La revoca di un finanziamento pubblico di oltre 12 milioni destinati al Policlinico Le Scotte è stata al centro di un’interrogazione firmata da Maurizio Forzoni, Alessandra Bagnoli e Maria Concetta Raponi (Fratelli d’Italia), e discussa ieri in consiglio comunale. Nell’illustrare la vicenda, Forzoni ha ricordato che lo scorso febbraio era stato revocato un contributo ministeriale di 12.706.250 euro previsto da un accordo con la Regione Toscana <<per la realizzazione del nuovo blocco operatorio alle Scotte>> e che il direttore generale Giovannini aveva dichiarato che le risorse <<restano alla Regione e potranno essere riassegnate conseguentemente a Siena con un nuovo progetto a cui stiamo già lavorando>>. Per questa ragione il consigliere ha chiesto di sapere <<quali siano le responsabilità della Regione, dell’Azienda ospedaliera e del suo direttore generale a monte della revoca del finanziamento e come si intenda perseguirle; quale sia il provvedimento con cui le risorse siano state riassegnate alle Scotte; e quale sia il nuovo progetto e il relativo cronoprogramma di attuazione>>. Non solo, Forzoni ha chiesto anche <<come si intenda agire nei confronti del direttore generale delle Scotte per realizzare quanto prima le nuove sale, e come nei confronti della Regione per invertire il cronico sottofinanziamento dell’Azienda ospedaliera di Siena>>. L’assessore alla Sanità Francesca Appolloni ha letto la dettagliata risposta mandatale dal direttore generale Valtere Giovannini, e dalla quale il consesso è venuto a conoscenza del fatto che sul mancato finanziamento da parte del Ministero della salute l’attuale direzione generale, insediatasi nel 2017, non ha potuto far nulla perché “conseguente ad un iter amministrativo ad essa totalmente estraneo, dipanatosi in tempi antecedenti al proprio insediamento”. Sulla possibilità di riassegnare le predette risorse Appolloni ha letto quanto scritto dall’assessore regionale Saccardi a Giovannini e cioè che nonostante la revoca del finanziamento, a causa dell’impossibilità di rispettare i tempi richiesti dall’aggiudicazione della gara “precedente governo aveva dato assicurazioni sul recupero in un momento successivo”, e che l’augurio della Saccardi era incentrato sul fatto che “anche l’attuale governo voglia riattribuire immediatamente le risorse alla Regione Toscana e, in caso contrario sarà la stessa Regione Toscana a garantire la copertura non appena a questa saranno attribuite le risorse per investimenti previste in Finanziaria”. Per quanto invece concerne l’eventuale nuovo progetto che il DG intende proporre per l’utilizzo di questo denaro e il cronoprogramma di attuazione Giovanni ha evidenziato che fin dall’insediamento “ha avvertito la necessità di interventi strutturali, e tra i primissimi atti di natura organizzativa, anticipando il nuovo Statuto e organigramma aziendale, ha ricostituito il Dipartimento Tecnico, dando nuova linfa alle dotazioni organiche, oltre al rinnovo e potenziamento del blocco operatorio e interventi di ammodernamento strutturale. Non appena definito il cronoprogramma la Direzione aziendale lo presenterà ai rappresentanti della cittadinanza”. Anche per la realizzazione delle nuove sale operatorie occorre, scrive il Direttore generale, “la definizione di un nuovo Accordo di programma e la conseguente stesura degli atti amministrativi e progettuali”. Infine, per piano di investimenti “l’attuale Direzione per garantire le necessità più stringenti, a chiusura di esercizio 2017, ha accantonato una cifra superiore ai 14 milioni di euro. Un importo evidentemente non sufficiente per tutte le necessità di un presidio ospedaliero che necessita di severi interventi impiantistici e strutturali, ma sta per essere incrementato con circa 8,5 milioni di euro che permetteranno l’effettuazione di lavori già calendarizzati. Ai circa 22 milioni, spendibili da subito, dovrà aggiungersi il riconoscimento dei 12,7 milioni del finanziamento del blocco operatorio per il quale sta per essere avviata la procedura per la nuova riassegnazione”. <<In sintesi – ha detto l’assessore Appolloni – l’attuale DG certifica l’inefficienza della passata Direzione generale, affermando che il finanziamento è definitivamente perso. Mentre sui 60 milioni di finanziamenti annunciati dal Governatore Rossi lo scorso 5 marzo possiamo sì essere speranzosi ma anche guardinghi>>. L’assessore nell’evidenziare come Siena, da sempre leader per l’assistenza sanitaria e la tutela della salute, ancora una volta subisca un danno molto grave che, ovviamente, va a colpire i più deboli, ha palesato il suo giudizio negativo sulla revoca del finanziamento, <<confidando sul senso di responsabilità dei diversi attori di questa vicenda>>. Il consigliere Forzoni ha ringraziato l’assessore Appolloni per l’esaustiva risposta, e per essersi fatta portatrice delle richieste pervenute dalla maggioranza. E, nel condividere le sue riflessioni e il suo giudizio su quanto accaduto, ha auspicato <<che per il futuro la città non debba subire altre perdite di finanziamenti perché l’azienda ospedaliera non è in grado di effettuare l’iter richiesto per accedere ad erogazioni economiche>>.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena
