palio di Siena su Focus Junior: “Che cos’e’ il Palio di Siena?”

Una tradizione medievale che mette in competizione contrade e antiche rivalità in una spettacolare corsa a cavallo. Scopri tutto sul famosissimo Palio di Siena

Il Palio di Siena è una corsa equestre (o giostra, come si diceva in antichità) che rievoca le tradizioni del passato medievale della città.

 

Questa importante manifestazione si tiene due volte l’anno – una in occasione della Madonna del Provenzano (2 luglio), e una per festeggiare la fine delle ricorrenza della Madonna Assunta (16 agosto, dopo Ferragosto) – ed è un momento molto sentito per l’intera cittadinanza.

 

In occasioni molto speciali può capitare che si organizzi un “Palio straordinario”

Contrade, cavalli e rivalità

Le origini di questa giostra affondano nella storia medievale della città (i primi documenti certificati risalgono al 1200), quando Siena contendeva a Firenze la supremazia della Toscana.

A quei tempi ogni rione entro le cinta murarie si chiamava contrada e veniva gestito come un piccolo Stato, con regole e tradizioni proprie.

Ogni contrada (sono 17 in totale) era poi in competizione con le altre e tali rivalità raggiungevano il loro culmine proprio in occasione del Palio.

 

Il Palio infatti era un’occasione per rivendicare con orgoglio l’appartenenza alla propria contrada e sfidare gli altri rioni in un’epica corsa a cavallo.

Oggi la situazione di Siena è molto diversa rispetto a quei tempi, ma durante i giorni del Palio, passioni e vecchie rivalità si riaccendono e ogni “contradaiolo” riveste i panni tradizionali per difendere l’onore della propria contrada!

Lo svolgimento del Palio

L’evento ha un rituale secolare che ha subito poche variazioni nel corso del tempo.

 

Circa mese prima della corsa si scelgono le 10 contrade che gareggeranno: sette posti spettano di diritto alle contrade escluse dal palio corrispondente dell’anno precedente, mentre i restanti tre “slot” vengono estratti a sorte.

 

Il giorno del Palio, prima della corsa vera e propria, Siena viene attraversata dalla tradizionale parata dove sfilano le autorità, i cavalieri e i contradaioli, tutti rigorosamente in tradizionali costumi dell’epoca. Qui ogni contrada sfoggia i suoi vessilli, i suoi stendardi e i suoi colori d’appartenenza.

 

Dopo la parata, uno scoppio di mortaretti annuncia la presentazione alla folla dei fantini che prenderanno parte alla corsa, uno per ogni contrada partecipante. A questi “cavalieri” viene consegnato il tradizionale nerbo, un tendine di bue essiccato utilizzato per spronare il cavallo a correre più forte.

È il momento della “carriera”!

La “carriera”, ossia la corsa equestre , viene preceduta da un cerimoniale d’ingresso per ogni fantino con la sua montatura e quando tutti sono ai loro posti, la gara può avere inizio tra il clamore assordante della folla!

 

La giostra finisce dopo tre giri di pista (circa 1000 metri). Il vincitore ufficiale è il cavallo, poiché esso può anche tagliare il traguardo “sciocco”, ossia senza il fantino. Per la contrada vincitrice sono riservati onori e una “Cena della Vittoria” tra settembre e ottobre.

Alla fine della corsa, tutte le Contarde si ritrovano comunque per festeggiare la grande giornata!

 

Quali sono le Contrade?

Le Contrade attuali, dopo qualche taglio nel corso dei secoli, sono 17:

  • Aquila
  • Bruco
  • Chiocciola
  • Civetta
  • Drago
  • Giraffa
  • Istrice
  • Leocorno
  • Lupa
  • Nicchio
  • Oca
  • Onda
  • Pantera
  • Selva
  • Tartuca
  • Torre
  • Valdimontone

Fonte: Focus Junior

 

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