Palio di Asti, Pillole di Palio: La Vittoria del Borgo San Lazzaro nel Palio del 1991

“PALIO 1991: SAN LAZZARO
CON TONINO COSSU
PONE FINE AL DOMINIO
DI BUCEFALO. I GIALLOVERDI
BISSANO LA VITTORIA DEL 1987

Anno 1991: cambia la formula della corsa. Si disputeranno tre batterie da 7 accoppiate ognuna, i primi tre in finale. Viene respinta la richiesta di partecipazione di Casabianca. Resta 21 il numero dei contendenti. Trionfa San Lazzaro del Rettore Franco Serpone, fantino Tonino Cossu, detto Cittino. La corsa si risolve all’ultimo giro: lo scosso di San Rocco manda largo il “Buce” e ad approfittare della situazione è l’accoppiata gialloverde.
In tribuna il Cardinale Angelo Sodano, il Ministro Romita, gli onorevoli Boniver e Bergoglio ed il comico Pippo Franco.
Batterie: tre, ognuna di tre giri, i primi tre in finale.

Sindaco: Giorgio Galvagno.
Capitano: Andrea Sodano. Magistrati: Riccardo Berzano e Mario Vespa. Mossiere: Ulrico Ricci (Pisa). Maestro del Palio: Francesco Casorati.
PRIMA BATTERIA
DALLO STECCATO: Viatosto (Domenico Pavone, su Mirò), Santa Maria Nuova (Giuseppe Pes, su Pitheos), San Pietro (Angelo Godani, su Malafemmina), Nizza (Paolo Ragoni, su Neva Alluminio), Moncalvo (Angelo Depau, su Turandot), San Marzanotto (Gianluigi Mureddu, su Speranza) e Santa Caterina (Marco Molinaro, su Torre Rossa II).

Santa Maria Nuova parte malissimo. Ottimo avvio per contro di Nizza, Moncalvo e Viatosto, con il “Pesse” a tentare la rimonta. Risale bene anche il “Pollicino” di San Marzanotto, che infila tutti a va a vincere la batteria, davanti a Nizza e a Moncalvo.

SECONDA BATTERIA
DALLO STECCATO: San Secondo (Renato Gigliotti, su Bionica), Baldichieri (Alessandro Pelissero, su Bellesvelta), Tanaro (Maurizio Farnetani, su Scheggia di Fuoco), San Damiano (Martin Ballesteros, su Queen Sandra), San Silvestro (Francesco Ticci, su Diciassette), Don Bosco (Andrea Degortes, su Losna) e Torretta (Salvatore Ladu, su Imogena).

Due partenze false causate da forzature di Renato Gigliotti. Buona la terza. Aceto (Don Bosco) va via come un missile, ma la sua corsa dura soltanto due giri. Baldichieri prende la testa dopo una tornata e mezza, tallonato da Tanaro e San Damiano. Gigliotti (San Secondo) nel tentativo di rimontare vola e si frattura il perone. Lo scosso biancorosso compierà il suo dovere fino in fondo e andrà a qualificarsi per la finale giungendo terzo. La batteria viene vinta da Bucefalo, che precede Baldichieri.

TERZA BATTERIA
DALLO STECCATO:
Montechiaro (Gianluca Semenzato, su Lokanta), San Paolo (Luigi Bruschelli, su Cotton), Cattedrale (Sebastiano Deledda, su Duchessa Lia), San Lazzaro (Tonino Cossu, su Blu Bell Music), San Martino San Rocco (Massimo Donatini, su General Pico), Canelli (Giovanni Casula, su Bonito III) e Castell’Alfero (Giulio Franco, su New Heaven).

Cade al canapo Semenzato, annullata la partenza. Buona la successiva. Parte male San Rocco, che perde una quindicina di metri. Montechiaro, San Paolo e Cattedrale sembrano dettar legge, ma al cavallone Deledda va largo ed è fuori dai giochi. A risalire è San Lazzaro e tutti i giochi restano da farsi. Spettacolare l’ultimo giro. Cossu nerba duro Bruschelli e lo scavalca. Donatini capisce che può ancora farcela e a sua volta attacca San Paolo. Tra biancoverdi e giallorossi le frustate non mancano. Al termine la spunta d’un soffio Donatini. In finale San Lazzaro, Montechiaro e San Rocco.
FINALE
DALLO STECCATO: San Lazzaro (Cossu su Blue Bell Music), Tanaro (Farnetani su Scheggia di Fuoco), San Martino San Rocco (Donatini su General Pico, ribattezzato General Lino ); San Secondo (Olivero al posto di Gigliotti su Bionica), Baldichieri (Pelissero su Bellesvelta), Moncalvo (Depau su Turandot), San Marzanotto (Mureddu su Speranza), Nizza (Ragoni su Neva Alluminio) e Montechiaro (Semenzato su Lokanta).

Nel primo giro cadono, al cavallone, volano Depau e Semenzato, rispettivamente primo e secondo. Alla curva dei Giardini finiscono a terra Donatini e Pelissero. Tutto pare girare al meglio per Bucefalo, avviato al successo. Ma General Pico (Lino), scosso di San Rocco, spariglia il mazzo. Sbarra la strada a Tanaro al cavallone, poi, correndo a centro pista viene infilato all’interno da San Lazzaro, che trionfa, e quindi da Tanaro, che però non può più andare a riprendere San Lazzaro.
La festa gialloverde, la seconda in cinque anni, può iniziare.
I Rettori di quell’anno:

San Lazzaro, Franco Serpone; Tanaro-Trincere-Torrazzo, Gian Luigi Follo; San Martino San Rocco, Mario Scassa; San Secondo, Enzo Bertolino; Baldichieri, Enzo Pelissero; Moncalvo, Ercole Zanello; San Marzanotto, Giovanni Amerio; Nizza, Alfredo “Dedo” Roggero Fossati; Montechiaro, Giuseppe Bava; Cattedrale, Antonio Romano; Don Bosco, Elio Cerato; San Paolo, Silvano Ghia; San Pietro, Valerio Sabatini; San Silvestro, Maria Teresa Perosino; Santa Caterina, Mario Cisero; Santa Maria Nuova, Franco Chierici; Torretta, Giovanni Amerio; Viatosto, Bruno Gerbaldo; Canelli, Gian Carlo Benedetti; Castell’Alfero, Gianni Capellino e San Damiano, Luigi Marinetto.”

Autore: Max Elia

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