Siena, Premio Mangia: Si punta su Tommaso Fabbri

Medaglia di civica riconoscenza proposta per Lelio Grossi della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura

Persone che aiutano gli altri. E si spendono per chi è meno fortunato e più debole. Le Contrade intendono proporre infatti per il Mangia e la medaglia di civica riconoscenza Tommaso Fabbri della Giraffa e Lelio Grossi della Torre. Il primo operatore umanitario e l’altro storico presidente della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura. Il 15 maggio scade il termine per il deposito delle candidature. Poi si dovrà riunire il Concistoro.

Tommaso Fabbri, 44 anni, laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche, è un nome di spicco di Medici senza frontiere (Msf), l’organizzazione che aiuta le persone in tutto il mondo dove il bisogno è maggiore. Fornisce appunto assistenza sanitaria a chi non ce l’ha, ma anche alle popolazioni colpite da conflitti, epidemie e catastrofi naturali. Senese doc e giraffino (tanto che la proposta per il Mangia arriverà dall’Imperiale), è da anni in prima linea con Medici Senza frontiere anche come Capo Missione in Italia. 

Torraiolo invece Lelio Grossi. Priore di Salicotto nel 1994-1995. Ma soprattutto un impegno nella Fondazione che ha iniziato l’operatività istituzionale il primo settembre 2005, rilevando e proseguendo le attività di prevenzione usura e di microcredito di solidarietà che l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena svolgeva dal 1998. Di essa Grossi, che verrà proposto per la medaglia di civica riconoscenza, è da sempre un pilastro.

Fonte: La Nazione

Autore: Laura Valdesi

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