Guardo le immagini delle manifestazioni organizzate oggi dai tesserati dell’#Anpi, dalla sinistra e dai centri sociali e comprendo l’incredulità e lo sdegno dei tantissimi italiani che mi stanno scrivendo. In queste settimane di emergenza coronavirus abbiamo dovuto rinunciare a tutto. Non abbiamo potuto festeggiare la Pasqua nelle nostre chiese, non possiamo andare a messa e abbiamo visto addirittura interrompere le messe, sgomberare i fedeli e multare i sacerdoti. Abbiamo visto gli elicotteri volteggiare su delle famiglie che pranzavano a Pasqua e alcuni italiani rincorsi dalle Forze dell’Ordine perché passeggiavano da soli sulla spiaggia. Immagini che mai avremmo immaginato di vedere in Italia. Ci hanno detto che era necessario per fermare la pandemia: è stato doloroso ma gli italiani lo hanno accettato. Poi, è arrivata la circolare del Ministero dell’Interno che ha consentito ai tesserati dell’Anpi di partecipare alle celebrazioni per il #25aprile e oggi abbiamo visto le immagini di cortei, assembramenti e manifestazioni varie. E allora non capisco più e non capisco perché una madre che non ha potuto celebrare il funerale di suo figlio dovrebbe accettare, ora, di rischiare che quel sacrificio sia vano perché qualcuno non ha rispetto di quel sacrificio. Voglio dire ai tesserati dell’Anpi, alla sinistra e ai centri sociali che se davvero difendono la libertà devono ricordarsi che l’altro presupposto della libertà è l’uguaglianza. La #libertà ha un senso soltanto se la hanno tutti. Celebrare una libertà che hai solo tu mentre a tutti gli altri viene negata è qualcosa che mi sfugge. P.S. E poi dicono che “#bellaciao” è la canzone di tutti.
Fonte: Fratelli d’Italia
