L’INTERVISTA DELLA SETTIMANA,
Quattro chiacchiere con: Senio Sensi
Senio buongiorno, quattro chiacchiere e quanttro domande.
1-Siena, il Palio, binomio imprescindibile……..abbiamo fatto tanti aggiustamenti negli ultimi 30 anni……abbiamo fatto tutto?
Gli ultimi 30 anni hanno visto innovazioni profonde nella nostra Festa;
magari non sempre condivisibili, ma forse necessarie. In particolare l’arredo
della Piazza ha subito (e sta ancora subendo) trasformazioni importanti che
lasciano perplessi ma che siamo obbligati a fare soprattutto per la grande
attenzione giustamente rivolta ai cavalli. Materassi a San Martino; camicie in
più posti; palchi aperti eccetera.
Dopo l’esclusione dei “puri” , particolare cura è dedicata alla morfologia del
cavallo e alla sua adattabilità alla Piazza. Antidoping al momento della
consegna alle Contrade e, sembra, da quest’anno anche a Palio corso. Credo
che questa ultima scelta non sia facilmente realizzabile. Molto ancora rimane
da fare per gli allenamenti prePalio e per le piste che ospitano questi momenti,
Niente da dire se si passerà, poi, anche all’antidoping dei fantini come per tutti
i professionisti negli sport maggiori.
Ciò che è cambiato, e non era indispensabile, è la pretesa che si assista al Palio
come ad una sfilata di moda: via le emozioni forti, la “partecipazione” viva e
attiva ad ogni momento della Festa; adddirittura la disciplina dei canti
contradaioli. Fino al terrore per i classici fronteggiamenti. Credo che ci
vorranno degli anni per recuperare un po’ del Palio che fu; oggi così ingessato
è irriconoscibile oltre a non non servire a nessuno. Si va verso l’omologazione
con le tante altre “feste” in tutta Italia.
magari non sempre condivisibili, ma forse necessarie. In particolare l’arredo
della Piazza ha subito (e sta ancora subendo) trasformazioni importanti che
lasciano perplessi ma che siamo obbligati a fare soprattutto per la grande
attenzione giustamente rivolta ai cavalli. Materassi a San Martino; camicie in
più posti; palchi aperti eccetera.
Dopo l’esclusione dei “puri” , particolare cura è dedicata alla morfologia del
cavallo e alla sua adattabilità alla Piazza. Antidoping al momento della
consegna alle Contrade e, sembra, da quest’anno anche a Palio corso. Credo
che questa ultima scelta non sia facilmente realizzabile. Molto ancora rimane
da fare per gli allenamenti prePalio e per le piste che ospitano questi momenti,
Niente da dire se si passerà, poi, anche all’antidoping dei fantini come per tutti
i professionisti negli sport maggiori.
Ciò che è cambiato, e non era indispensabile, è la pretesa che si assista al Palio
come ad una sfilata di moda: via le emozioni forti, la “partecipazione” viva e
attiva ad ogni momento della Festa; adddirittura la disciplina dei canti
contradaioli. Fino al terrore per i classici fronteggiamenti. Credo che ci
vorranno degli anni per recuperare un po’ del Palio che fu; oggi così ingessato
è irriconoscibile oltre a non non servire a nessuno. Si va verso l’omologazione
con le tante altre “feste” in tutta Italia.
2-Tu, non essendo un proprietario di cavalli, che idea ti sei fatto del mondo dei prorpietari di cavalli da Palio?
Innamorato del cavallo, ammiro chi ha la possibilità – anche logistica – di
dedicarsi ai soggetti per il Palio. Trovo questa una passione che tanto ti da in
termini di emozioni ma non ti preserva dalle tante delusioni. C’è chi dice che
non ci sono più i cavallai di una volta: non concordo. Esistono persone che per
vedere il loro amico/cavallo sul tufo fanno sacrifici enormi. E’ cambiato
l’approccio con il “mercato” (non solo per i costi…) ma chi decide di dedicare
tempo e denaro a ”loro” merita apprezzamenti, ringraziamenti e magari qualche
aiuto in più… Possibilmente anche l’applicazione di regole precise, chiare e
sempre rispettate circa la selezione dei vari soggetti.
Abbiamo garanzie uniche al mondo quanto a protezione, rispetto e tutela dei
soggetti: nessuno ci può insegnare niente in questo senso. Merito anche dei
grandi veterinari di ieri e di oggi: quelli del Comune, del Magistrato e delle
stesse Contrade, che tanto fanno per il Palio.
dedicarsi ai soggetti per il Palio. Trovo questa una passione che tanto ti da in
termini di emozioni ma non ti preserva dalle tante delusioni. C’è chi dice che
non ci sono più i cavallai di una volta: non concordo. Esistono persone che per
vedere il loro amico/cavallo sul tufo fanno sacrifici enormi. E’ cambiato
l’approccio con il “mercato” (non solo per i costi…) ma chi decide di dedicare
tempo e denaro a ”loro” merita apprezzamenti, ringraziamenti e magari qualche
aiuto in più… Possibilmente anche l’applicazione di regole precise, chiare e
sempre rispettate circa la selezione dei vari soggetti.
Abbiamo garanzie uniche al mondo quanto a protezione, rispetto e tutela dei
soggetti: nessuno ci può insegnare niente in questo senso. Merito anche dei
grandi veterinari di ieri e di oggi: quelli del Comune, del Magistrato e delle
stesse Contrade, che tanto fanno per il Palio.
3-Hai a disposizione una bacchetta magica e puoi realizzare un desiderio…….cosa fai?
Realizzare un sogno? Nella mia vita privata ne avrei qualche milione
anche se so apprezzare ciò che ho. Nel mondo paliesco/contradaiolo vorrei
veder rivivere quel rapporto franco, anche brutale ma pieno di rispetto che
esisteva ieri tra contradaioli, che oggi sembra naufragato e che rischia di
avvicinarsi all’odio da stadio. Non è retorica perchè quando senti le interviste
televisive a contradaioli storici e a fantini di ieri, hai la percezione che le
considerazioni fatte non siano frutto di senile “nostalgia”. Ce la faremo? Se
tutti insieme lo vogliamo davvero (dirigenze, contradaioli, organismi e
istituzioni) tornare a quel Palio sarà un sogno realizzabile.
anche se so apprezzare ciò che ho. Nel mondo paliesco/contradaiolo vorrei
veder rivivere quel rapporto franco, anche brutale ma pieno di rispetto che
esisteva ieri tra contradaioli, che oggi sembra naufragato e che rischia di
avvicinarsi all’odio da stadio. Non è retorica perchè quando senti le interviste
televisive a contradaioli storici e a fantini di ieri, hai la percezione che le
considerazioni fatte non siano frutto di senile “nostalgia”. Ce la faremo? Se
tutti insieme lo vogliamo davvero (dirigenze, contradaioli, organismi e
istituzioni) tornare a quel Palio sarà un sogno realizzabile.
4-L’Associazione Proprietari Allenatori e Allevatori di cavalli da Palio sta operando come ti aspettavi?
Nella nostra Associazione (sono socio …senza cavallo!) ho notato passi da
gigante negli ultimi due anni. Merito del Consiglio tutto, delle attenzioni che
finalmente i media ci rivolgono; di ogni singolo cavallaio o proprietario e di
una generalizzata voglia di innovazione che si percepisce in tutti i soggetti
interessati.
Credo che i buoni rapporti col Comune così come con tutti le istituzioni
cittadine (Contrade comprese) possano agevolare il nostro lavoro teso a dare
lo spazio e le attenzioni che merita al vero re del Palio: il cavallo.
gigante negli ultimi due anni. Merito del Consiglio tutto, delle attenzioni che
finalmente i media ci rivolgono; di ogni singolo cavallaio o proprietario e di
una generalizzata voglia di innovazione che si percepisce in tutti i soggetti
interessati.
Credo che i buoni rapporti col Comune così come con tutti le istituzioni
cittadine (Contrade comprese) possano agevolare il nostro lavoro teso a dare
lo spazio e le attenzioni che merita al vero re del Palio: il cavallo.
Grazie infinite per la disponibilità
