Siena: Approvata, all’unanimità, la mozione sulla violenza di genere

Il Consiglio comunale, lo scorso 29 novembre, ha approvato, all’unanimità, la mozione del consigliere Claudio Cerretani (In Campo), Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Bruno Valentini, Luca Micheli (PD), Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena), sulla violenza di genere. Periccioli, partendo dalle giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, e dai 184 casi registrati dai centri antiviolenza della provincia di Siena, ha posto l’attenzione <<sulla Convenzione di Istanbul, sottoscritta dall’Italia nel 2012, nella quale si definisce ‘violenza’ ogni violazione dei diritti umani e discriminazione contro il genere femminile, compresi anche gli atti, fondati sul genere, che provocano o possono provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce, la coercizione o la privazione della libertà, sia nella vita pubblica sia in quella privata>>. Considerando che nello Statuto dell’Ente <<il Comune si impegna a garantire l’affermazione dei diritti delle persone, l’uguaglianza e la pari dignità delle persone e si attiva per eliminare le discriminazioni indirette, perseguendo l’attuazione delle pari opportunità uomo-donna>>, la consigliera aveva chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta <<a riconoscere la lotta alla violenza sulle donne come una priorità dell’Amministrazione e attivarsi per prevenirne e contrastarne ogni forma; svolgere ruoli di coordinamento fra realtà esistenti per portare avanti azioni specifiche di prevenzione, tra le quali l’istituzione di un Centro d’Ascolto Uomo (CAM) per uomini maltrattanti>>. Il documento è stato integrato da due emendamenti, approvati all’unanimità. Il primo di Maria Concetta Raponi (Fratelli d’Italia), con il quale sono stati previsti percorsi a sostegno anche per uomini in difficoltà, favorendo la realizzazione di un Centro d’Ascolto Uomo (CAM); favorire la creazione di laboratori e progetti di formazione, educazione e sensibilizzazione, con personale specializzato nelle scuole di ogni ordine e grado che coinvolgano anche le famiglie, al fine di operare un cambiamento culturale mediante la diffusione di modelli di comportamento nelle relazioni fra uomini e donne, rispettando i diritti fondamentali e la libertà di autodeterminazione per contrastare efficacemente gli stereotipi di genere. Mentre con l’altro, di Massimo Mazzini, Vanni Griccioli e Pierluigi Piccini (Per Siena) è stato richiesto che il Comune riaffermi l’importanza della diffusione dello spirito della convenzione di Istanbul e promuova la sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità come dovere civico quotidiano nella nostra comunità ponendo in essere comportamenti coerenti con la suddetta convenzione.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena

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