L’intervista del giorno: Due parole veloci con Silvano Vigni detto “Bastiano”

Silvano non ha bisogno di presentazioni, ma per i pochi che non sapessero chi è, gli rinfreschiamo la memoria.

La storia di Silvano Vigni in arte “Bastiano”

La storia di Silvano Vigni in arte "Bastiano"

E’ il luglio 1978 e la contrada della Selva manda in piazza un ragazzo di neanche 24 anni. Mossa giusta perchè quel ragazzo al suo esordio porta alla vittoria la Selva, il suo nome è Silvano Vigni, ma per Siena ed i suoi contradaioli sarà Bastiano.

Una serena gentilezza ed il sorriso di un ragazzo caratterizzano un uomo tranquillo, equilibrato, con il senso dell’ironia e tanta voglia di vivere, legato alla propria terra e alle proprie origini.

“Sono figlio di contadini, per me essere chiamato Il Contadino non è un insulto. Sono orgoglioso del mio legame con la terra, con questa terra.”

“Mi sono sempre preso dei rischi grandi, spesso i fantini che corrono attualmente o anche quelli del passato, quando si rendevano conto di non aver cavallo, non prendevano rischi, partivano e frenavano. Sono sempre stato uno di quelli, sia che montassi il primo o l’ultimo cavallo, che si è sempre buttato fino in fondo, rischiando molto di più rispetto a chi non si butta.
Mi Piaceva lottare sempre, con il primo e con l’ultimo cavallo, e spesso con cavalli inferiori cercavo di prendere traiettorie difficili o impossibili e battevo, considerando la mia altezza e la mia stazza.”

“Le tre doti di un fantino sono cervello, cuore, allenamento. Se ti manca una delle tre sei finito!”

“La sensazione che si prova dopo essere uscito dall’entrone è sempre una sensazione unica, da dentro si sente un rumore ovattato, qualche parola sommessa, un brusio e il rumore degli zoccoli dei cavlli, non si sente niente. Quando esci dall’entrone è come un flash, una vampata che ti percorre e non pensi più a niente, soltanto a lottare fino in fondo.”

“…vampata che ti prende quando tagli il traguardo, hai raggiunto il sogno ed hai realizzato soprattutto quello di chi ti ha dato fiducia, di chi ti ha messo a cavallo, ti dai in pasto alla folla. rimani stordito da questo vortice di persone e di entusiasmo.”

Note

Palio di esordio: Selva 3 luglio 1978 su Panezio.

 

  • Vittorie: 
    Selva, luglio 1978
    Selva, 7 settembre 1980
    Acquila, luglio 1981
    Leocorno, luglio 1983
    Giraffa, luglio 1990

 

Totale palii Corsi: 30

 

Passiamo all’intervista che Silvano, ci ha gentilmente concesso durante la seconda giornata di prove del Palio di Fucecchio. Silvano è il proprietario e allenatore del cavallo Pressing de Mores andato in sorte alla Contrada Borgonovo.

M: Ciao Silvano,  quale è stata la tua sensazione quando pressing è stato scelto dai capitani?

S: “Ciao Massi, quando ti prepari un cavallo, e il cavallo è fatto per correre ,quando  ti viene preso  è chiaramente una grande libidine.”

M: Come vedi la scelta di Borgonovo di montare Simone Fenu sulla tua cavalla?

S: “Io non sono abituato a interferire sulle scelte delle dirigenze, e di conseguenza a me qualunque fantino va bene.”

M:  A parere tuo quali sono le contrade favorite per la vittoria?

S: “Io credo che ci sono 4 cavalli e possono vincere tutti e quattro, fra cui Unico de Aighenta, Il francese ( Farfadet du Pecos n.d.r) e secondo me anche il cavallo che monta il Pusceddu (Quan King n.d.r.). Ma è un palio aperto un po a tutti, perchè poi come tutti i pali chiunque ha la possibilità di vincere, basta essere in finale.”

M: Vedi fra i 12 partecipanti a Fucecchio, qualche buon prospetto per il Palio di Siena?

S: “Sinceramente per il Palio di Siena qui vedo poca roba”.

M: Una tua considerazione sulle condizioni meteorologiche che costringono il Comune di Siena a rinviare continuamente gli addestramenti?

S: “Sai massi, purtroppo sulle condizioni metereologiche, noi, chiaramente,  non ci possiamo fare niente”.

M: Ultima domanda e poi ti lasciamo libero,  a parere tuo Silvano può essere una soluzione dotare le piste di allenamento di Mociano e Monticiano,  di sabbia silicea, così da scongiuarare i continui rinvii?

S: Per quanto riguarda dotare le piste di addestramento per il protocollo del Palio di Siena con della sabbia silicea sarebbe una cosa intelligente perché ti permetterebbe di lavorare anche quando piove”.

 

Ringraziamo Silvano Vigni detto “Basrtiano” per avermi concesso questa intervista, nella pausa fra una batteria e l’altra delle prove odierne a Fucecchio.

In foto: Pressing de Mores in Ippodromo con i colori della scuderia di Silvano Vigni

 

 

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