ITALIA: GIUSEPPI E GUALTIERI. QUELLI CHE I MILIARDI NON LI DISTRIBUISCONO, MA LI “MOBILITANO

Conte ha parlato di 400 miliardi, ma ha giocato ancora con le parole. Non sono 400 miliardi che lo Stato dà alle imprese. Sono soldi che le banche possono arrivare a dare, con garanzia offerta dallo Stato, alle imprese che chiedessero di indebitarsi.
1) Quindi non sono soldi che tira fuori il governo.
2) Sono soldi prestati, che le imprese dovranno restituire con gli interessi. Nulla sull’ipotesi di prestiti a interessi zero. Lì si che sarebbe stato interessante, veder pagare eventuali interessi con soldi pubblici. E allora sì che avresti dato una mano alle imprese disperate, che un prestito “gratis” lo avrebbero anche accettato. Oggi chi non sa se riesce a riaprire (parlo soprattutto dei piccoli e piccolissimi) difficilmente si mette sulla schiena un nuovo debito e nuovi costi.
3) I 400 miliardi (eventuali) sono soldi che lo Stato fa prestare alle imprese per farsi pagare le tasse. Un anno di entrate tributarie equivale a 535 miliardi. Quindi lo Stato, senza tirar fuori un centesimo, fa prestare agli italiani per essere sicuro che paghino le tasse e che lui Stato sarà l’unico a non rimetterci un centesimo. La prova del nove? Quanto può chiedere di prestito un’azienda? Al massimo il 25% del proprio fatturato. A quanto ammonta la pressione fiscale? Per redditi oltre i 75mila euro (quasi tutti, anche le piccole e piccolissime imprese) al 43%. Quindi un’impresa otterrebbe un prestito che neppure gli basterà a pagare le tasse (neppure una è stata cancellata o ridotta)
4) Che non si tratti di 400 miliardi messi dal governo è scappato detto anche a Gualtieri, quando ha spiegato che tra il “cura Italia” e questo decreto sono stati “mobilitati 750 miliardi”. Ecco, a marzo il governo era stato più sincero, aveva detto che ci metteva 25 miliardi, che ne avrebbero a loro volta messo in movimento 350. Quindi i 400 di aprile sono come i 350 di marzo (somma 750 infatti): sono “movimentati” non reali. A marzo erano stati 25, forse ad aprile saranno 30-32.
Ecco perché dico che Conte ha pensato all’effetto annuncio, a quello che avranno capito molti italiani che lo staranno già applaudendo festanti.
No, alle imprese non ha dato 400 miliardi. Quello sarebbe successo se avesse detto: tranquilli, per quest’anno niente tasse per nessuno. Sarebbe stata la manovra più equa (chi più dichiarava più risparmiava, gli evasori totali con un palmo di naso, le buste paga dei dipendenti quasi raddoppiate, aziende non costrette a tirare fuori i soldi da dare allo Stato). Ma quello sarebbe stato un problema per Conte, perché quello avrebbe significato tirare davvero fuori 400 miliardi. Così il governo non ci ha messo un centesimo e ha chiesto alle imprese di indebitarsi e soprattutto di pagargli le tasse.
Chissà quanti se la sono bevuta.

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