Ricevo e pubblico:
“Ebbene sì, proprio loro, “i criminali”, “il male del calcio”, “i razzisti brutti e cattivi”, quelli che l’ipocrisia “benpensante” cerca sempre di eliminare facendo a gara per trovare le peggiori definizioni che ne screditino il movimento spesso con patetiche collusioni tra questure e stampa stessa. Per fortuna, con buona pace di chi pensa solo a criminalizzarli, a parlare per gli ultras son sempre e solo i fatti. Ed ecco che “il Movimento” da un’altra lezione all’ipocrisia di buona parte della società civile dando prova ancora una volta di esser forse l’unica parte sana del mondo dello sport, l’unica parte che è in grado di mettere al centro i Valori e non i capricci come quelli di chi, negli ultimi tempi, ha certificato di pensare solo agli interessi economici del calcio. La parte che, senza pretesa di apparire come gli angeli che non vogliono certo far passare di essere, sa perfettamente discriminare tra il giusto e lo sbagliato e soprattutto le priorità nel drammatico stato emotivo che attraversa il nostro paese. Supertifo ha percorso tutto lo stivale andando a tastare il polso alle infinite iniziative portate avanti per venire incontro alle realtà sanitarie in difficoltà ed alle famiglie più bisognose, senza dimenticare i più piccoli dei degenti ed il grido d’aiuto di tanti infermieri. Quello che è emerso in questo viaggio nel mondo del tifo più estremo ai tempi del coronavirus, è una vera e propria “macchina della solidarietà”, un macchina guidata da gente che si è rimboccata letteralmente le maniche adoperandosi nell’ombra per il prossimo ma senza cercare vetrine o riconoscimenti perché … la vera solidarietà non cerca consensi o visibilità. E allora ecco quelli che han deciso di offrire quotidianamente i pasti agli infermieri, quelli che portano doni ai bimbi nei reparti pediatrici Covid, chi non dimentica i propri quartieri in difficoltà offrendo collette alimentari, chi contribuisce letteralmente a costruire nuovi ospedali e poi quelli che attivano raccolte fondi per la ricerca e gli ospedali … tante, tantissime. Alla fine sommando – con beneficio d’inventario – tutti i soldi raccolti a vario titolo da oltre 300 Curve in tutta Italia, il pallottoliere della solidarietà ultras sfonda il tetto dei 3 milioni di euro !!! Soldi prodotti dalla sensibilità di gente che notoriamente non naviga nell’oro ma che – sebbene nessuno glielo riconoscerà mai per tener sempre accesa nei loro confronti la macchina del fango – sa sempre sacrificarsi per il prossimo nel momento del bisogno e che per questo valgono certamente un plauso super speciale. Mentre certa stampa cerca solo lo scoop per comunicare la data certa del nuovo inizio di un campionato che saprà solo calpestare i sentimenti di chi soffre e non avrà certo alcun valore senza la presenza del pubblico, Supertifo ha deciso di dar visibilità ancora una volta ad uno degli aspetti più belli dell’essere ultras, quello della solidarietà e dei valori con la V maiuscola.”
