palio di Siena: Il pensiero di Simonetta Losi sul sullo slittamento o annullamento delle Carriere 2020

Qu  sotto il pensiero di Simonetta losi sullo slittamento o annullamento delle due Carriere 2020. pensiero espresso sul proprio profilo fb:

“Anche io lo dico prima e concordo in pieno con le parole di Leo Machetti:
quest’anno per non rischiare proprio niente per me si va direttamrnte al prossimo anno.
Ad oggi non si vede la luce in fondo al tunnel ed il periodo dei palii sarà proprio quel periodo di rischio di ritorno che in Cina adesso temono tanto.
Non vedo giusto posticipare Luglio dopo agosto….
Non vedo giusto andare a settembre/ottobre, perché se t’ha detto bene una volta non è detto che sia sempre festa e comunque mi pare qualche problema ci fu pure lo scorso anno, se non mi sbaglio…e non mi sbaglio.
Come si può pensare a distanza di pochi mesi di riaprire a tutti, ad una moltitudine di gente che ti arriverebbe da ogni dove senza controllo alcuno, ed anche i nostri atteggiamenti tipici di quei giorni sarebbero penalizzati dalla paura di un qualcosa che potrebbe essere ancora nell’aria…una cosa così non la sconfiggi in qualche mese, per ripulire tutto ci vuole tempo.
I sei mesi di Emergenza Sanitaria se tutto andasse bene finirebbero il 31 Luglio e noi dopo alcuni giorni daremmo il via a cosa…al palio di agosto???…quello di luglio a settembre??…e le squalifiche le sconti ad agosto che diventerebbe il primo nell’ordine e a luglio chi correrrebbe??
Oppure ad agosto si fa luglio ed a settembre di fa agosto??
Io sono uno che per motivi anagrafici più vedo correre palii e più sono contento, perché sono più quelli che ho visto di quelli che mi rimane da vedere ma…..non è giusto, non va bene, e la possibilità di rianimare un mostro con contatti ravvicinatissimi e di tutti i livelli io non me la gioco.
Dal 1940 per via della guerra siamo ripartiti nel 1945 e quello era davvero l’unico svago per il popolino….quella era la guerra…bastava fermare i cannoni e quando lo fecero in pochissimo tempo finì tutto….questa è una guerra invisibile subdola, non spara ma che sta dimostrando di fare gli stessi morti… questa non è fermabile con un trattato,
Ed allora ci vuole responsabilità e palle per dire di no ad una cosa che….non sarebbe la nostra festa perché mancante dei crismi che il palio incarna da sempre…il trasporto verso gli altri di ogniuno di noi, l’abbraccio, il giubilo, il pianto, la condivisione, lo spalla a spalla……..niente forse sarà più come prima ma oggi meno che meno.
Facciamo le cose come si deve nel rispetto di una comunità intera, il populismo bieco degli ultimi tempi per non parlare degli ultimi palii…non ci appartiene.
Meditate gente….meditate……se il palio è vita, questa anc non è salva”.

Concordo in pieno!
Ostinarsi a “forzare la mossa” non sarebbe assolutamente il caso. Dici che “se il Palio è vita , questa ancora non è salva”. E allora prima bisogna salvarsela ed essere ragionevolmente sicuri di essere fuori da questo incubo. Diciamocela tutta: per quanto desideriamo tutti il Palio, la nostra straordinaria normalità, ora nessuno ha testa. Sarebbe una forzatura e ne uscirebbe un qualcosa di deforme.
Rinunciare a qualcosa che ci è così caro è un atto di responsabilità è di amore. Qualcosa che ci è così caro sdegna i contentini.
Io vorrei ricominciare a parlare di Contrada. Perché sono questi i valori fondanti; perché questa è la nostra identità profonda; in questa atmosfera sospesa personalmente ho bisogno di Contrada. Condivisione. Conforto. Combattere. Confidare. Concentrarmi. Connettermi con le emozioni.
Convivere con la paura. Contrastare. Contenere.
Concludere questa brutta parentesi.
Tutte cose che si fanno “con”, che è il valore fondante senza il quale nulla esiste, nulla ha senso. Il Palio si farà. CON.”

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