Palio di Siena: Siena, l’ultima Repubblica

L’ ultima grande democrazia diretta dell’ Europa Meridionale fu la Repubblica di Siena: mentre tutte le altre repubbliche (ad esempio Venezia, Genova, Lucca…) erano diventate aristocratiche, dunque si erano trasformate da democrazie in oligarchie, Siena restava democratica: perciò nella storiografia si parla dell’ “anomalia senese nel Cinquecento”. Altre repubbliche (come Firenze, Milano e tante altre) si erano trasformate addirittura in monarchie. Tutte consideravano Siena con la sua democrazia diretta un elemento di disturbo, un fattore d’ insicurezza nella politica internazionale. Il piú potente esercito del mondo di allora, quello dell’ imperatore Carlo quinto, invase a metà Cinquecento la Repubblica di Siena e ne conquistò la capitale nell’ aprile 1555 dopo un assedio di quattordici mesi. Ma gran parte del resto della Toscana Meridionale non si arrese nemmeno dopo la caduta della capitale, a dimostrazione del fatto che non si trattava semplicemente di territorio sottomesso da Siena: era una vera repubblica, una vera nazione con vero spirito di appartenenza. All’ inizio del corteo storico, che precede il Palio, sfilano in massa un po’ caotica le bandiere delle 67 località che anche dopo la caduta di Siena nel 1555 rimasero fedeli alla Repubblica con capitale provvisoria in Montalcino. Per la precisione si tratta delle bandiere di: Abbadia San Salvatore, Abbadia Spineta, Arcidosso, Batignano, Camigliano, Campagnatico, Campiglia d’ Orcia, Cana, Casteldelpiano, Castelmuzio, Castelnuovo Berardenga, Castiglion della Pescaia, Castiglion d’ Orcia, Celle sul Rigo, Cetona, Chianciano, Chiusi, Cinigiano, Civitella Ardenghesca, Contignano, Cotone, Fighine, Grosseto, Istia, Magliano, Manciano, Marsiliana, Montiano, Montegiovi, Montelaterone, Montemassi, Montemerano, Montenero, Montepescali, Montepò, Monticchiello, Monticello, Montisi, Montorgiali, Montorsaio, Orbetello, Paganico, Pari, Pereta, Petroio, Piancastagnaio, Pienza, Porto Ercole, Radicofani, Rocca d’ Orcia, Roccastrada, Roccatederighi, Rocchette, Sant’ Angelo in Colle, San Casciano dei Bagni, San Quirico d’ Orcia, Sarteano, Sasso d’ Ombrone, Sassofortino, Saturnia, Seggiano, Semproniano, Sovana, Talamone, Tatti, Torrita. A parte, con maggiore visibilità, sfilano le bandiere di Montalcino e di Massa Marittima (allora detta Massa di Maremma). Sono assenti dal Palio invece le bandiere degli altri comuni, che nel 1555 non giurarono fedeltà alla cosiddetta “Repubblica di Siena in Montalcino”, vuoi perché erano già stati conquistati dall’ invasore, vuoi per scelta opportunistica.

Fonte: Marco Bucciarelli

Lascia un commento