Siena: Il sindaco risponde all’interrogazione di Valentini e Periccioli su Avviso Pubblico

Bruno Valentini e Giulia Periccioli (PD) hanno presentato oggi in Consiglio comunale un’interrogazione sull’adesione del Comune ad Avviso Pubblico (l’associazione nazionale di enti locali e regioni contro le mafie, in nome della lotta alla corruzione, al malaffare e alla cattiva amministrazione). Periccioli ricordando all’aula che <<nel 2015 l’Amministrazione lo aveva fatto per tutelare la legalità democratica e rendere trasparente l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche>>. La consigliera ha sottolineato che <<l’adesione a questo codice etico di comportamento rafforza le regole e gli impegni di trasparenza e di responsabilità degli amministratori pubblici, introducendo anche nuovi obblighi per gli stessi>>. Periccioli, osservando che, durante la campagna elettorale, molti candidati sindaco si erano impegnati pubblicamente ad aderire ad Avviso Pubblico, ha chiesto al sindaco se intende sottoscrivere il documento. Il sindaco Luigi De Mossi, precisando che nel periodo della campagna elettorale, durante l’incontro con l’Associazione Libera aveva aderito ai principi di Avviso Pubblico riservandosi una riflessione sui contenuti, ha sottolineato come <<nessuno possa contestare tali principi, tantomeno una Pubblica Amministrazione. Principi, peraltro, contenuti nella nostra Carta costituzionale, e per i quali non necessita nessuna adesione formale perché fatti propri dagli stessi Enti>>. Il primo cittadino, riportando anche la non adesione ad Avviso Pubblico del Comune di Firenze, ha evidenziato che non aderirà, <<pur rispettando ed adottando detti principi per l’amministrazione del Comune di Siena>>. Giulia Periccioli, considerandosi insoddisfatta, e pur concordando con il sindaco sul fatto che i principi di Avviso Pubblico devono sempre guidare l’agire degli amministratori, ha proposto <<l’adozione di una Carta del Comune di Siena sulla quale declinare Avviso Pubblico e altri principi, uno specifico Codice etico dell’Ente, che potrebbe rappresentare un “laboratorio” da emulare a livello nazionale>>.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena

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