PALIO 1977: LA CATTEDRALE
S’IMPONE IN UNA GIORNATA
INDIMENTICABILE E DRAMMATICA
Siamo al 1977: è il Palio più tragico ed incredibile di sempre. Pieno di colpi di scena e furbate non riuscite. Lo fa suo la Cattedrale del Rettore Giovanni Pasetti, primo storico Capitano del Palio. Riviviamo gli eventi di una giornata indimenticabile.
Torna Santa Caterina con i colori rosso e celeste. Aumenta il prezzo dei biglietti: le tribune scoperte costano seimila lire (circa tre euro attuali), i parterre 1500 lire (qui non arriviamo neppure ad un euro).
Paragoni improponibili, certo, visto che si parla di 43 anni fa, ma nonostante gli aumenti l’ovale di Piazza Campo del Palio straborda di gente.
Batterie: due, ognuna di tre giri, i primi tre in finale.
Capitano: Romano Coppellotti.
Magistrati: Mario Quirico e Mario Frola.
Mossiere: Sabatino Vanni (Siena).
Maestro: Gea Baussano.
Prima batteria
Dallo steccato: Costigliole (Antonio Pigliaru, su Chicco), Torretta Nostra Signora di Lourdes (Rinaldo Spiga, su Peente), San Paolo (Sergio Ruiu, su Aramis), San Martino San Rocco (Mauro Finotto, su Calvello), Santa
Maria Nuova (Domenico Ginosa, su Roncisvalle), San Pietro (Angelo Garbarino, su Losna II), San Lazzaro (Renato Magari, su Capriccio) e San Secondo (Mario Beccaris, su E’ sa prim).
La previsione, vista la caratura dei partenti, è che ci sia battaglia grossa. Niente di tutto ciò, perché accade ciò che nessuno avrebbe mai immaginato. I cavalli della Torretta e di San Secondo (entrambi di Ettore Simonazzi) sono in ritardo nel raggiungere la zona box e alla chiamata non si presentano in pista. Il Capitano del Palio Coppellotti vorrebbe squalificarli, le discussioni rischiano di degenerare. Intanto i borghigiani
dei due Comitati, per tamponare la situazione e dare tempo alle loro accoppiate di arrivare al canapo, invadono la pista. Dopo una lunga attesa ecco i cavalli fare la loro apparizione in pista, ma è troppo tardi. Coppellotti ha già deciso di estrometterli dalla corsa. Polemiche a non finire: si parla di un guasto al mezzo che trasportava i purosangue ma non c’è nulla da fare. Partono in sei: per modo di dire in verità, perchè Santa
Maria Nuova resta al palo ed è subito fuori dai giochi. Va in testa Costigliole, tallonato da San Paolo e da San Martino San Rocco. Situazione immutata per due giri, poi San Martino San Rocco attacca e va a vincere la batteria, davanti a San Paolo, Costigliole, San Lazzaro e San Pietro. In finale: San Martino San Rocco, San Paolo e Costigliole.
Seconda batteria
Altro colpo di scena. Il fantino di Canelli tenta di cambiare il proprio cavallo con quello di San Secondo che non aveva corso. La monta biancazzurra piglia pure un paio di cazzotti per aver tentato la furbata. Il truschino viene scoperto e Canelli è squalificato.
Dallo steccato: Santa Caterina (Mario Cottone, su Regis), Tanaro (Gianni Viarengo, su Kim), Cattedrale (Marco Grattarola, su Larson), San Silvestro (Adriano Banzato, su Robinson), Don Bosco Viatosto (Giorgio Carnovale, su Giacomino) e Montechiaro (Franco Pavese, su Mock).
Montechiaro va al comando, inseguito da Cattedrale e Santa Caterina. Inversione delle posizioni e Santa Caterina passa in testa. Tanaro parte male, rimonta furiosamente, riacciuffa prima San Silvestro e poi i due davanti. I biancazzurri vincono la batteria davanti a Santa Caterina e Cattedrale. Ma dopo l’arrivo il dramma: Kim, il cavallo di Tanaro, s’infila uno spuntone di legno (un paletto rotto dello steccato) tra collo e petto e dovrà essere abbattuto. Piange come un bambino il Rettore Piero Fassi.
Finale: Tanaro, non potendo sostituire il cavallo, non è al canapo. Sorpresona: manca anche Santa Caterina. Il proprietario del cavallo Ettore Simonazzi, se l’è preso e riportato in scuderia per protesta, perché, come già ricordato, anche i cavalli esclusi di San Secondo e Torretta erano suoi. Corrono in quattro, anzi in tre, poiché San Paolo resta lì, al palo. Dopo un giro si ferma San Martino San Rocco, per un infortunio al cavallo. E quindi… il Palio diventa un discorso a due. Se lo giocano Costigliole e Cattedrale. A vincere è quest’ultima, con Marco Grattarola su Larson, svelto a prendere il comando e a non mollarlo più. Dietro arriva Costigliole, fantino Pigliaru e cavallo Is Gulesz. In due soli vengono classificati. Festeggiano i rionaioli del Duomo il loro primo trionfo; Pasetti, ex Capitano del Palio ed ora Rettore vittorioso, viene portato in trionfo insieme al fantino Grattarola. Tra dramma (Tanaro) e felicità (Cattedrale) è stato un Palio memorabile.
I Rettori di quell’anno: Cattedrale, Giovanni Pasetti; Costigliole, Luigi Gozzelino; San Martino San Rocco, Mario Scassa; Tanaro-Trincere-Torrazzo, Piero Fassi; San Paolo, Secondo Magnone; Santa Caterina, Gianni Monticone; Don Bosco Viatosto, Pietro Sodano; San Lazzaro, Mario Torta; San Pietro, Gabriella Visconti; San Secondo, Pippo Sacco; San Silvestro, Sergio Panza; Santa Maria Nuova, Enrico Narbonne; Torretta, Leandro Gallo; Canelli, Giancarlo Pulacini e Montechiaro, Luciano Castino.
Nella foto, Marco Grattarola (Cattedrale) precede Antonio Pigliaru (Costigliole). Gli unici due classificati in finale.
Autore: Max Elia
