I bruscitti (letteralmente “briciole” in dialetto bustocco; in dialetto lombardo occidentale bruscitt) sono un secondo piatto a base di carne di manzo tagliata finemente e cotta per lungo tempo. Altri ingredienti sono i semi di finocchio selvatico e il vino rosso. La pietanza, che è diffusa nell’Altomilanese, in particolar modo nella zona di Busto Arsizio di cui è originaria, e nel Verbano Cusio Ossola, è completata con l’aggiunta di polenta o di puré e può essere accompagnata da vini rossi ben strutturati quali Barbera, Barolo o Barbaresco.
Storia
L’origine del piatto è riconducibile alla spolpatura totale delle ossa dei manzi, cioè al recupero di quelle parti che erano scartate dalle tavole dei più ricchi. Fino al boom economico, per i bruscitti si utilizzavano i tagli dell’animale più duri, che necessitavano di una più lunga cottura.
Nel 1975 a Busto Arsizio venne fondato, su iniziativa di Bruno Grampa, il Magistero dei Bruscitti, un’associazione che ha come intento quello di diffondere la conoscenza della cucina rustica bustocca. A capo dell’associazione vi è un “Maestro”. I “Maestri” che si sono susseguiti alla guida del Magistero sono stati: Bruno Grampa, Nino Miglierina, Ferruccio Pozzi Luraschi, Angelo Grampa, Ernani Ferrario e Antonio Colombo.
Il 16 dicembre 2012 il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ha attribuito la civica benemerenza al Magistero dei Bruscitti e ha istituito Ul dí di bruscitti (che in dialetto bustocco significa “il giorno dei bruscitti”), che cade ogni secondo giovedì di novembre.
| Origini | |
|---|---|
| IPA | [bru’ʃitti] |
| Altri nomi | Bruscitt |
| Luogo d’origine | |
| Regioni | Lombardia Piemonte |
| Diffusione | Altomilanese e Verbano-Cusio-Ossola |
| Dettagli | |
| Categoria | secondo piatto |
| Ingredienti principali | burro, lardo pepato, carne di manzo, semi di finocchio selvatico e vino rosso (Gattinara) |
Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Bruscitti

