Ippica, Follonica: Galoppo, via ai lavori sulla pista dei Pini

La Città del Golfo fa sul serio: vuole correre il prima possibile le corse di galoppo portate in dote da Grosseto. Tant’è che – pur con po’di ritardo rispetto ad una prima tabella di marcia che indicava il 21 maggio come giorno di inizio dei lavori – comincia oggi il rifacimento della pista, quella interna dell’ippodromo dei Pini, che verrà battuta dagli zoccoli dei cavalli arabi ed anglo-arabi.

E si lavora invece da alcuni giorni alla conversione di alcuni uffici del trotter a Sala Pesi e a Sala Fantini. Totale investimento, 220mila euro, che arrivano da risorse “proprie” di Sistema Cavallo perché il ministero dell’agricoltura (Mipaaf) ha respinto le richieste, avanzate sia dalla società follonichese che dalla società grossetana Ippodromo del Casalone, di sovvenzioni extra per dare le gambe al cosiddetto “Progetto ippica in Maremma”, che prevede la dismissione dello storico ippodromo di Grosseto e il traghettamento delle corse di galoppo (e dei relativi montepremi) a Follonica.

Le tappe. A dettagliare le tappe dei lavori funzionali all’acquisizione della partita del galoppo grossetano – come prevede una partnership siglata l’8 febbraio dalle due società ippiche – è Silvio Toriello, uno dei soci di Sistema Cavallo, ed ex presidente del Cda.

«A bordo della pista – dettaglia Toriello – sono già stati depositati i piloni perimetrali e le staccionate che arrivano dall’ippodromo del Casalone e che dovranno essere montate. Dopodiché si passerà alla sabbia, che abbiamo acquistato per 130mila euro e che sta per esserci consegnata»; si tratta di sabbia silicea che giungerà da Parma. Le gabbie invece, sempre di proprietà del Casalone – spogliato dunque delle sue dotazioni tecniche – arriveranno domani. «Contiamo di concludere i lavori – valuta Toriello – tra il 25 e il 28 giugno per correre presumibilmente a luglio».

Il nodo. Dopodiché la pista per il galoppo dovrà essere sottoposta al collaudo. Con il famoso decreto n. 20728 del 21 marzo, il direttore generale del settore ippica Francesco Saverio Abate, nel prendere atto dell’aggregazione tra il Casalone e l’ippodromo follonichese dei Pini, ha posto una riserva, inserendo nel documento una sorta di clausola da cui non si può derogare. «Lo svolgimento delle corse al galoppo presso l’ippodromo di Follonica – si legge nell’atto – è subordinato all’esito positivo del collaudo della pista di galoppo e delle verifiche relative ai servizi necessari a garantire il regolare svolgimento delle corse».

Toriello ne è perfettamente consapevole: «L’effettiva presa in carico delle corse di galoppo – dice – avviene solo a collaudo concluso con esito positivo». I cavallari grossetani (ma non solo) non aspettano altro): sarà quella la prova del 9, test per il quale Toriello non pare affatto preoccupato.

«I fatti dimostreranno i fatti» dice al Tirreno. Tempistica. Proprio nei giorni in cui all’ippodromo dei Pini si sottoporrà la nuova pista di galoppo al collaudo, a Grosseto si svolgerà l’assemblea ordinaria dei soci, convocata per il 25 giugno in prima battuta e per il 27 in seconda dall’amministratore unico Alessandro Massai, e sia per la società Ippodromo del Casalone che per la Società maremmana per le corse dei cavalli, legate a doppio filo.

All’ordine del giorno c’è l’approvazione del bilancio chiuso il 31 dicembre 2017. Sarà questa l’occasione per aggiornare la questione debito: al 31 dicembre 2016 l’ippodromo di Grosseto risultava avere otto milioni e 681mila euro di rosso, con il 70% del passivo verso le banche. Il nodo risorse non è del resto secondario perché si possa ipotizzare un futuro – pur lontano dalla scommessa ippica tout court – per lo storico Casalone. A Toriello chiediamo se la partnership siglata a febbraio tra Follonica e Grosseto abbia effetti anche sul piano societario e patrimoniale: «Diciamo che – risponde Toriello – ognuno si tiene i propri debiti. Noi i nostri e il Casalone i propri».

 

Fonte: Il Tirreno Edizione Grosseto

 

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