“Dalla Torre cade un suono di bronzo”, scriveva nel 1939 Eugenio Montale, anch’esso rapito dai cupi rintocchi di Sunto che, ogni volta che fa sentire la sua voce, annuncia eventi importanti e che, da 352 anni guarda dall’alto Siena ed il circondario. Era infatti il 29 settembre 1666 quando l’enorme campana fu posta in cima alla Torre del Mangia, laddove la possiamo ammirare tutt’oggi. Sunto non è però l’unica campana che ha suonato sulla Torre. La campana maggiore originaria risale infatti al 1348, fu fusa da Riccardo del Tingo e fu posta nella cella campanaria nell’anno successivo, e qui vi rimase sino al 1634 quando fu sostituita da una nuova campana realizzata da Antonio Cerani da Novara che, per il suo sgradevole suono, fu subito ribattezzata dai senesi Camapnaccio. La Balia decise allora di farne fondere una nuova dai maestri di Fano Girolamo Santoni e Giovan Battista Salvini, che la realizzarono nel chiostro di San Francesco. Dopo un primo tentativo andato a vuoto, il 17 settembre 1665 fu effettuata la fusione ed il 18 novembre, attraverso un piano di tavole inclinato, cosparso di sego e trainato da argani, fu iniziato il trasporto verso Piazza del Campo. Il 25 novembre, per mezzo di due argani attorno ai quali stavano 53 uomini, si procedette all’innalzamento del Campanone, ed alla sera, Sunto, così affettuosamente chiamato in onore della Madonna Assunta, era già all’altezza dell’orologio della Torre. Il giorno successivo, il Campanone fu collocato nella cella campanaria, dove rimase sino al 23 settembre 1666 quando, su consiglio del Principe Mattias, iniziarono i lavori per il suo spostamento in vetta alla Torre per motivi di stabilità della stessa. La grande campana, alta 2.34 metri, dal diametro di 1.98 metri, pesante 6764 chili e costata 8551 lire, 9 soldi e 4 toscane, fu definitivamente issata sul traliccio metallico in cima alla Torre realizzato da Ranieri Neri su progetto di Pietro Giambelli. Oggi Sunto presenta una fenditura che è il residuo di una profonda crepa nata nel bronzo e risalente al 1831.
Infine, una curiosità: forse non tutti sanno che Sunto non suona solo il 2 luglio ed il 16 agosto (quest’anno lo farà anche il 20 ottobre), ma anche in altre occasioni precise: il 3 luglio, data della Liberazione di Siena, nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico, ed in corrispondenza della chiusura dei seggi per le elezioni.
Fonte: Ok Siena
