Palio di Legnano: Nessuno ferma La Flora

Sempre davanti, la contrada domina la corsa: il Crocione è rossoblù

Palio di Legnano, vince la Flora: la contrada in Festa

 Il palio delle debuttanti. Il capitano è nuovo, nuovo il fantino per il mondo legnanese. Il nuovo vince. Inaspettato, travolgente. Il Palio 2018 è tutto della Sovrana La Flora. Un Palio molto rapido, durato dalle 18.20 alle 20.20, due ore esatte dall’estrazione dell’ordine di partenza alla finale al canapo.

A proposito dell’estrazione. A decidere la sorte delle contrade è il supremo magistrato del Palio, il sindaco Gianbattista Fratus: per la prima batteriaLegnarello, Sant’Ambrogio, San Magno, San Domenico. Per la seconda batteria La Flora, San Bernardino, Sant’Erasmo, San Martino. Separate le storiche rivali San Domenico-Sant’Erasmo, e anche San Magno e San Bernardino. Insieme in batteria finiscono invece San Martino e La Flora. Non sono nemmeno passate le 18.50 quando i cavalli delle prime quattro contrade sono al canapo. Il fantino giallorosso, Giovanni Atzeni detto Tittia, prende di diritto il primo posto allo steccato col cavallo Bam Bam, poi c’è Sant’Ambrogio con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Mister Pink, San Magno con Carlo Sanna detto Brigante su Adele e San Domenico con Antonio Siri detto Amsicora con Dottor Match.

Grande attesa tra le reggenze, soprattutto tra le favorite: San Magno ha cavalli pazzeschi e San Domenico pure. Lo hanno dimostrato alla Provaccia, entrambe. I contradaioli fremono, attendono questo momento da quasi un anno. Si rivelerà una batteria molto veloce. La prima partenza é falsa e testa i cannoni, ma la seconda è buona. Il canapo cade e l’assetto iniziale urla biancoverde: San Domenico parte di rincorsa, Dottor Match c’è. Poi una curva troppo larga, una virgola che non è andata, e San Domenico nonostante gli sforzi resta indietro. In testa  sempre, per tutta la corsa, Legnarello e Sant’Ambrogio, che non devono sforzare troppo i cavalli per vincere, mentre San Magno e San Domenico lottano per tentare di superarle. Invano. La finale si tinge di giallorosso e gialloverde. Grossa la delusione di San Domenico e altrettanto amari sono i volti di San Magno, che dovranno consolarsi con la bella vittoria alla Provaccia di venerdì sera.

Non passa molto e già ci sono altri quattro cavalli al canapo per la seconda batteria: La Flora con il fantino Gavino Sanna e il cavallo Escobar, San Bernardino con Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, e il cavallo Go Go, Sant’Erasmo con Dino Pes, detto Velluto, e il cavallo Habanero e San Martino con Andrea Mari, detto Brio, e il cavallo Augh. Due appunti sulle contrade rivali San Martino e La Flora. La prima vede un cambio all’ultimo del cavallo, Augh invece di Uprise, mentre la seconda, La Flora, come già anticipato ha un fantino debuttante a Legnano, alla sua prima esperienza nella città del carroccio. La prima partenza viene falsata da San Martino, il cavallo si gira all’ultimo e il cannone esplode. Anche la seconda partenza è falsa, sempre per via dei biancoblu: il cavallo disarciona il fantino Mari e cade, l’impressione è che Augh non sia a suo agio in pista e sia difficile da tenere tranquillo. Molto nervoso anche il cavallo di Sant’Erasmo, che resta orizzontale e provoca la terza falsa partenza della seconda batteria. Poi la partenza, quella vera: La Flora resta saldamente davanti, seguita a brevissima distanza da San Bernardino. Il popolo biancorosso spera, desidera allontanare da sé il titolo di nonna o, almeno, arrivare in finale. Bartoletti in effetti resta davanti, mentre nelle retrovie è lotta aperta tra San Martino e Sant’Erasmo. Che parte in quarta e in una scia biancoazzurra elimina dalla corsa sia San Martino sia San Bernardino, che non riescono a tenere botta. In finale vanno dunque La Flora e Sant’Erasmo.

Dopo i 45 minuti canonici i 4 cavalli finalisti arrivano al canapo, nell’ordine scelto dall’estrazione: Sant’Ambrogio, Legnarello, Sant’Erasmo e La Flora.Nonostante il cavallo rossoblu si trovi sul lato esterno, si posiziona subito in testa, correndo una finale liscia come l’olio e apparentemente senza fatica. Escobar vola e si lascia dietro le rivali, seppure Sant’Erasmo e Legnarello lottino strenuamente per prenderlo e superarlo. Niente da fare per loro, e la marea della Sovrana può, finalmente, scendere in campo e abbracciare il crocione. Che viene rivestito di nastri blu e rossi, proprio alle spalle del capitano Cristian Parini che, commosso, versa le sue lacrime più vere sulla croce d’oro che già stringe al petto.

La Flora vince il Palio 2018

Fonte: Il Giorno

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