Il 30 maggio 1731 muore Violante Beatrice di Baviera, governatrice di Siena dal 1717. Da tempo era gravemente ammalata, tanto che le sue firme sotto gli atti di governo appaiono come poco più che scarabocchi fatti da una mano tremante e tanto che anche i suoi soggiorni a Siena erano del tutto cessati. Aveva 58 anni e, per l’epoca, poteva considerarsi una persona anziana. Inutilmente, negli ultimi giorni di vita, aveva chiesto di ricevere la visita di Gian Gastone dei Medici, il Granduca suo cognato, nei confronti del quale provava un sincero affetto fin dal momento del suo primo arrivo in Toscana e il quale, invece, non la accontentò. Anzi, quando il corteo funebre con il catafalco della principessa si fermò sotto le finestre del suo palazzo, si dice che il lunatico sovrano abbia dato in escandescenze urlando di levargli dalla vista la bara di quella donna, nei confronti della quale proruppe in una serie di insulti che sarebbero stati eccessivi per la più indegna delle prostitute. Ma Gian Gastone era fatto così. Per sua disposizione, il corpo fu sepolto nella cripta della chiesa di Santa Teresa, nel convento delle Carmelitane Scalze: quello che era stato il suo rifugio di pace dell’anima e dove aveva trovato, nella preghiera, il conforto a una vita che, per lei, era stata sempre e tutta in salita. Ma, sempre per sua volontà, dal corpo fu estratto il cuore, che Violante volle fosse messo entro un’urna da seppellire nella tomba del marito Ferdinando. Gesto commovente anche perché testimonianza di un amore sbilenco. Lei, di suo marito, era stata innamorata fin dal primo momento in cui l’aveva visto. A lui, di Violante, non era mai importato nulla, tanto che la aveva sistematicamente ignorata e trascurata. In epoca napoleonica il governo francese collocò nel sacrario mediceo di San Lorenzo anche il resto del corpo di Violante, ma dopo la Restaurazione, nel 1858, il corpo stesso ritornò dove Violante aveva voluto che riposasse. Una donna che ha amato e capito Siena, una donna che non è mai stata amata dagli uomini ai quali aveva Donato il suo cuore. “
Fonte: Pillole quotidiane di storia senese” con Roberto Cresti e tutti i giorni su AntennaRadioEsse Siena e on line su Siena News e sul blog #Casiquotidiani
