Ricevo e pubblico:
“Dal primo focolaio di Codogno al resto del nostro paese: Giuseppe Conte ha comunicato che tutta la penisola è zona rossa. Queste le parole del Premier in conferenza stampa: “Abbiamo adottato una nuova decisione come Governo, su un presupposto: siamo ben consapevole di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, lo sto provando io stesso. Capisco le famiglie, i giovani che vanno nei centri commerciali, a riempire i bar, a fare l’aperitivo. Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo potranno essere modificate e adattate alle nostre esigenze. Ma tempo non ce n’è, i contagi stanno aumentando, anche le persone in terapia intensiva e anche le persone decedute. Ai loro cari va la vicinanza nostra, del Governo. Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, e parlo dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. E dobbiamo farlo subito, tutti insieme. Per questo ho deciso di adottare misure ancora più forti, stringenti, per riuscire a contenere l’avanzata del coronavirus e tutelare la salute dei nostri concittadini, tutelando anche altri interessi. Ma se la salute dei cittadini è un bene messo a repentaglio, dobbiamo sacrificare qualcosa. Sto per firmare un provvedimento: io resto a casa, non ci sarà più una zona rossa, la zona 1 o zona 2 della penisola, ci sarà un’Italia zona protetta. Evitare gli spostamenti, a meno che siano motivati: comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o per motivi di salute. Aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti all’aperto in locali aperti al pubblico”
Fonte video: Palazzo Chigi
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha adottato la direttiva ai Prefetti per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”.
La direttiva prevede:
1) La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.
2) Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”:
a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.
b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.
c) Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.
d) Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.
e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.
f) Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.
3) La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.
4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica)
5) Viene richiamata l’attribuzione del prefetto al monitoraggio dell’attuazione delle misure previste in capo alle varie amministrazioni. Per quanto concerne le prescrizioni finalizzate a uniformare gli interventi per contrastare l’epidemia sul resto del territorio nazionale.

