Palio di Fucecchio 2018: Ombrellate, calci e pugni in Buca

Il Palio ha delle regole non scritte, che non è saggio superare. Ieri, tuttavia, queste regole sono state superate a più riprese. Sono volati calci, pugni e ombrellate fra contradaioli, oltre che pezzi di terra nei confronti del fantino di Cappiano Luigi Bruschelli.

Una giornata dove la tensione è cresciuta col passare dei minuti (e con l’aumentare della pioggia), con i carabinieri e gli steward che sono intervenuti a più riprese per riportare la calma. Alla fine il bilancio è di diversi contusi.

Il primo episodio si è verificato alla termine della seconda batteria: i contradaioli di Ferruzza, imbufaliti per l’atteggiamento di ostruzione (per usare un eufemismo) del fantino rivale, al termine della corsa hanno provato a raggiungerlo, e ci sono riusciti mentre era ancora sul cavallo in pista, sul rettilineo opposto rispetto a quello dell’arrivo: sono volati anche pezzi di terra nei suoi confronti, con il rischio di provocare anche la reazione di Brigantes.

Va da sé che poi bianconeri e calligiani, intervenuti per difendere “Trecciolino” sono venuti a contatto e qualcuno ne ha fatto le spese, rimanendo ferito. Una rissa da saloon che è andata avanti per alcuni minuti, con persone di tutte le età coinvolte.

Nel frattempo, dall’altra parte, Botteghe e Borgonovo – rivali e “confinanti” in Buca d’Andrea – hanno concesso un bis non richiesto, seppur in tono minore. Sono state più le grida e le offese che il resto, però anche qui si sono respirati momenti di grandissima tensione, fino all’intervento del servizio d’ordine che, con il supporto di alcuni contradaioli, ha sedato gli animi.

Un clima di tensione che non si vedeva da tempo, per fortuna. Ma che, purtroppo, ha finito per macchiare quella che è senza ombra di dubbio la giornata più attesa dell’anno da parte di tutti e dodici popoli del Palio di Fucecchio.

C’è chi dice che “anche questo è Palio”, ma qui il confine è veramente labile e ci vuole un attimo per macchiare una giornata che vuole essere una festa, almeno in partenza. L’organizzazione e le contrade avranno tutto il tempo per riflettere e prendere eventualmente provvedimenti.

Fonte: Il Tirreno Edizione Empoli

 

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