Siena: Il pensiero di Mario Ascheri sulla chiusura della Pinacoteca

DALL’ENOTECA… ALLA PINACOTECA?
NUOVO SCANDALO A SIENA NEL SILENZIO PRESSOCHE’ GENERALE: GIA’, E’ SUCCESSO DI PEGGIO…
Speriamo tutti che non significhi questo la chiusura a tempo indeterminato dal 17 p.v. annunciato dal Polo museale (leggo solo ora articolo di Susanna Guarino in “Corriere di Siena”) per lavori di durata non prevedibile, anche perché il dott. Casciu NON ha precisato i costi e i fondi disponibili.
Il turismo internazionale da tempo era stato avvertito, vero?
Il grande business degli operators Unesco, riunito proprio a Siena!, lo stesso, vero?
Da quanto tempo si sapeva o si doveva sapere e pertanto si doveva provvedere? Che senso ha fare mostre (o restauri non sempre urgenti) con una situazione strutturale del genere?
Ci sono problemi di politica culturale nazional-locale che vanno ben al di là del singolo problema, ma chi se ne occupa?
Monica Barni, Stefano e Luigi De Mossi, per favore, intervenite! Non mi sembra questa una questione di partito…
Laura Vigni (Sinistra per Siena, unico gruppo finora sensibile?) ha avuto commenti desolanti che fanno pensare alla prevedibilità dell’evento.
Ma il dott. Bruno Valentini un due anni fa circa, quando era superloquace sindaco di Siena, non aveva fatto un protocollo con il ministro Franceschini per una valanga di soldi a Siena? Chi ha la memoria buona? Marco Falorni o Laura Neri, ad esempio?
Categorie economiche e guide turistiche scenderanno sul piede di guerra o come troppo spesso rassegnate?
Gli storici dell’arte senesi possono intervenire? Tomaso Montanari è dal 1 novembre in servizio all’Università per stranieri?
Penso a Cesare Brandi e a Enzo Carli…

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