Siena: Turismo, analizziamo i numeri dal 2015 al 2019

Ricevo e pubblico:

Una prima analisi sull’andamento dei flussi turistici a Siena (2015-2019).

 

di Vito Ricci e Giacomo Zanibelli

 

Recentemente il dibattito politico locale si è soffermato molto sui dati del turismo a Siena, in particolare nell’arco temporale che va dal cambio di amministrazione alla fine del 2019. Anche se appare scontato che le forze politiche in campo dialoghino su questo aspetto, essendo vitale per l’economia cittadina, sembra corretto tentare di entrare nel merito del fenomeno cercando di analizzare l’andamento dei flussi turistici attraverso un approccio scientifico che sia scevro da qualunque aspetto di natura politica che non deve interessare l’operato del ricercatore.

In una simile prospettiva abbiamo pensato che avviare uno studio analitico sull’andamento del turismo a Siena e sulle variabili che lo hanno condizionato e lo condizionano, possa essere un interrogativo di ricerca interessante e al tempo utile per poter sviluppare metodologie di attrattività efficaci. Questo primo discussion paper deve essere visto come lancio di un lavoro più ampio, in elaborazione, che sarà poi sottoposto a riviste scientifiche del settore per eventuale pubblicazione. Il lavoro sarà integrato anche da una comparazione con altre realtà provinciali e regionali al fine di avere un quadro maggiormente dettagliato.

Scrivere di politiche turistiche è sicuramente tutt’altro che semplice in particolare perché quest’ultime sono condizionate da una serie di variabili economiche, sociali e anche metereologiche delle quali è necessario tener conto. Si deve evidenziare come il turismo sia in mutamento, i turisti preferiscono soggiorni brevi per visitare più località e unire esperienze culturali a quelle di svago, come viene indicato anche nel report 2018 della Banca d’Italia sul turismo. Per un’analisi economica sul peso del turismo nei diversi territori si deve partire dal presupposto che attorno a questo settore gravitano attività che difficilmente sono definibili attraverso le tradizionali classificazioni settoriali. Cercando di “misurare” il turismo dobbiamo tenere conto che non è possibile individuare una corrispondenza biunivoca tra le differenti branche economiche e i prodotti turistici. Dall’altro lato i prodotti propri del settore turistico non vengono acquistati esclusivamente dai cosiddetti turisti.

Il turismo è un elemento chiave per le economie provinciali essendo fenomeno prettamente locale, inoltre la spesa dei viaggiatori stranieri assume un peso significativo sulla bilancia dei pagamenti. Questo favorirebbe così una crescita economica, alcuni studiosi ritengono che attrarre turismo possa portare alla nascita di economie di scala e a favorire le imprese locali, altri sostengono che “spingere” eccessivamente, settore a basso capitale umano, possa portare a un decremento delle altre attività come quelle manifatturiere. Nonostante ciò gli analisti della Banca d’Italia hanno riportato come un aumento della spesa dei turisti stranieri porterebbe ad un aumento del valore aggiunto pro-capite.”

 

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