Siena, Un Po’ di Storia, 28 dicembre 1771: Il dormitorio per le balie del Santa Maria della Scala

Il 28 dicembre 1771 il rettore dell’ospedale di Santa Maria della Scala chiese al granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, il permesso di “fare in questo ospedale un nuovo dormentorio per le balie, e che fosse capace di una ventina di letti, giacchè il convento delle medesime destinato a lattare gli esposti era tanto ristretto ed angusto che non permette potervi ritenere che nove letti, quali sono obbligati continuamente a dare ricetto a due balie e quattro esposti per ciascheduno e qualche volta, nell’affluenza di detti esposti, è convenuto ritenere fino a quattro balie per letto”.

La lapide posta sul dormitorio delle balie

Una situazione insostenibile, dunque, a causa delle cattive condizioni igieniche e del sopraffollamento che portava al diffondersi delle malattie. Non a caso la mortalità infantile, in questi anni, arrivava al 70%.
L’ospedale si pose come priorità allargare il dormitorio, in modo contiguo a quello esistente fin dall’inizio del XVII secolo in via dei Fusari, che avesse almeno venti letti. La spesa stimata fu di circa 800 scudi.

Il 26 marzo del 1772 il granduca, in visita a Siena, verificò di persona la necessità dei lavori richiesti dal rettore e concesse il suo permesso per aprire “la nuova fabbrica delle Balie”, con la possibilità per l’istituto ospedaliero di esporsi anche con un investimento di notevole entità per eseguire le opere al meglio e in sicurezza.

Fonte: http://www.iltesorodisiena.net

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