Nuova composizione della Commissione delle Elette
Nella seduta odierna, l’assemblea, in considerazione dell’ingresso in consiglio comunale di Fulvia Nardi (Lega), ha preso atto della nuova composizione della Commissione delle Elette, formata dalle donne del consesso cittadino. La commissione, quindi, risulta costituita da Anna Masignani e Laura Sabatini (Gruppo Misto), Eleonora Raito (Lega), Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Maria Concetta Raponi (Forza Italia), Alessandra Bagnoli (Fratelli D’Italia), Giulia Periccioli (PD) e la stessa Nardi.
Ufficio Stampa Comune di Siena
Castellani capogruppo del Gruppo Misto
Durante la seduta consiliare di oggi, il presidente Marco Falorni ha informato l’aula della lettera, firmata da tutti i consiglieri del “Gruppo Misto”, nella quale si comunicava che Fabio Massimo Castellani è il nuovo capogruppo.
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Masi (PD) con un’interrogazione urgente chiede informazioni sulla chiusura della strada di Marciano
Nella seduta odierna il consigliere Alessandro Masi (PD) ha chiesto, con un’interrogazione urgente, chiarimenti sulla chiusura della strada di Marciano <<avvenuta martedì sera – come ha introdotto – verosimilmente a causa del maltempo di questi giorni che ha prodotto un cedimento del tratto a monte>>. Il consigliere ha quindi domandato al sindaco <<considerata l’importanza di questa strada nella viabilità che collega i quartieri di Marciano e Petriccio, con la presenza della scuola dell’infanzia e del centro di ricerche GSK, un aggiornamento sul ripristino della circolazione e se sono previsti interventi di manutenzione, o progettazione con un piano di miglioramento>>. L’assessore ai lavori pubblici e protezione civile Sara Pugliese dopo aver ripercorso lo stato dell’arte dei lavori svolti nella zona anche in seguito alle intense piogge dell’ultimo fine settimana che hanno causato innumerevoli smottamenti tempestivamente rimossi dai tecnici del Comune con la decisione, in via precauzionale, di chiudere il tratto in oggetto, lasciando la possibilità di accedere a tutti i civici della strada: per un lato dall’incrocio con via Strozzi e per l’altro dall’incrocio con via Milanesi, ha risposto all’interrogazione precisando che <<la scarpata in questione risulta essere di proprietà privata di GSK Vaccines. L’azienda ha consegnato da tempo al Comune di Siena una relazione di perizia tecnica con la verifica di stabilità delle piante e della scarpata che ha dato esito positivo in merito alla tenuta del sistema scarpata-piante. Tuttavia, viste le abbondanti piogge, negli ultimi giorni lo stato della scarpata è parzialmente mutato in relazione al dilavamento di alcune piccole zone di terreno e al conseguente stato degli apparati radicali. Per tale motivo i tecnici comunali, a seguito della segnalazione e richiesta di intervento della sala operativa della Polizia Municipale, hanno richiesto all’ufficio tecnico della GSK un aggiornamento della suddetta perizia tecnica>>. Inoltre ha poi proseguito l’assessore: <<nella giornata di ieri, 20 novembre, i tecnici dell’azienda GSK hanno effettuato un ulteriore sopralluogo con l’agronomo competente e ci hanno comunicato che entro oggi, 21 novembre, ci forniranno l’aggiornamento della perizia, finalizzato alla verifica del permanere delle condizioni di stabilità alle condizioni attuali>>. Concludendo <<da un secondo contatto informale avuto già da ieri pomeriggio con la GSK sembra che le conclusioni della perizia possano essere confermate, ma ai fini della massima tutela della pubblica incolumità è opportuno e doveroso aspettare la trasmissione della nota scritta per valutare la riapertura del tratto stradale, che avverrà nel più breve tempo possibile>>. Masi, nel ringraziare per la risposta dell’assessore, si è dichiarato <<soddisfatto>>, perché, come ha evidenziato <<si tratta di un intervento precauzionale in modo che si arrivi ad accorgimenti ad hoc in una strada così importante per la quale si raccomanda la massima attenzione per la sicurezza del traffico>>.
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Il consigliere Orazio Peluso nella Commissione Sport
Durante la seduta odierna, il consigliere Orazio Peluso (Forza Italia) è stato nominato dall’assemblea nella Commissione Sport, in sostituzione del dimissionario Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia). La Commissione risulta, quindi, costituita da Davide Dore (Lega), Federico Minghi (Voltiamo Pagina), Pietro Staderini (Sena Civitas), Luca Micheli (PD), Vanni Griccioli e Massimo Mazzini (Per Siena) e da Orazio Peluso (Forza Italia).
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Di seguito la relazione presentata in Consiglio Comunale dal consigliere Giulia Periccioli (PD)
Durante la seduta odierna il consigliere Giulia Periccioli, presidente della Commissione Garanzia e Controllo Politico Amministrativo, ha dato lettura della relazione, firmata da tutti commissari, in merito alle questioni relative al debito fuori bilancio per il saldo dei servizi di pubblica illuminazione, prestati dalla società Intesa all’amministrazione dal 2000 al 2016. RELAZIONE FINALE COMMISSIONE DI GARANZIA “DEBITI EXTRABILANCIO NEI CONFRONTI DI INTESA SPA” La Commissione per il suo lavoro di studio e approfondimento, così come richiesto dal Consiglio Comunale con deliberazione n°2 del 30 gennaio 2019 ha effettuato 9 sedute dal 22 marzo 2019 al 24 settembre 2019. Sono stati auditi dalla Commissione: Dottor Andrea Monaci, Direttore Amministrativo Intesa SPA; Dottor Davide Rossi, Presidente di Intesa SPA dal 2018 sino a oggi; Ing. Paolo Ceccotti, P.O. LLPP Comune di Siena Dott. Luciano Benedetti, Dirigente Direzione Risorse Comune di Siena Architetto Paolo Mazzini, Assessore LLPP Comune di Siena 2013/2018 Moreno Periccioli, Presidente di Intesa SPA 2015/2018 Dr Bruno Valentini, Sindaco Comune di Siena 2013/2018 Architetto Massimo Betti Dirigente LLPP fino al 2019 22 MARZO 2019 Nella seduta viene stabilito il metodo di lavoro della commissione, viene deciso di procedere alle audizioni della Società Intesa SPA e della parte tecnico amministrativa della struttura dell’Ente e solo in seguito di aprire le audizioni dei soggetti politici. Durante la commissione emerge la necessità di chiedere il parere del Segretario Generale in merito alla partecipazione alla Commissione di altri soggetti oltre i membri effettivi. 17 APRILE 2019 – Audizione Dott.Andrea Monaci e Dott. Davide Rossi Viene data lettura del parere del Segretario Generale in merito alla partecipazione alle sedute che stabilisce: “…I Capigruppo possono assistere come uditori, salvo eventuali interventi ammessi dal Presidente, ricordando che nella loro qualità di consiglieri comunali hanno il dovere di attenersi al segreto d’ufficio” (all.1). I Lavori proseguono con l’audizione del Dottor Andrea Monaci, Direttore Amministrativo di Intesa SPA e del Presidente della società, Dottor Davide Rossi. Monaci procede con l’illustrazione del Contratto di Servizio tra Intesa e Comune di Siena (all.2). Il contratto aveva durata quindicennale, dal 1/01/2000 al 30/11/2015 ed in seguito è stato prorogato fino al 30 settembre 2016, giorno in cui vengono riconsegnati gli impianti nella disponibilità del Comune di Siena (all.3). Nel 2015 Intesa doveva ricevere ancora il pagamento di tre annualità di servizio, il canone annuale che doveva essere corrisposto dal Comune di Siena, 1 milione e 400 mila euro, era di fatto anticipato dalla Società. Il saldo complessivo nell’aprile 2016 (al 31/12/2015) ammontava a 3.300.000,00 euro, il consolidato al 30/11/2018 era pari a 1.331.266,56 euro, poi transato da parte del Comune di Siena a 1.252.877,05, con il contestuale pagamento dei dividendi pregressi, dal 2010 al 2017, per 1.252.887,05 (all.4). Il direttore amministrativo ci tiene a precisare che gli impianti di proprietà comunale, realizzati da Intesa, sono stati riconsegnati senza rilievi evidenziati e che in vigenza di contratto non ci sono state contestazioni. Il verbale di riconsegna del 30 settembre 2016 prevedeva una malleva totale per la società (all.3), a questo è seguita la richiesta al Comune di Siena delle pendenze sulla base di regolari fatture di fornitura di energia elettrica. Data la situazione di debito del Comune di Siena Intesa, pur riconoscendo i dividendi spettanti al socio, ha sospeso tali pagamenti, che dal Comune non sono mai stati richiesti perché, diversamente, Intesa avrebbe dovuto corrisponderli. A domanda di un commissario su come veniva giustificato il non pagamento delle pendenze il Dott. Monaci risponde che, per quanto ne sapeva, strutture interne del Comune ritenevano che alcune cifre non dovessero essere pagate, ma a questo non è seguita alcuna contestazione formale. Il Presidente Rossi evidenzia come nel febbraio 2018 la Società abbia inviato un sollecito legale al quale non è seguita alcuna risposta (all.5). Il Dott. Monaci aggiunge che, precedentemente a questa lettera, essendo il Comune pienamente informato e per mantenere rapporti bonari con il socio, la Società non ha ritenuto di procedere con richieste formali. Per quanto attiene gli investimenti e la manutenzione ordinaria e straordinaria, il Dott. Monaci dichiara che dal Comune di Siena, durante gli anni di vigenza del contratto, non sono mai stati sollevati rilievi formali. 9 MAGGIO 2019 – Audizione Ing. Paolo Ceccotti; Dott. Luciano Benedetti Secondo l’Ing. Ceccotti, nella vigenza di contratto si sono accumulate alcune fatture perché i capitoli di bilancio non erano sufficienti a coprirne il costo. Tali fatture venivano pagate in quota parte quando la ragioneria reperiva risorse disponibili. Al momento della cessazione del contratto sono emersi tutti i pagamenti non effettuati. A richiesta su come mai dal 2016 si arriva a concludere i pagamenti nel 2018, l’Ingegnere risponde che la cosa era nota e da lui fatta presente. A seguito della riconsegna degli impianti (all.3) e non essendo emersi rilievi o riserve sul loro stato si è proceduto nel maggio 2016 allo svincolo delle polizze fideiussorie a favore di Intesa. Aggiunge che gli impianti riconsegnati erano obsoleti perché vecchi, ma ancora funzionanti, che per di più il capitolato contrattuale non conteneva norme di dettaglio specifiche da dover esaminare al termine contrattuale. Secondo l’Ingegnere le fatture non pagate, per mancanza di fondi, sono state messe in stand-by in attesa di essere pagate. La Commissione procede con l’audizione del Dott. Luciano Benedetti, che spiega come ogni anno venissero effettuati dei confronti per la definizione del conguaglio, tale elemento di variabilità si complicano ulteriormente con le difficoltà finanziarie del Comune negli anni 2010-2012 a seguito del ridimensionamento dei contributi della Fondazione Monte dei Paschi. In quegli anni la spesa prevista è stata troppo ridotta rispetto alle spese reali. Benedetti racconta di confronti tra ragioneria e ufficio tecnico per la definizione della questione debiti pregressi, ma non sa se queste informazioni siano poi giunte ad Intesa. La sua proposta era quella di chiudere la partita con una posta unica nel 2015. A domanda specifica sul perché dal 2015-2016 si sia arrivati al 2018, non sa rispondere. Sul perché si è utilizzata la forma di debito extra-bilancio nel 2018 il Dott. Benedetti risponde che si sarebbe potuto parlare anche di passività pregressa, ma vista l’entità del debito la procedura più corretta era quella di debito extra-bilancio. Benedetti prosegue dicendo che nei consuntivi questa problematica era chiara, la ragioneria pagava il corrente per non interrompere il servizio e procedeva al pagamento di parte degli arretrati in base alle risorse disponibili. Afferma inoltre che corrisponde al vero che non è arrivata da parte dell’ufficio tecnico una proposta di soluzione perché diversamente la ragioneria si sarebbe attivata. 29 MAGGIO 2019 La Commissione dopo la lettura dei verbali decide di riascoltare il Dott. Benedetti per avere ulteriori chiarimenti. Di chiedere all’ex assessore LLPP Paolo Mazzini e all’ex dirigente LLPP Massimo Betti, di venire in audizione assieme alla posizione organizzativa Ceccotti. Solo in seguito a queste audizioni decidere se procedere con un ulteriore incontro con Intesa e con l’ex sindaco Bruno Valentini. 5 GIUGNO 2019 – Seconda audizione Dott. Luciano Benedetti Al Dott. Benedetti vengono richieste ulteriori delucidazioni per quanto riguarda le varie fase del procedimento per le liquidazioni. Illustra le cinque fasi previste dall’Ordinamento: previsione, impegno, arrivo della fattura alla ragioneria, verifica del servizio per la liquidazione, mandato a pagare della ragioneria. Ripercorre anche la formazione del debito negli anni del commissariamento (2011-2012) in cui gli impegni di spesa per l’illuminazione pubblica non erano sufficienti a coprire le fatture emesse per scelte politiche del Commissario. Questa divergenza si è protratta fino al 2018. Successivamente, una serie di fatture non sono giunte alla ragioneria in liquidazione da parte dell’ufficio tecnico. Cioè non sono state chieste risorse ulteriori per far fronte alle fatture giunte. Da lettura di parte della relazione a rendiconto 2015 dove emerge che non ci sono stati atti formali di richiesta della liquidazione. L’intervento della ragioneria non può stabilire o dire se quelle somme fossero o meno dovute, il suo compito è quello di intervenire su richiesta per eventuali rateizzazioni o ricerca di ulteriori risorse. L’illuminazione era a carico della direzione territorio a cui ogni anno vengono assegnate dal PEG risorse per i servizi. La determinazione di spesa deve essere fatta sulla base del previsionale che dovrebbe essere sufficiente a coprire le somme dovute anche precauzionalmente. Della questione erano tutti a conoscenza, Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale. Una transazione sarebbe stata sempre possibile, tant’è che nel novembre 2018 si procede in tale direzione. Ma per procedere a questo tipo di soluzione la ragioneria avrebbe dovuto sapere, e l’ha richiesto più volte, quanto occorreva e perché si sarebbe dovuto pagare (all.6). Il Dott. Benedetti in conclusione ribadisce che il debito si creò al tempo del commissariamento che fece dei tagli che portarono alla situazione odierna. 20 GIUGNO 2019 – Seconda audizione Ing.Ceccotti; Arch. Paolo Mazzini A seguito la commissione ascolta nuovamente l’Ing. Ceccotti per avere ulteriori chiarimenti in merito a quanto emerso dalla seconda audizione del Dott. Benedetti. Ceccotti dichiara che alcune fatture sono rimaste giacenti per mancanza di liquidità, perché venivano onorate in base alla disponibilità immediata. I commissari chiedono a questo punto di specificare meglio il motivo per cui si è proceduto alla liquidazione parziale del debito: 2,800,000€ a fronte dei 3,800,000€ totali e perché si è deciso di lasciare fuori il milione residuo. Alla domanda risponde che lui si fermava agli aspetti tecnici, che la volontà di pagare non era compito suo, quindi non sa rispondere. Precisa però che il debito era incontestabile perché non c’era capitolato contrattuale e gli impianti lavoravano regolarmente. Aggiunge che di anno in anno, quando la ragioneria trovava le risorse, l’ufficio tecnico predisponeva determine di liquidazione per pagare le fatture insolute, nel frattempo queste fatture rimanevano nel “limbo” e che ogni anno c’erano incontri con Intesa per verificare lo stato dei rapporti, incontri che sono andati scemando negli ultimi anni anche per il cambiamento dei riferimenti. La commissione procede con l’audizione dell’Architetto Paolo Mazzini, ex Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Siena negli anni 2013/2018. Mazzini dopo una breve illustrazione del contratto e della decisione di aderire alla gara CONSIP LUCE 3, che ha visto poi la società Citelum aggiudicatrice del contratto di fornitura, ha raccontato che dai sopralluoghi sugli impianti della nuova società sarebbe emerso un inadempimento, da parte di Intesa, di alcuni impegni e che, pur non procedendo ad una contestazione formale, venne richiesta agli uffici tecnici una verifica in merito. A questo punto viene data lettura del verbale di riconsegna degli impianti (all.3) e Mazzini ne riconosce l’inconfutabilità dicendo che è la parte tecnica che si assume la responsabilità sulle verifiche effettuate e che esiste un verbale in contraddittorio del passaggio a Citelum delle reti, ove sono segnalati i problemi e gli impianti da rivedere. Sul perché sia rimasto in sospeso il pagamento di un milione non sa rispondere. 4 LUGLIO 2019 La commissione si riunisce per visionare e approfondire gli atti fino a quel momento raccolti, chiede un’integrazione perché mancano ancora alcuni documenti richiesti. Decide di procedere i lavori con l’audizione dell’ex Sindaco Bruno Valenti e dell’ex Presidente di Intesa, Moreno Periccioli. 9 LUGLIO 2019 – Moreno Periccioli; Bruno Valentini La commissione è presieduta, in assenza della Presidente, dal Vice-Presidente per ragioni di opportunità, visto il rapporto di parentela che lega la Presidente all’audito. Periccioli illustra i dati del bilancio 2015, primo del suo mandato, in cui già emerge la situazione debitoria del Comune di Siena. La società aveva 14 milioni di debiti a fronte di 11 milioni di crediti, questo ha determinato la volontà di porre in essere una serie di misure che consentissero di tornare ad una sana gestione. A fronte di un bilancio di esercizio di 4,4 milioni spiccavano i debiti dei Comuni per 5,6 milioni, tra questi i 3,8milioni del Comune di Siena. Nel 2016 fu presentato all’Assemblea e approvato dai soci un piano di rientro per il 2020. Per la gestione del credito fu dato mandato ad una società di recupero crediti. Periccioli prosegue dicendo che da parte del Comune non c’era mai stata contestazione e che la società incontrava l’amministrazione, nella figura del Dottor Benedetti con esiti positivi, tant’è che nel 2016 il debito era sceso a 1,7 milioni. Nel 2017, tramite lettera di avvocato, la società mette in mora l’Amministrazione Comunale per il debito residuo pari a 1,917,000€. Vicenda poi conclusasi con la transazione dello scorso novembre. Chiesti ulteriori approfondimenti rispetto agli incontri con la struttura Periccioli risponde che gli incontri con il Dott.Benedetti non erano verbalizzati né ufficializzati, ma cordiali e che in questi incontri non venivano rappresentati problemi di liquidità, che lui non ha mai fatto incontri con gli uffici tecnici quindi sulla loro posizione non sa. Aggiunge che, a seguito della lettera di messa in mora, il Dott.Benedetti gli ha confermato la possibilità economica dell’Ente di assolvere il dovuto. Rientra la Presidente e la commissione prosegue con l’audizione di Bruno Valentini. Valentini viene convocato dalla commissione perché precisi meglio le dichiarazioni fatte in Consiglio Comunale e per rispondere sulle nuove informazioni che i commissari hanno appreso durante i lavori della Commissione. Valentini sulla non contestazione formale dell’ammontare residuo del debito risponde che il termine “contestato” che lui ha usato in Consiglio Comunale deve essere inteso come “discusso” non “dimenticato”. Che le fatture per essere pagate dalla Ragioneria dovevano essere avallate dagli uffici competenti e, siccome questo non è avvenuto, è da intendersi come una forma di contestazione. Valentini presenta alla Commissione una mail della Segretaria Generale, Diodorina Valerino, che dopo la lettera di messa in mora di Intesa scrive a Benedetti, Ceccotti, Betti, Vignoletti e Sindaco di rispondere a Intesa entro 30 giorni. Alla mail lo stesso Valentini risponde chiedendo agli uffici di valutare l’individuazione di un consulente per accertare se il servizio sia stato svolto correttamente. Presenta inoltre, alla Commissione, la lettera dell’Ing.Ceccotti di riconoscimento del debito del 26/11/2018 (all.9) in cui però manca il protocollo, quindi richiede accertamenti sulla validità. Valentini prosegue dicendo che l’ufficio gli aveva riferito più volte che le cifre da pagare fossero sproporzionate e che di conseguenza lui ritenesse la soluzione migliore quella di ricorrere ad un arbitrato, che nelle sue aspettative avrebbe prodotto un risparmio rilevante, di alcune centinaia di migliaia di euro. Risponde, a domanda di commissario, che gli fa notare la firma dell’Amministrazione sul verbale di riconsegna degli impianti di non esserne a conoscenza e aggiunge che non sapeva che il debito fosse formato da fatture per la fornitura di energia elettrica, perché in quel caso avrebbero dovuto essere pagate, ma aveva sempre saputo che fossero relative a lavori e investimenti. 12 SETTEMBRE 2019 – 3° audizione Ceccotti, Benedetti Nell’audizione congiunta vengono riconfermate le dichiarazioni già fatte nelle precedenti sedute, emergono quali elementi di novità: Tre opzioni che gli uffici Direzione Territorio e Ragioneria avrebbero offerto per la risoluzione del debito: cioè con i circa 500mila € liberati dagli investimenti, procedere al pagamento di una parte del debito e in seguito: 1. Contestare; 2. Rifare un nuovo contratto; 3. Integrare il capitolo di bilancio. Di queste proposte di soluzione non risulta traccia scritta. A domanda dei commissari sul perché nessuna delle tre sia stata perseguita l’Ing.Ceccotti risponde che era ostacolo alla risoluzione il fatto che riteneva complicato pagare 500mila euro per investimenti avvenuti 12 anni prima. A successiva domanda di commissario se nel caso di richiesta dell’Arch.Betti, dirigente della Direzione Territorio, di procedere con variazione di bilancio alla chiusura del debito si sarebbe potuto fare, Benedetti risponde di si. Ceccotti aggiunge che anche se non c’era, da parte dell’ufficio, richiesta scritta di pagare c’era verbalmente, ma per procedere era necessario un input politico. 24 SETTEMBRE 2019- Arch.Massimo Betti Dopo una breve introduzione Betti espone alla commissione che lui aveva, per esigenze di contenimento della spesa, assorbito molte dirigenze e che quindi per lavorare in maniera efficiente si avvaleva di deleghe alle Posizioni Organizzative (all.10). Così aveva proceduto anche per la gestione dei rapporti con Intesa, affidati a Paolo Ceccotti. Betti prosegue dicendo che già a ottobre 2016 era stata inviata a Intesa una lettera di contestazione informale a seguito del sopralluogo effettuato da Citèlum che aveva evidenziato alcune criticità. Da questa lettera sarebbero scaturiti incontri dell’ufficio tecnico, Betti e Ceccotti, con Intesa per addivenire ad una transazione che secondo Betti poteva concludersi per circa 700.000€. Di questi incontri erano informati Sindaco e Assessore delegato. La transazione si era poi interrotta per scadenza del mandato amministrativo. La commissione tramite ufficio, ha eseguito una ricerca al protocollo della lettera citata, a firma dell’Ing.Ceccotti e inviata a Intesa, ma non ha trovato alcun riscontro. Lo stesso può dirsi per la citata transazione con Intesa. CONSIDERAZIONI FINALI A lavoro concluso, dispiace constatare, che la commissione non è potuta addivenire ad una risposta chiara e precisa da presentare al Consiglio Comunale e si è per questo limitata ad offrire un reso conto delle molteplici posizioni emerse nel corso dell’indagine conoscitiva. Tali posizioni non possono essere né confermate né smentite data la pochezza degli atti prodotti e rinvenuti dalla commissione. Se è vero, come è vero, che le Pubbliche Amministrazioni devono essere “Case di Vetro” e nutrendo fiducia nella buona fede di tecnici e amministratori in questa vicenda non si può che segnalare un’eccessiva leggerezza nella gestione dei rapporti, tra l’Ente e la Società Partecipata e carente comunicazione e raccordo tra gli uffici del Comune e tra questi e gli Amministratori. Siena 19 novembre 2019 Giulia Periccioli, Presidente Orazio Peluso, Vice Presidente Alessandra Bagnoli Claudio Cerretani Davide Dore, Vanni Griccioli Pietro Staderini.
Ufficio Stampa Comune di Siena
L’assessore Michelotti ha aperto la giornata formativa in tema di edilizia
Si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna del Presidio universitario Mattioli l’ultima giornata formativa e di confronto in tema di edilizia. Oggetto dell’incontro è stata la ricerca di un’interpretazione condivisa in tema di autorizzazione paesaggistica, con il contributo delle relazioni dell’avvocato Enrico Amante e dell’architetto Liliana Mauriello per la Soprintendenza. L’appuntamento si è aperto con il saluto dell’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti che ha ringraziato gli ordini professionali <<per la costante collaborazione e il confronto>>. Si è quindi completato il percorso, al quale erano presenti anche i dipendenti del Comune di Siena, organizzato e voluto dal l’amministrazione e dagli Ordini Professionali, che ha portato a sviscerare le problematiche di maggior interesse. I risultati delle giornate e degli studi saranno poi riassunti in un compendio che farà da linea guida nei rapporti tra l’Ente e i tecnici. <<L’obiettivo – ha detto Michelotti – è quello di parlare un linguaggio comune, velocizzare le pratiche, dimezzare le attese, snellire la procedura>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
Valentini (PD) chiede informazioni sulla Festa del Volontariato
La mancata realizzazione della Festa del Volontariato senese in piazza del Campo è stata al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere del Gruppo PD, Bruno Valentini, e discussa nella seduta consiliare odierna. Nello specifico Valentini ha chiesto <<se corrisponde al vero che gli organizzatori della manifestazione avevano scritto fin dalla primavera scorsa al Comune, incontrandosi anche con l’assessore Appolloni, per ottenere il consueto permesso per svolgere la Festa in piazza del Campo il 12 ottobre 2019>. Il consigliere ha poi chiesto se fosse vero che <<l’utilizzo del Campo è stato negato offrendo soluzioni alternative, come piazza Duomo, che, per quanto prestigiose, non avrebbero consentito il medesimo contatto con i cittadini, e che gli organizzatori avevano proposto l’utilizzo della Lizza, negato per la presenza della ruota panoramica e degli eventi collegati, salvo l’ubicazione in via Maccari più adatta però a un mercatino>>. Valentini ha infine domandato se la Giunta <<non ritiene più opportuno riprendere i contatti con gli organizzatori per riportare rapidamente la Festa del Volontariato in piazza del Campo e, comunque, per garantire questa disponibilità dell’amministrazione per il prossimo anno>>. A rispondere l’assessore ai Servizi Sociali, Francesca Appolloni, che ha ripercorso la cronistoria della corrispondenza con gli organizzatori: <<Attraverso una mail il 23 maggio scorso Cesvot ha chiesto al Comune di co-organizzare la sesta edizione della Festa del Volontariato, proponendo come date il 14 o 21 settembre, ed elencando una serie di risorse che l’amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione dell’iniziativa>>, aggiungendo che <<visto il calendario delle iniziative in programma, il 28 giugno è stata proposta la concessione di Piazza San Francesco e, per i noti problemi di bilancio, solamente l’uso gratuito del suolo pubblico e delle affissioni>>. Successivamente, il 6 agosto, Cesvot faceva sapere che la proposta non era stata accettata, e il 19 agosto il Comune proponeva piazza Duomo/Jacopo della Quercia: <<Un’altra piazza tra le più belle della città e assolutamente centrale>>, ha rimarcato Appolloni. A questo il 30 agosto Cesvot ha comunicato che il direttivo non ha ritenuto la collocazione idonea e ha chiesto di spostare la Festa al 4 ottobre alla Lizza: <<Fatte le dovute indagini, il 2 settembre, abbiamo comunicato che nella data indicata i giardini non erano disponibili per la presenza della Ruota Panoramica e del Mercato Europeo proponendo di spostarsi al 12 ottobre>>. Il giorno successivo Cesvot accetta la proposta e l’amministrazione invita a fare un sopralluogo dell’area. A questo punto <<è stato comunicato al Comune che l’area era insufficiente e viene chiesto lo spazio dietro la statua di Garibaldi>>. Una richiesta a cui gli uffici preposti hanno dato esito negativo perché <<rappresentantando uno degli spazi liberi per attività ludiche tra i più frequentati del centro storico, non è mai stata oggetto di concessione, costituendo un precedente fra le aree concedibili per eventi similari. Quindi per andare incontro alle esigenze dei richiedenti è stato immediatamente suggerito di occupare, oltre la parte concessa della Lizza, anche la limitrofa via Maccari. Mi sembra inutile sottolineare che l’amministrazione non ha negato l’utilizzo della Lizza>>, ha spiegato ancora Appolloni. Il 23 settembre infine Cesvot ha rinunciato a organizzare l’iniziativa nonostante <<un totale di circa 40 mail, oltre ai messaggi e le chiamate e, soprattutto, il lavoro di svariati uffici che, visto l’esito, è stato sottratto ad altre attività>>. Sintetizzando la vicenda, Appolloni ha detto che <<è palese che l’amministrazione non ha espresso alcun diniego ad effettuare l’iniziativa e, non potendo concedere Piazza del Campo, si è adoperata anche con il Prefetto per venire incontro alle esigenze di Cesvot. Come assessore ho ribadito più volte e in più occasioni, il valore inestimabile delle associazioni di volontariato per il lavoro e la ricchezza in termini sociali che rappresentano per il nostro territorio. Mi amareggia, dopo tanto darsi da fare, che poi si presenti un’interrogazione che ha il preciso intento di veicolare il messaggio che l’amministrazione si sia opposta all’iniziativa>>. L’assessore ha dunque annunciato che <<la Festa del Volontariato, in piena sintonia con gli altri co-organizzatori, si terrà al Teatro dei Rinnovati. <<Se il Comune è co-organizzatore – ha replicato Valentini – si dovrebbe mettere nei panni anche degli operatori del Cesvot, e saper rinunciare alla presunzione di scegliere per loro. Visto l’errore fatto per il 2019 spero che per il prossimo anno la Festa venga organizzata per tempo, così da evitare quanto accaduto per questa edizione>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
In Consiglio l’interrogazione di Valentini (PD) sullo stadio Franchi
Nella seduta consiliare odierna è stato affrontato il problema del degrado della gradinata De Luca dello stadio Franchi. A portarla all’attenzione dell’aula è stato Bruno Valentini (PD), con un’interrogazione in cui è stato chiesto di <<verificare lo stato complessivo dell’impianto, specificando in particolare quale sia la situazione effettiva delle varie parti destinate ad accogliere le tifoserie locali e quelle ospiti, precisando per ciascuna componente quale sia lo stato e le relative scadenze dei permessi necessari: agibilità, controlli sismici, adeguatezza ad ospitare pubbliche manifestazioni>>. Il consigliere ha inoltre chiesto di sapere <<se sono previste e con quali tempi eventuali interventi di sistemazione e miglioramento dello stadio comunale, compresi l’impianto di illuminazione e il manto erboso, e se non si ritiene opportuno pianificare tempestivamente tali opere, sia per consentire una corretta accoglienza degli spettatori sia per evitare di rischiare che venga meno l’agibilità dell’impianto>>. All’interrogazione ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese, spiegando che << nel corso del sopralluogo del 3 novembre 2017 effettuato dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, veniva confermata l’agibilità dell’impianto con alcune precisazioni sulla segnaletica di sicurezza per la Gradinata “De Luca“ e l’illuminazione dei sotto tribuna e ribadendo l’interdizione al pubblico dei box stampa e delle terrazze sovrastanti; mentre in riferimento alla idoneità statica delle strutture la commissione ritenne di poter considerare ancora valido il certificato precedentemente acquisito, datato 2014, in attesa delle nuove risultanze dello studio affidato>>. L’assessore ha aggiunto che nell’aprile 2017 <<veniva avviata dal Comune la procedura di affidamento dell’incarico professionale per la valutazione della vulnerabilità sismica e della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali della tribuna coperta e della gradinata dello stadio, e che le altre tribune, quelle metalliche, di più recente costruzione, sono adeguate alle norme sismiche e regolarmente collaudate>>. Pugliese, dopo aver specificato alcune caratteristiche della progettazione dell’impianto, ha affermato che <<sono stati effettuati rilievi geometrici e strutturali completi e una estesa campagna di indagini sui materiali, risultata complessa e economicamente onerosa, avendo a che fare con strutture esistenti progettate e realizzate nel passato e, in ogni caso, in epoche in cui la normativa italiana sulle costruzioni non prevedeva precauzioni antisismiche. Sia la tribuna sia la gradinata non presentano segni di dissesto statico, a parte alcuni distacchi superficiali del copriferro in calcestruzzo, facilmente ripristinabili>>. In questo momento <<la Direzione Lavori Pubblici ed il tecnico incaricato stanno analizzando le prime risultanze trasmesse a metà agosto 2019, in modo da poter programmare un ulteriore livello di approfondimento di indagine per un miglioramento ulteriore della conoscenza delle caratteristiche meccaniche dei materiali, per poi definire interventi di manutenzione specifici>>. L’assessore è poi passato a illustrare le sistemazioni e i miglioramenti. Nel corso degli anni 2018 e 2019 sono stati affidati dal Servizio Manutenzione Immobili vari interventi di manutenzione straordinaria: lavori di riparazione dell’Unità elettrica della Torre Faro; esecuzione di saggi e opere integrative per l’attività diagnostica funzionale alla valutazione della vulnerabilità sismica e della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali della tribuna coperta e della gradinata; manutenzione su alcune perdite nelle tubazioni di adduzione dell’acqua calda sanitaria; lavori straordinari e verifica strutturale con sostituzione funi delle quattro torri faro; smontaggio e rimontaggio seggiolini danneggiati durante la partita Siena–Reggiana nel settore ospiti; e risistemazione dei bagni nel settore Ospiti. Pugliese, in ultimo, ha anche annunciato gli investimenti in programma ovvero <<il ripristino dell’impianto di irrigazione, con collegamento alla rete dei bottini comunali, per 40mila euro, oltre Iva, e il ripristino superficiale del copriferro in calcestruzzo della gradinata scoperta, per 25mila euro, oltre Iva>>, e rimarcato che <<gli interventi che, invece, risulteranno indispensabili dopo l’esito dell’indagine strutturale in corso saranno ovviamente inseriti della programmazione dell’Ente, con opportuno grado di priorità>>. Valentini si è dichiarato <<parzialmente soddisfatto perché la risposta è risultata dettagliata nella parte relativa agli impegni e nel work in progress dell’analisi dello stadio considerando le difficoltà nel reperimento di materiale e informazioni su strutture costruite in anni passati. <<Nonostante questo lavoro di analisi>> il consigliere ha poi proseguito, ritenendo che <<siamo davanti a una situazione non rassicurante. Raccomando pertanto che si completino i lavori di indagine con professioni esterni per interventi necessari che devono essere pianificati in tempo, evitando situazioni che comportino una mancata disponibilità dello stadio stesso>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
L’attivita’ degli Ispettori ambientali nell’interrogazione di Masi e Micheli (PD)
Alessandro Masi e Luca Micheli (Pd) con un’interrogazione presentata oggi in Consiglio Comunale hanno chiesto informazioni sulla presenza e attività degli Ispettori ambientali. Questa figura professionale ha il compito <<di accertare le violazioni in materia di igiene urbana e rifiuti>>, ha spiegato Micheli, sottolineando che <<sul territorio cittadino si riscontrano, con sempre maggiore frequenza, abbandoni di rifiuti effettuati non in aderenza alle norme vigenti>>. Da qui la richiesta di comunicare <<il numero degli ispettori ambientali che hanno operato e operano sul territorio comunale nel periodo 2018-2019; le zone nelle quali detto servizio di controllo e vigilanza viene svolto, e il numero delle sanzioni comminate nel periodo, suddivise per anno>>. <<Gli ispettori ambientali presenti sul Comune di Siena e nominati dallo stesso sono attualmente 2 – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Silvia Buzzichelli – ed operano con una frequenza di 3 turni settimanali di 6 ore ciascuno; mentre i servizi ispettivi vengono effettuati in orari e giorni variabili in base ad esigenze specifiche dell’Amministrazione basate sulle segnalazioni pervenute e sulle criticità rivelate in particolari vie o zone. Da un punto di vista territoriale, gli interventi degli ispettori ambientali si sono diversificati alternando le uscite in 3 macro aree: centro storico, centro urbano e zone extraurbane>>. Per quanto riguarda, invece, le sanzioni, l’assessore ha specificato che <<nell’anno 2018 sono state 162 mentre nell’anno in corso, all’ottobre 2019, sono state 303 per un ammontare di 31.000 euro>>. Nel concludere ha ricordato che <<una delle prime richieste che ho espressamente fatto al gestore e alla Polizia Municipale è stata quella di una politica più dura nei confronti di chi non rispetta il Regolamento sul conferimento dei rifiuti, aiutandoci anche con l’ausilio delle foto trappole che sono state intensificate sul territorio>>. Nel dichiararsi <<soddisfatto>> il consigliere Micheli ha suggerito <<una maggiore repressione nei confronti di chi non rispetta le regole del conferimento, maggiori ispettori per un controllo più capillare e, soprattutto, un’adeguata informazione ai cittadini, così da sensibilizzarli al massimo verso comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
Non passa la mozione di Cerretani, Masi e Piccini sull’evoluzione degli assetti di rappresentanza in Consiglio comunale
Non è passata oggi in Consiglio comunale la mozione, sottoscritta da Claudio Cerretani (In Campo), Alessandro Masi (PD) e Pierluigi Piccini (Per Siena) sull’evoluzione degli assetti complessivi di rappresentanza nel consesso cittadino. Masi è partito dalla considerazione che <<a poco più di un anno dall’insediamento dell’assemblea consiliare, dai banchi della maggioranza si assiste a fitti passaggi di consiglieri tra gruppi diversi, e a una crescita del Gruppo Misto, denotando un disagio e una crisi più generale all’interno delle forze di governo, che rischia di produrre confusione nella rappresentazione dei bisogni e delle risposte alla città>>. Facendo riferimento anche al recente riassetto delle deleghe di Giunta, ha chiesto l’impegno del sindaco <<a precisare in cosa consiste il rilancio dell’azione di governo amministrativo a seguito dell’evoluzione degli assetti complessivi di rappresentanza in Consiglio Comunale>>. Dai banchi della maggioranza è stato ricordato come i passaggi di consiglieri da un gruppo all’altro sia stata una costante durante le precedenti amministrazioni. E che ogni cambiamento è finalizzato al miglior raggiungimento degli obiettivi di governo della città, quindi sarà il tempo a stabilire se le scelte fatte sono state ottimali per le finalità prefissate.
Ufficio Stampa Comune di Siena
Masi (PD) interroga la Giunta sul costo dell’abbonamento annuale alla Siena Parcheggi
Il costo dell’abbonamento annuale alla Siena Parcheggi è stato affrontato nel corso della seduta consiliare odierna attraverso un’interrogazione di Alessandro Masi (PD). Il consigliere ha spiegato che <<agli abbonati che pagano il contratto annuale in 12 rate mensili è stato recapitato un avviso che quantifica in euro 5 a rata il costo del Rid>>. Per questa ragione Masi ha interrogato il sindaco e gli assessori competenti per conoscere <<se condividano questa nuova misura comunicata da Siena Parcheggi o se l’abbiano autorizzata e quale sia comunque la ratio di un tale costo e infine, se il Comune di Siena non ritenga di chiedere alla medesima società Siena Parcheggi di rivedere il costo richiesto a carico della cittadinanza utente per il pagamento tramite RID delle rate dell’abbonamento annuale>>. Corsi nel rispondere ha affermato che <<l’origine dell’interrogazione è rispondente a verità>>, precisando che <<quanto accaduto non è stato autorizzato dal Comune perché non ricade nel rapporto tra l’amministrazione e Siena Parcheggi. Il Comune ha la podestà delle tariffe ma questa cifra è un costo accessorio, puramente tecnico. Questo non vuol dire però che ai cittadini sia possibile far pagare di più. Ecco perché ci siamo attivati per vie brevi con l’azienda, che si è subito adoperata, per trovare una soluzione passando da 5 euro a 2,50 dal 1° gennaio 2020. Nel dettaglio, la cifra si compone di: 1,65 euro, il costo della commissione bancaria (incomprimibile), mentre la cifra restante è il costo ore/lavoro che comporta la gestione di rateizzazione. Ore/lavoro che devono essere recuperate. Ma questo non ci deve fermare; ecco perché è stato chiesto di adoperarsi per trovare soluzioni più consone da attuare in futuro>>. Masi si è dichiarato <<pienamente soddisfatto>>, costatando che <<l’interrogazione è stata utile perché in questo modo l’amministrazione si è subito attivata per venire incontro alle esigenze dei cittadini>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
Approvata, all’unanimita’, la mozione sulla Banca MPS
Approvata all’unanimità, oggi, in Consiglio comunale la mozione sugli interventi e tutele della Banca Monte dei Paschi di Siena, sottoscritta inizialmente da Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini (Gruppo Misto), Eleonora Raito (Lega) e Federigo Minghi (Voltiamo Pagina), che, nel corso del dibattito, ha visto le firme di Lorenzo Lorè, Orazio Peluso e Maria Concetta Raponi (Forza Italia), Massimo Bianchini, Davide Dore, Paolo Salvini, Andrea Piazzesi, Francesco Mastromartino, Fulvia Nardi (Lega), Alessandra Bagnoli, Maurizio Forzoni, Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia), Fabio Massimo Castellani (Gruppo Misto). Staderini ha ricordato all’aula che <<la banca, nel processo di ricapitalizzazione precauzionale, sta seguendo il Piano di Ristrutturazione 2017/2021, approvato dalla Commissione Europea nel 2017, e beneficia del decreto legge per la tutela del risparmio nel settore creditizio e degli interventi di rafforzamento patrimoniale, in base al quale il MEF, che detiene il 68,247% del capitale dell’istituto, deve presentare all’Unione Europea un piano di uscita dallo stesso capitale della Banca entro il prossimo 31 dicembre, indicando passaggi e scadenze da effettuarsi prima del 31/12/2021>>. Il consigliere, in considerazione <<dei riflessi che potrà avere il piano del MEF su Siena e sul territorio, e che la Banca è la principale azienda del senese e della regione, oltre a essere un asset importante del sistema economico italiano>>, ha chiesto l’impegno del sindaco <<a dialogare con il Governo, affinché, in relazione al MPS, preveda esplicitamente che sia mantenuta e consolidata l’unità operativa e strategica, che rappresenta il core business di ogni banca, oltre al mantenimento della Direzione Generale a Siena, come sede legale e centro di indirizzo strategico e di controllo>>. Richiesto anche <<l’impegno di promuovere l’affiancamento della Fondazione MPS a sostegno delle richieste del Comune>>. Il documento è stato arricchito dall’emendamento, votato all’unanimità, a firma di Alessandro Masi (PD), Vanni Griccioli (Per Siena) e Claudio Cerretani (In Campo) con il quale i consiglieri hanno aggiunto il punto riguardante la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti e delle loro professionalità; e la richiesta dell’impegno del Sindaco a farsi promotore presso la Regione Toscana e la Fondazione MPS, secondo il proprio statuto, affinché tali enti si affianchino al Comune di Siena a sostegno delle richieste effettuate. Insieme all’emendamento ha ricevuto voto unanime anche l’ordine del giorno, sempre a firma degli stessi consiglieri che hanno presentato l’emendamento, con il quale si ribadisce la necessità di mantenere la direzione MPS a Siena, e che il Comune promuova, in questa fase, un coordinamento con la Regione per affrontare insieme nel colloquio con il Governo anche la prossima fase che governerà il futuro della partecipazione pubblica in MPS. Infine che la Fondazione MPS per Statuto favorisca, nell’ambito delle proprie competenze ed in osservanza dei principi di legge, le condizioni per mantenere e valorizzare il collegamento tra la Banca ed il territorio.
Ufficio Stampa Comune di Siena
