Siena: La richiesta di informazioni di Staderini sulla nuova tecnologia 5g

Durante l’odierna seduta consiliare Pietro Staderini (Sena Civitas) ha portato all’attenzione del consesso il 5G, la quinta generazione di telefonia mobile e cellulare con prestazioni e velocità superiori alla 4G perché a connessione costante che oltre a far comunicare le persone permette a vari dispositivi wireless di interagire fra loro, utilizzando una frequenza appartenente alla banda delle onde millimetriche. <<L’introduzione del 5G – come ha informato Staderini – comporterà la proliferazione di antenne, fonte di preoccupazione nelle persone per i possibili rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche>>. Il consigliere pur evidenziando che gli studi epidemiologici e sperimentali non hanno ancora mostrato associazioni significative tra l’esposizione a campi magnetici e un’aumentata insorgenza di cancro in bambini e adulti, ha riportato che <<l’Istituto superiore di sanità indica che un’adeguata valutazione dell’impatto di questa nuova tecnologia potrà essere effettuata solo a seguito di una conoscenza dettagliata delle caratteristiche degli impianti e della loro distribuzione sul territorio, nonché di un loro monitoraggio>>. Relativamente a questo Staderini ha chiesto di conoscere i <<progetti di sviluppo del 5G, privati o pubblici, in termini di installazione, sul territorio comunale, di antenne o impianti ricetrasmittenti>>. L’assessore ai Servizi Informatici Clio Biondi Santi nel rispondere all’interrogazione ha ricordato quanto stabilito dalla legge regionale 49/2011 sulla “Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione” sottolineando che <<le installazioni devono rispettare precisi criteri di localizzazione soprattutto per la telefonia cellulare. Nello specifico, gli impianti devono essere posti in primis su edifici e aree di proprietà pubblica favorendo l’accorpamento degli stessi su strutture o siti comuni; nelle zone di interesse storico, monumentale, architettonico paesaggistico e ambientale sono consentite soluzioni tecnologiche che mitighino l’impatto visivo; mentre è vietata l’installazione su ospedali, case di cura e di risposo, scuole e asili, carceri e relative pertinenze fatta eccezione che tali edifici risultino come migliore localizzazione in termini di esposizione complessiva della popolazione alle onde elettromagnetiche>>. E proprio in merito alla sicurezza e alla tutela della salute dei cittadini, l’assessore ha poi sottolineato <<il ruolo attivo dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana che, oltre a provvedere alla validazione dei nuovi progetti solo dopo accurate simulazioni delle emissioni, procede con il controllo strumentale. A ciò si aggiunge la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 12 luglio 1999 e aggiornate a marzo 2020 che definiscono i limiti di riferimento per campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici derivati dagli studi scientifici della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti e soprattutto il Dpcm dell’8 luglio 2003 che fissa limiti molto inferiori rispetto alle linee europee>>. <<Fatta questa dovuta premessa – ha proseguito Biondi Santi – si deve far presente che all’interno del territorio comunale sono presenti molti impianti di Radio Base, di vari gestori telefonici. Nell’anno 2020 sono state presentate domande quasi tutti tendenti alla sostituzione di antenne per la riconfigurazione volta alla copertura radioelettrica. Trattandosi di un cambio non viene descritto, quindi, all’interno della relazione stessa, se si parla di impianto 4G o 5G. Solo in alcuni casi viene specificata l’implementazione del “sistema 4G di stazione radio base esistente per telefonia mobile”. L’assessore ha poi riassunto che <<nell’anno in corso, sono state richieste in tutto dieci configurazioni su impianti esistenti, 6 sull’inizio dei lavori su impianti di riconfigurazioni depositate nel 2019, 5 di fine lavori su riconfigurazioni presentate negli anni precedenti e 4 per i nuovi impianti. Per quanto concerne la tipologia di impianto classificato 5G sono: 4 gli interventi in totale di cui 2 su nuovi impianti e 2 su nuove configurazioni. Questa amministrazione – ha concluso rassicurando che – stante l’avvenuta scadenza del “Piano di razionalizzazione delle emissioni elettromagnetiche” e i numerosi interventi richiesti e relativi alla modifica e nuova installazione di apparecchiature di impianti radio-elettrici, insieme agli altri enti competenti e ai gestori che operano nel settore, in conformità alla vigente normativa nazionale e regionale, si sta impegnando al fine di proporre una gestione più razionale ed efficiente degli interventi in materia>>. Il consigliere Pietro Staderini si è dichiarato <<completamente soddisfatto, perché l’ampia ed esaustiva risposta dell’assessore ha permesso di conoscere maggiormente il tema dei 5G e di chiarire eventuali dubbi in materia>>.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena

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