Palio di Asti: Continua il percorso di riforma per il 2019. Una corsa solo per i Comuni?

Continua il percorso di modifica del Palio di Asti in vista dell’edizione 2019. Dopo il Consiglio del palio della settimana scorsa, il sindaco aveva proposto un Palio straordinario, da corrersi la settimana prima della data ufficiale.

Idea, però che pare sfumata negli ultimi giorni, a causa della contrarietà dei rettori che vedono “la corsa come un’idea suggestiva, ma i tempi troppo ristretti costituiscono una pregiudiziale importante; in particolare, la data scelta del 25 agosto potrebbe essere troppo rischiosa dal punto di vista dell’organizzazione di un appuntamento così importante come il Palio Straordinario, meritevole di una grande ribalta e di essere vissuto non come una prova ma come una certezza, esattamente come avviene per il Palio ordinario”.

Discussione in corso invece per una nuova formulazione del Palio, che vede al centro la partecipazione dei comuni: allo studio ci sono diverse soluzioni tra cui quella di un corsa riservata ai paesi del contado da disputarsi in un momento diverso del periodo paliesco. A questa e ad altre soluzioni aprono i rettori dei rioni e borghi cittadini, che in un comunicato auspicano soluzioni condivise per il bene della manifestazione.

“Affinché il Palio diventi un prodotto davvero “appetibile” per i tour operator (permettendo la creazione di pacchetti turistici dedicati), e per le emittenti televisive interessate, occorre riflettere sul format attuale, aprirsi a nuove soluzioni che, senza penalizzare o revisionare la Storia millenaria di un Comune che ha fatto della libertà la sua identità, permetta una fruizione chiara da parte di tutti, attraverso un cambiamento necessario per snellire la Festa e renderla ancor più affascinante. Occorre partire da un assunto: in una città che nei decenni ha visto perdere migliaia di posti di lavoro, indebolendo il tessuto sociale, il Palio non deve essere visto solo come un momento di festa, ma deve trasformarsi in una grande opportunità anche nell’ottica della creazione di occupazione e interessi economici, motivi per i quali siamo disponibili ad un ampio confronto con l’Amministrazione, le Associazioni di Categoria, cittadinanza e Popoli, per creare, attraverso un contributo di esperienza, i presupposti per un cambiamento che permetta una svolta decisa e decisiva verso un futuro certo”.

Altro capitolo la partecipazione di Alba alla competizione: la richiesta, fatta dall’europarlamentare Cirio, viene vista come un’opportunità dal sindaco, ma non vista di buon occhio dal mondo del Palio astigiano.

Fonte: http://www.atnews.it

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