“PALIO 1992: E’ L’ANNO
DI SAN SILVESTRO.
APOTEOSI ORO-ARGENTO
NEL SEGNO DI ANGELO DEPAU
E DI ULITA DEIS
1992: è l’anno della Lotteria Italia abbinata al Palio e ad esultare, per la prima volta, è il Rione San Silvestro, del Rettore Maria Teresa Perosino. Fantino è il mitico Angelo De Pau, detto Lucifero, tanto bravo quanto furbo. Paladini (San Rocco), favorito con Northern Host, resta fermo come una statua alla mossa valida della finale.
Nel 1992 viene nuovamente bocciata l’ammissione al Palio di frazione Casabianca. Muore a marzo il dottor Giovanni Pasetti, uno dei fautori della ripresa della manifestazione. Fu Capitano dal 1967 al 1971 e quindi Rettore del Rione Catttedrale, alla cui guida vinse il Palio del 1977.
I prezzi delle tribune: le centrali costano 100 mila lire; Roero e Solaro 80 mila; le restanti 50 mila. Per vedere il Palio dai parterre bisogna spendere 10.000 lire.
Batterie: tre, ognuna di tre giri, i primi tre in finale. Sindaco: Giorgio Galvagno.
Capitano: Andrea Sodano. Magistrati: Riccardo Berzano e Mario Vespa. Mossiere: Ulrico Ricci (Pisa). Maestro del Palio: Giacomo Soffiantino.
PRIMA BATTERIA
DALLO STECCATO: Don Bosco (Andrea Degortes, su Conte Verde), Santa Maria Nuova (Massimo Coghe, su Gay Time), Montechiaro (Luca Semenzato, su Lokanta), San Paolo (Giuseppe Pes, su Funny Fenny), Santa Caterina (Silvano Vigni, su Pollice Verso), San Pietro (Luigi Bruschelli, su Queens Victor) e San Silvestro (Angelo De Pau, su Ulita Deis).
Va subito davanti Don Bosco, seguito da Santa Maria Nuova. Tenta di rinvenire San Paolo (Pesse) ma batte al cavallone. Dalla quinta posizione inizia a risalire Angelo De Pau, che prima supera dopo un duro scontro Semenzato, e poi infila “Bastiano”. Ma non si accontenta e sferra l’attacco a Santa Maria Nuova, che entra in finale come terza. La batteria viene dominata da Aceto (Don Bosco), in testa dal primo metro. San Silvestro chiude al secondo posto.
SECONDA BATTERIA
DALLO STECCATO: Tanaro (Maurizio Farnetani, su Tuscolo Titi), Torretta (Gianluigi Mureddu, su Pratao), San Martino San Rocco (Luca Paladini, su Northern Host), Moncalvo (Leonardo Viti, su Paperina), Cattedrale (Sebastiano Deledda, su Brigadier), San Damiano (Alberto Tistarelli, su Sandra) e Nizza (Paolo Ragoni, su Indinvest).
Prende il comando Nizza, affiancata dalla Torretta. Mureddu spinge forte e passa al comando. Da dietro arriva fortissimo il missile biancoverde Northern Host, che impressiona per la sua potenza. Tanaro intuisce il pericolo e cerca di accodarsi, ma il cavallo di San Rocco ha un’altra marcia e va a vincere la batteria, superando anche la Torretta. In finale San Rocco, Torretta e Tanaro. Nizza sparisce dalla lotta. Più staccati Cattedrale, Moncalvo e San Damiano.
TERZA BATTERIA
DALLO STECCATO: Castell’Alfero (Martin Ballesteros, su Giandouja), Viatosto (Domenico Pavone, su Brio), San Marzanotto (Antonio Sotgia, su Berengario I), San Secondo (Dario Colagè, su Pomponio), Baldichieri (Alessandro Pelissero, su Giubileo), San Lazzaro (Tonino Cossu, su Lingotto) e Canelli (Stefano Chiappello, su Natangia).
Cossu le prova tutte e alla fine riesce a dare a Ricci i tempi della mossa. San Secondo fiuta il pericolo e lo anticipa, portandosi in testa, ma sul secondo rettilineo San Lazzaro e già davanti a tutti. Il Colagè rallenta, mentre dalle retrovie risalgono Baldichieri e San Marzanotto. Sotgia passa facile e si porta in scia di Cittino, mentre Alex Pelissero nerba duro Chiappello e guadagna la finale. I primi tre sono, nell’ordine: San Lazzaro, San Marzanotto e Baldichieri.
FINALE
DALLO STECCATO: San Lazzaro (Cossu su Lingotto, alias Blu Bell Music), Tanaro (Farnetani), Santa Maria Nuova (Coghe su Gay Time), San Rocco (Paladini su Northern Host), Torretta (Mureddu su Pratao), San Silvestro (De Pau su Ulita Deis), Baldichieri (Pelissero su Giubileo), Don Bosco (Degortes su Conte Verde) e San Marzanotto (Sotgia su Berengario I).
San Rocco è il favorito. Ci sono diverse partenze false e Paladini schizza sempre via come un fulmine. Al via buono però resta lì, paralizzato, nell’attesa che Ricci annulli la mossa, ma non accadrà. Pare essere il Palio della Torretta: Mureddu guadagna un consistente vantaggio, inseguito da Tanaro e San Silvestro. De Pau attacca Bucefalo e lo passa, ma la Torretta appare imprendibile. Ultimo cavallone: succede l’incredibile. Mureddu sbaglia traiettoria, va largo e batte contro i materassi, Depau (San Silvestro) gira invece stretto e si porta al comando. Non lo prenderanno più. Il suo e un trionfo a nerbo alzato. Per gli oro-argento è l’apoteosi.
I RETTORI DI QUELL’ANNO
San Silvestro, Maria Teresa Perosino; Torretta, Giovanni Amerio; San Lazzaro, Franco Serpone; Santa Maria Nuova, Franco Chierici; Tanaro-Trincere-Torrazzo, Enrico Fenoglio; Baldichieri, Enzo Pelissero; San Marzanotto, Alfonsino Garrone; Don Bosco, Elio Cerato; San Martino San Rocco, Luigi Ghione; Cattedrale, Antonio Romano; San Paolo, Silvano Ghia; San Pietro, Valerio Sabatini; San Secondo, Enzo Bertolino; Santa Caterina, Mario Cisero; Viatosto, Bruno Gerbaldo; Canelli, Gian Carlo Benedetti; Castell’Alfero, Gianni Capellino; Moncalvo, Ercole Zanello; Montechiaro, Giuseppe Bava; Nizza, Alfredo “Dedo” Roggero Fossati e San Damiano, Luigi Marinetto.”
Autore: Max Elia
