A Siena fin dal XIII secolo veniva corso un “palio alla lunga” durante i fastosi festeggiamenti per l’Assunta, patrona e protettrice della libera e indipendente repubblica di Siena. Il Palio di luglio risale al 1656 ed è stato poi affiancato dal Palio di agosto, che ripropone l’antica massima celebrazione della città. Le due gare si disputano fra 10 delle 17 contrade, suddivisioni territoriali che rispecchiano l’ordine amministrativo e militare del comune medievale. Il palio di Siena è una festa antica che ha origine nelle tradizionali corse medievali di cavalli montati per onorare i santi patroni o vittorie militari o altri eventi festivi diffuse in varie città italiane, ma in Italia la maggior parte di queste competizioni sono scomparse, mentre a Siena sopravvive ancora per ragioni sociali e politiche; difatti esso era posto alla fine delle feste di mezz’agosto dedicate alla Vergine e inoltre chiudeva un’importante manifestazione politico-religiosa, ovvero l’offerta dei ceri e dei censi che nel giorno della vigilia e della festa dell’Assunta i feudatari e i cittadini dei territori vicini sottomessi portavano alla Vergine. Il palio quindi viene consegnato simbolicamente alla Vergine in un clima mistico e guerriero. Il pomeriggio del giorno del Palio, dopo la benedizione dei cavalli nelle chiese di contrada, la rappresentanza in costume della quartiere procede verso la piazza del duomo, dove si forma il corteo storico. Il “drappellone”, recante l’immagine della Madonna e premio della corsa, sul carro trionfale, conclude il corteo. La gara dura pochi, ma intensi, minuti. La contrada vincitrice, ottenuto il “drappellone”, si recherà quindi a ringraziare la Madonna e poi in contrada per lunghi festeggiamenti. * Il video integrale è scaricabile nella sezione del sito dell’ICCD dedicata al Progetto PACI [ http://www.iccd.beniculturali.it/paci… ]
Fonte: ICCD
