Ho intervistato il Capitano del Borgo Don Bosco marco Scassa, a pochi giorni dal Palio di Asti, che vi ricordo sarà il 02/09.
Massi: Ciao Marco, come procede l’avvicinamento del popolo di Don Bosco al Palio?
Marco: “Abbiamo preparato la settimana del palio con molto anticipo e credo che arriveremo preparati per goderci al meglio ogni giornata fino alla domenica
I miei ragazzi si sono impegnati tantissimo e devo ringraziarli uno ad uno per il lavoro che hanno fatto in questi mesi e che, sono certo, darà i suoi frutti.”
Massi: Quali sono le aspettative che hai per questo Palio?
Marco: ” Le aspettative sono alte e non potrebbe essere altrimenti dopo tanti anni di attesa.”
Massi: Mi confermi la monta di Tittia e la scelta di Umatilla come cavallo scelto per questo Palio?
Marco: “Certamente si. Giovanni è una garanzia e non si discute. Un professionista esemplare e non devo certamente raccontare io che fantino è. Andiamo avanti con lui, convinto che sia la persona giusta per portarci il palio.
Per quanto riguarda il cavallo aspettiamo chiaramente le visite ma se tutto andrà come penso correremo con Umatilla e penso che anche qui si possa stare molto tranquilli.”
Massi: Hai un bel rapporto con Tittia. Cosa ti ha spinto a scegliere proprio lui come fantino e Umatilla come cavallo?
Marco: “Il mio rapporto con Giovanni è molto buono. Prima del fantino credo che in lui si debba apprezzare l’uomo. E anche su questo aspetto è un numero 1.
Sempre attento, sempre pronto, sempre disponibile, sempre affidabile.
Prima di conoscerlo lo stimavo molto come fantino, adesso lo apprezzo anche e soprattuto per quello che è una volta sceso da cavallo.
Tittia è sempre venuto ad Asti con dei cavalli preparati.
Fino dalla prima volta in cui andammo nella sua scuderia ci disse che in caso di passaggio ai mezzosangue avrebbe portato Umatilla perché la riteneva la scelta migliore per la nostra corsa: così è stato.
Lo scorso anno ci ha impressionato per potenza e precisione nonostante fosse esordiente in provincia.
Quest’anno abbiamo programmato la stagione nel modo giusto e ora aspettiamo il palio.”
Massi: Cosa si aspetta Marco Scassa e il popolo di Don Bosco da questo Palio?
Marco: “Sia io che i miei borghigiani ci aspettiamo un bel palio. Un palio combattuto.
Faremo di tutto per essere protagonisti.”
Massi: Tu come Capitano sei favorevole alla scelta dell’Amministrazione Comunale capeggiata dal Sindaco Rasero di anticipare il Palio di due settimane rispetto alla canonica data della terza domenica di Settembre?
Marco: “Io sono assolutamente favorevole alla anticipazione del palio alla prima domenica di settembre e quindi ritengo che la scelta fatta dall’Amministrazione, per altro condivisa dalla maggioranza dei rettori, sia giusta.
Tra i tanti aspetti a favore ne cito uno: avremo le scuole chiuse e possiamo organizzare tanti appuntamenti per i bambini e i ragazzi.
Noi a Don Bosco ad esempio porteremo il martedì tutti i nostri piccoli al Museo del Palio e alla sera faremo un cenino dedicato a loro.
Poi il venerdì li porteremo in piazza a vedere le prove del mattino e del pomeriggio.
E tutte le sere potranno godersi le varie attività che abbiamo organizzato per avvicinarci al palio.
Grazie all’aiuto di tutte le ragazze che si occupano dei nostri leoncini sono certo che sia la strada giusta per creare e far crescere i dirigenti di domani.”
Massi: Cosa ha spinto Don Bosco a scegliere il Sabato come giorno della Cena Propiziatoria?
Marco: “Lo spostamento della cena al sabato era una cosa che mi frullava in testa da tempo.
Prima mi sono confrontato con il mio direttivo e con i rappresentanti dei tesserati e poi quest’anno, approfittando dei cambiamenti epocali decisi dal Comune, abbiamo fatto la scelta definitiva.
Penso che sia giusto così, visto che dobbiamo “propiziare” la corsa del giorno successivo.”
Massi: Parlami di Umatilla. Cosa rappresenta per Marco questo cavallo?
Marco: “Umatilla è ormai una di famiglia.
Non ho perso nessuna sua corsa, da Buti a Pian delle Fornaci, da San Vincenzo ad Asti.
Anche i miei figli parlano spesso di lei, quasi come fosse una di famiglia.
In questa stagione è cresciuta ed è migliorata acquisendo consapevolezza e maturità.
Adesso non vedo l’ora di vederla nuovamente nella nostra scuderia.”
Massi: Il tuo staff stalla è pronto? E te?
Marco: “la stalla è pronta, i ragazzi sono pronti… mancano solo più Giovanni e i cavalli.
Sara, la mia “barbaresca” ha passato tutta la primavera in scuderia facendo un bellissimo lavoro nei box.
La sua passione per i cavalli è contagiosa per tutti noi.
Ma ad ogni modo sono pronti tutti i ragazzi della commissione corsa, sono pronti tutti i membri del comitato e della dirigenza, sono pronti tutti i ragazzi.
Sarà comunque una bella festa e non vediamo l’ora di viverla.
Io personalmente spero di aver fatto tutto quello che dovevo: gestire un comitato palio richiede tanto impegno e si deve sacrificare famiglia e lavoro.
Silvia, mia moglie, mi ha sempre sostenuto e non smetterò mai di ringraziarla per questo.
Anche i miei borghigiani mi hanno sempre aiutato nonostante spesso abbia chiesto loro grandi sforzi.
Il merito di quello che siamo e di quanto siamo cresciuti e’ tutto loro.
Io sono fatto così, quando faccio una cosa cerco di farla nel miglior modo possibile e spero di aver trascinato con il giusto entusiasmo tutti quanti.
Ora mi auguro di poter contribuire a regalare a tutti loro quello che si meritano.
Perché se lo meritano davvero.”
Massi: Te personalmente come hai visto la scelta di passare a usare gli Anglo-Arabi per correre il Palio?
Marco: “Il passaggio dai purosangue agli anglo arabi è stato doloroso.
Soprattuto perché è stato fatto a pochi giorni dallo scorso palio.
Per fortuna tutti i fantini e i comitati si erano preparati con anticipo anche a quella eventualità e i cavalli presenti erano di ottimo livello.
Ma adesso devo dire che seguendo tutta la stagione i mezzosangue si hanno molte più occasioni di vederli correre e questo facilita non poco il nostro lavoro.
Seguiamo tutte le corse di addestramento e i palii in primavera fino ad arrivare alle corse estive.
Poter vedere i cavalli che correranno ad Asti nelle corse precedenti ci dà indicazioni utili.
Ormai la strada voluta dal ministero è segnata in questa direzione e ci dobbiamo adeguare.
Chi lavorava bene prima con i purosangue lavora bene adesso con gli anglo arabi.
Il problema principale è purtroppo per i proprietari dei PSI, soprattuto della nostra zona, che sono quelli che hanno subito maggiormente il cambiamento.”
