Trovo e condivido:
“Dopo aver fatto una bella passeggiata notturna in Via San Pietro ed aver ammirato due Palazzi fra i più belli e prestigiosi della città di Siena ( Palazzo Brigidi Pannocchieschi e Palazzo Buonsignori ) oltretutto sede della Pinacoteca Nazionale di Siena, questa sera voglio fare una bella passeggiata verso sud e percorrendo una parte della vecchia via Francigena, arrivo alla Fonte di San Maurizio che si trova alla fine della odierna via Pantaneto.
Ancora poche decine di metri ed eccoci in Piazza Alessandro Manzoni.
Davanti ai nostri occhi si staglia una splendida ed antica chiesa appartenuta all ‘ Ordine dei Serviti, una congrega monastica presente nella città di Sienafino dai primi decenni del secolo tredicesimo.
La costruzione della chiesa ebbe inizio durante il XVI secolo e prese la denominazione di San Clemente in Santa Maria dei Servi al posto di San Clemente.
Una alta scalinata fa da piedistallo alla chiesa e dalla sommità ( della scalinata ) possiamo ammirare un panorama mozzafiato sulla città di Siena.
I lavori per la costruzione della chiesa si protrassero fino a quasi la metà del cinquecento.
Infatti nel 1553, anche se lo edificio sacro non era ancora ultimato, la chiesa fu consacrata.
In quello anno ( 1553 )la chiesa è ancora un cantiere aperto come dimostra la facciata, in gran parte ancora allo stato grezzo ed il campanile in stile trecentesco che purtroppo è stato compromesso in gran parte da restauri in stile novecentesco.
Lo interno è costituito da tre navate in stile Rinascimentale in cui possiamo ammirare opere di grandissimi artisti e di immenso valore storico artistico.
Tra questi non possiamo dimenticare un affresco molto complesso di Matteodi Giovanni datato fine 1500 circa che raffigura la ” Strage degli Innocenti “.
Di notevole interesse anche resti di affreschi attribuiti a discepoli di Pietro Lorenzetti, nonché la ” Annunciazione ” opera sublime di Francesco Vanni.
Ma la opera indubbiamente più importante dal punto di vista storico artistico è senza dubbio la ” Madonna in Trono col Bambino ” conosciuta anche come ” Madonna del Bordone ” dipinto da Coppo di Marcovaldo, pittore fiorentino che la realizza nel 1261 quando Coppo si trovava prigioniero nella città di Siena, catturato durante la battaglia di Montaperti, secondo quanto riportato dagli esperti di storia antica.
Lo stesso dipinto doveva servire ( sempre secondo gli storici ) come riscatto per la sua liberazione dalle ” catene senesi “.
Il dipinto ( riportano ancora i critici di arte antica ) dipende ancora da decorativismi bizantini ma si nota già ( dicono sempre gli esperti ) una ricerca di una nuova monumentalita ‘ che giocherà un ruolo fondamentale per lo sviluppo della pittura senese del XVI secolo.
Questo viene considerato un punto di riferimento per gli artisti del periodo.”
Scritto dal Signor Andrea Boldirini

