supremo Magistrato con gli Assessori, il Cavaliere del Carroccio con tutto lo staff, stanno dimostrando che se si vuole si può! Una citazione va fatta alla Commissione Costumi. Quello realizzato, se pur migliorabile e implementabile, rappresenta un ottimo viatico verso la conoscenza globale della rievocazione storica.
Le Contrade, da sempre motore del movimento Palio, devono abbandonare la ricerca ossessiva delle maggioranze che non hanno alcun peso, non servono a nessuno! Lo spazio per lavorare a favore del mondo del Palio risulta ancora molto ampio, la coesione e la collaborazione totale fra Contrade, Amministrazione Pubblica e Famiglia Legnanese, deve essere un obiettivo che non può avere alternative.
In questo nuovo modo di operare la Famiglia Legnanese, oggi fattivamente coinvolta, deve giocare un ruolo organizzativo molto importante in parallelo alle Contrade. A mio giudizio, nelle Contrade, permane un rischio di implosione! Le reggenze non sempre riescono a gestire i propri contradaioli. Manca informazione, spesso sento affermazioni che sono figlie di questa mancanza.
A breve questo mondo paliesco avrà una grande opportunità, sempre che il tutto venga avallato (auspicabile) dal Consiglio Comunale, la creazione di una fondazione, soggetto giuridico, che si occuperà solo e in maniera specifica, dell’organizzazione di tutto l’evento Legnanese. Credo sia stato fatto un buon lavoro per quagliare le caratteristiche che questa fondazione dovrà avere. Con soli tre incontri (con la disponibilità dei rappresentanti l’Amministrazione Pubblica) abbiamo definito quello che non ci era riuscito, in precedenza, con quasi due anni di lavoro.
Il mio personalissimo pensiero è che Le Contrade ed il Collegio dei Capitani, abbiano ottenuto quello che oggettivamente andava riconosciuto! Il rischio comunque è che prevalga la voce degli irriducibili che continuano a pensare alle maggioranze! Le Reggenze, con il Direttivo del Collegio dovranno, per primi, accettare una realtà che non può avere altre soluzioni.
Si dovrà lavorare molto per far arrivare le informazioni (in chiaro) alla base di ogni contrada. Non ci sono molte strade da seguire, inutile e illogico ritenere che la fondazione darà più o meno “potere” a chicchessia! Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti! L’Amministrazione Pubblica ha dato prova di ritenere il Palio una eccellenza per Legnano. Chi lavora nelle Contrade dovrà seguire questo trend assolutamente positivo.
Non sono sicuro che sia per tutti chiaro, con la fondazione lo scenario cambia in maniera radicale. Il “comando” è affidato ad un CDA che deve essere eletto fra i tre Enti che organizzano la manifestazione, L’Amministrazione Pubblica, la Famiglia Legnanese, le Contrade ed il Collegio. Otto persone, oltre al Supremo Magistrato, con le qualità e l’esperienza (nel rispetto di tutti) per gestire la situazione collaborando e non contrastandosi.
Ho sentito spesso la frase “il Palio non è una azienda” vero! Ma questo non toglie la necessità di avere professionalità idonee alla gestione. Non si tratta più di avere una partecipazione al Comitato Palio! Non si deve gestire una azienda, ma comunque una struttura che ha le stesse esigenze.
Egregio Direttore, mi rendo conto che gli argomenti trattati potrebbero infastidire qualche “personaggio”. Pazienza, se ne faranno una ragione. Non voglio sembrare un “professorino” ma credo di avere la capacità di anticipare le situazioni e di parlare chiaro in maniera propedeutica! Forse nell’ambiente queste “qualità” (ammesso lo siano) latitano un po’, o forse le “vetrine” vincono anche sul buon senso.
Non vorrei si confondesse, sono e rimango un pensionato! Fortunatamente credo di essere ancora lucido (almeno quello) per avere la presunzione di rimanere comunque (se mi è consentito) un “opinionista”.
Grazie per l’ospitalità, saluto lei e tutta la redazione con grande cordialità.
Rino Franchi
Fonte: Legnano News
