L’impianto di Capalbio sarebbe stato ceduto dalla famiglia Fratto a privati che avrebbero intenzione di costruirci un resort
E questa estate non si galoppa neppure a Capalbio nel piccolo ippodromo della Torricella, a cui – per tradizione – venivano assegnate giornate per tutto agosto. E pensare che proprio il mini impianto della Piccola Atene era stato tra quelli messi fuori ruolo a gennaio ma poi ripescati a maggio dal ministero dell’agricoltura. Il salvataggio in corner di Roma, però, sembra essere stato inutile.
Sulla pagina Facebook “Ippodromo La Torricella Capalbio” si legge: «Comunicazione importante: per problemi tecnici le giornate di corse saranno rimandate a data da determinare». Era nell’aria che le corse di galoppo alla Torricella potessero slittare dall’estate all’autunno. C’è chi dice, però, che la verità sia un’altra.
La Torricella sarebbe stata venduta – il condizionale è d’obbligo perché non c’è conferma ufficiale da parte della proprietà – ad alcuni privati che sarebbero intenzionati a realizzare proprio lì al posto dell’ippodromo – siamo sull’Aurelia, a circa due chilometri dall’uscita Capalbio per chi viaggia in direzione Grosseto-Roma – un luogo destinato all’accoglienza dei turisti. Il Tirreno ieri ha cercato di contattare Domenico Fratto, storico gestore del piccolo ippodromo capalbiese – per tutti “Mimmo” – per averne la conferma ufficiale, ma il suo telefono risultava sempre irraggiungibile.
E pensare che tra i fantini e gli allenatori di cavalli del sistema Casalone c’è persino chi preferisce la pista della Torricella a quella dei Pini di Follonica; tra costoro c’è chi addirittura ha sperato fino all’ultimo momento che le corse di galoppo del Casalone fossero portate in dote alla Piccola Atene piuttosto che alla Città del Golfo, anche perché La Torricella ha qualcosa che (per ora) ai Pini manca: parliamo dell’illuminazione della pista per le
corse in notturna che a Capalbio, negli anni d’oro, attraevano centinaia di persone. E invece no. Il sipario potrebbe calare anche qui, dove attualmente – nei box – sono ospitati alcuni dei cavalli purosangue “sfrattati” dal Casalone dal 30 giugno. –
Autore: Giovanna Mezzana
Fonte: Il Tirreno Edizione Grosseto
