Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco Luigi De Mossi e dall’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti in merito a una possibile sanatoria sulle micro difformità in ambito edilizio sono state al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Bruno Valentini (PD), il quale ha premesso che <<già oggi, senza la necessità di adottare alcun regolamento da parte del Comune, la normativa nazionale e regionale consentono di poter sanare gli interventi realizzati senza permesso o in difformità, purché siano conformi alla legge>>. <<Vorrei capire – ha detto, il consigliere – se la sanatoria è riferita alle possibilità già oggi esistenti e consentite dalla normativa o se si tratta di una nuova iniziativa. Annunciare una simile intenzione ha spinto molti cittadini e professionisti a rivolgersi agli uffici comunali per informarsi sulla possibilità di legittimare irregolarità edilizie e urbanistiche e potrebbe incentivare comportamenti “disinvolti” in questo delicato settore>>. Da quanto ha affermato Valentini << il Comune dovrebbe condividere prima possibile con la Sovrintendenza l’eventuale percorso di una nuova sanatoria>>. <<Invito inoltre la Giunta – ha concluso – a esaminare l’ampia documentazione già prodotta dagli uffici comunali e dai professionisti incaricati relativamente al nuovo Piano Operativo e all’adeguamento del Piano Strutturale, per concludere la revisione della normativa comunale già iniziata nello scorso mandato amministrativo>>. L’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti ha replicato che <<quanto annunciato dai quotidiani si è concretizzato in un primo incontro nel mese di luglio con gli ordini professionali dei Geometri, Ingegneri, Architetti, Periti Industriali e Associazione costruttori edili>>. <<L’obiettivo – ha proseguito – è stilare una casistica, introducendo un meccanismo risolutivo per le lievi difformità edilizie, definendo un’univoca prassi applicativa. Successivamente verrà stilato l’elenco per poi ricomprenderlo nel Piano Operativo, per quanto possibile. Per questo motivo sarà previsto un potenziamento dell’ufficio di edilizia privata, sia in termini di accesso agli atti sia in termini di riduzione della tempistica>>. <<Riteniamo – ha precisato Michelotti – che questa iniziativa rappresenti la base per risolvere i nodi dell’edilizia privata. L’interesse dei cittadini e le richieste di informazioni menzionate da Valentini sono un dato positivo; l’Amministrazione è al servizio dei cittadini ed è chiamata a risolvere i problemi e non a crearne o frapporre ostacoli e impedimenti. Con questo approccio intendiamo mettere a sistema una vasta casistica per dare certezze agli operatori e snellire l’iter burocratico, sempre nel rispetto delle leggi. Il dialogo con la Sovrintendenza è già stato avviato e un primo incontro si è tenuto lo scorso 7 settembre>>. Michelotti ha concluso affermando che <<l’invito che Valentini rivolge alla Giunta nell’ultima parte della sua interrogazione riguarda un tema complesso sul quale non accetto alcun tipo di lezione, suggerimento o invito. Chi ha tenuto ferma la città per due anni facendo scadere il Regolamento urbanistico, non essendo stato capace di dotare la città di uno nuovo, non è legittimato ad avanzare alcun tipo di invito>>. Nella replica Valentini si è detto <<molto soddisfatto dalle parole che ho sentito perché abbiamo assistito a una totale marcia indietro rispetto alle parole pronunciate alla stampa. Non si parla più, infatti, di sanatoria bensì di formazione, protocollo, univoca prassi amministrativa>>. Ha anche aggiunto che <<mi fa piacere che la giunta si sia presa in carico l’aggiornamento del piano operativo, noi avevamo programmato di adottarlo entro l’anno, mi auguro che questi tempi saranno rispettati>>.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena
