Palio di Ferrara, La Benedizione dei Palii e dei Ceri. Perego: “Palio è rinnovamento sociale”

L’augurio dell’arcivescovo alle 8 contrade: “Prendetevi per mano con la Corte Ducale aldilà dei campanilismi per guardare alla stessa città”

(foto di Alessandro Castaldi)

Una Cattedrale gremita di musici e figuranti è stata teatro, venerdì sera, della benedizione dei Palii e dell’offerta dei Ceri, un rito nuovissimo per l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Gian Carlo Perego, che si insediò nel 2017 la settimana dopo le gare di Piazza Ariostea.

Nella sua omelia, Perego, non ha potuto esimersi dal ricordare il 50esimo dalla “rinascita del Palio a Ferrara”, avvenuto nel “1968, un anno che nella storia ha significato protesta, violenza, conflitti generazionali ma anche passione per il rinnovamento sociale: di questa passione il Palio può considerarsi un’espressione significativa”.

Tra le origini del Palio, prosegue l’arcivescovo, ci sono “i volti sempre nuovi di San Paolo, San Romano, San Giorgio e San Maurelio”, che rappresentano “i Palii” ma che sono anche “quattro testimoni e martiri che ci ricordano l’amore a questa nostra città”. Un amore che viene perfettamente incarnato dal Palio la cui “vera sfida è quella della coerenza, della condivisione, del dialogo fra le diverse contrade per la costruzione di una sola città”.

La sfida – prosegue Perego – è anche quella di costruire un tessuto sociale di volontariato. Le vostre sedi sono luoghi dove si sta insieme attorno alla tavola comune, perché le famiglie possano trovare un posto per stare insieme con un’unica grande passione, dove giostre e tornei diventano il modo, durante l’anno, per essere solidali con chi ha bisogno”.

L’augurio dell’arcivescovo è che “Diamante, Idra, Unicorno, Aquila Bianca, Paraduro, Granata Svampante, Lince e Ruota” sappiano prendersi per mano “con la Corte Ducale, aldilà dei propri campanilismi per guardare alla stessa, nostra città: una città è morta senza cittadini partecipi”.

Dopo le parole dell’arcivescovo, il rito della benedizione di Palii e dell’offerta dei Ceri che proietta i contradaioli nell’ultimo weekend di passione, quello delle gare per le quali ci si prepara un anno intero.

Fonte: https://www.estense.com/

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