Ricevo e pubblico:
“Solitamente queste settimane estive vedono crescere l’emozione, l’attesa della prima domenica di settembre, obiettivo al quale lavorano tutto l’anno, con grande passione, le commissioni del nostro Comitato Palio. Quest’anno è invece molto diverso e vogliamo dedicare questo spazio pubblico alla condivisione di momenti caratterizzanti la nostra attività.Oggi vi rendiamo partecipi delle nostre congratulazioni e dei nostri migliori auguri all’amico e borghigianoLorenzo Francoper il conseguimento della laurea con il massimo dei voti (110 e lode) presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate – Scuola di scenografia) con la tesi “Costumi medievali tra storia e tradizione – Il corteo storico del Palio di Asti”. Lorenzo, proprio in queste settimane lo scorso anno, lavorava senza sosta alla realizzazione di uno splendido costume, portato in corteo dal Borgo San Pietro. Tutto ciò merita la pubblicazione integrale del progetto, che riportiamo di seguito con le parole di Lorenzo:”AB ORIENTE Allegoria della Matematica per il corteo del Palio di Asti 2019. Lavorare come costumista per il corteo del Palio di Asti 2019 mi ha permesso di provare in prima persona l’esperienza di organizzazione ed allestimento della sfilata attraverso la progettazione e realizzazione di un costume allegorico per il Borgo San Pietro, guidato dal RettoreMario Raviola. Con grande entusiasmo la Direttrice Artistica Paola Fogliati mi ha introdotto al tema scelto dal borgo per il corteo annuale, dal titolo: Matematica, Astronomia e Medicina. La diffusione delle scienze arabe nell’Occidente medievale, ossia la rappresentazione dei rapporti tra mondo arabo e cristiano che, attraverso intensi scambi commerciali e culturali, contribuirono alla diffusione in Occidente di nuovi saperi scientifici. La disposizione del corteo ruotava quindi intorno alle tre figure allegoriche delle scienze, ciascuna contraddistinta da un colore (bianco per la Matematica, nero per l’Astronomia e rosso per la Medicina) ed accompagnata da un proprio gruppo di figuranti; il mio compito come costumista è stato quello di progettare e realizzare un abito per la figura della Matematica, che insieme al suo seguito apriva il corteo storico del borgo. L’idea principale per il costume prevedeva la realizzazione di una sopravveste medievale riccamente decorata, da indossare sopra ad una veste più semplice, con l’intenzione di creare così due capi di abbigliamento da poter eventualmente riutilizzare (anche in modo indipendente l’uno dall’altro) in futuro. Le indicazioni fornite dalla direzione artistica hanno ovviamente giocato un ruolo importante nella progettazione del costume; in particolare l’identificazione del Quattrocento come secolo di riferimento ha permesso non solo di individuare il taglio storico più corretto per l’abito, ma anche di assicurarsi che fosse in linea con il resto dei costumi scelti dal repertorio del borgo per la rappresentazione. La necessità del richiamo al binomio di colori rappresentativo del borgo, il rosso ed il verde, è stata affidata ai ricami ed alle decorazioni che ornano la ricca sopravveste. Data l’origine “esotica” delle scienze matematiche, ho cercato innanzitutto ispirazione nell’arte islamica e mediorientale del periodo medievale: l’idea iniziale era quella di progettare un costume che celasse le forme del corpo, richiamando le antiche vesti sacerdotali, secondo la concezione della Matematica come scienza oscura e misteriosa, studiata ed approfondita solo da un ridotto numero di sapienti. In seguito le preziose indicazioni della mia relatrice hanno portato la mia ricerca a concentrarsi sui testi di matematica araba del periodo, e sulla tradizione delle tuniche talismano; trattasi di antiche vesti che portano inscritte preghiere e citazioni coraniche, le quali (secondo la credenza) infonderebbero l’indumento di poteri taumaturgici. La suggestione data da questi abiti ha portato alla progettazione di una decorazione in cui i testi scientifici di lingua araba, con la loro grafia sinuosa ed elegante, si intrecciano alla geometria delle figure illustrate; sulla seta dell’abito pittura e ricamo si incontrano e trasformano il costume nella ricca pagina di un codice medievale. Il costume è accompagnato da un copricapo a foggia di turbante orientale, sormontato da una corona dorata che rappresenta la supremazia della matematica su tutte le altre scienze; la figura stringe in mano un compasso, simbolo identificativo in molte delle rappresentazioni allegoriche della matematica. Il costume, realizzato su misura per la figurante del borgo Valentina Valente, ha sfilato domenica 1° settembre 2019 in occasione delle cerimonie mattutine del borgo (benedizione del cavallo e del fantino) e nel grande Corteo Storico che, nel primo pomeriggio, accompagna gli spettatori alla corsa del Palio attraverso la rievocazione della vita astigiana medievale”. Per la dedizione, l’impegno e la passione profusi, Lorenzo è stato insignito del titolo di “Borghigiano ad honorem” che per la prima volta non si è concretizzato nella consegna della targa, bensì del prestigioso fazzoletto rossoverde, versione seta, che indossano in esclusiva i componenti del Comitato Palio.”

