Il consigliere del Gruppo Pd Bruno Valentini durante la seduta di ieri, 28 settembre, ha presentato un’interrogazione per conoscere i risultati del cosiddetto “sblocca cantieri”. <<A dicembre 2019 il consiglio comunale ha approvato a maggioranza un Regolamento di semplificazione e correzione delle difformità nei procedimenti edilizi>>, ha ricordato Valentini, aggiungendo che sembrerebbe però che <<ben pochi procedimenti siano stati risolti positivamente>>. Da qui la richiesta di <<precisare quante pratiche sono state presentate agli uffici comunali ai sensi di questo Regolamento e quante sono state definite e concluse formalmente ad oggi e dettagliare quante sono state accompagnate da una perizia giurata>>. Non solo, il consigliere ha anche chiesto <<di stilare un bilancio sui risultati di un provvedimento presentato come una svolta epocale sull’edilizia>> e, ha aggiunto <<se non sia il caso di potenziare gli uffici e gli organici preposti al rilascio delle pratiche edilizie e urbanistiche, vista la lentezza con cui vengono esaminate e concluse attualmente le procedure>>. <<Le pratiche di accertamento di conformità depositate – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti – sono state 67 nel 2017; 62 nel 2018, 68 nel 2019 e 37 fino al 24 settembre del 2020. Inoltre, con l’approvazione del “Regolamento per la semplificazione, correzione e rettifica di difformità nei procedimenti edilizi” approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale del 19 dicembre 2019 si è proceduto ad inserire nel Programma delle Pratiche edilizie on-line sia la procedura che la relativa modulistica di riferimento, prevedendo, all’interno del programma stesso sia le bozze di lettere di risposta che i relativi percorsi da seguire. Considerando quindi che il primo atto protocollato è datato il 24 gennaio di quest’anno; ad oggi sono 49 le pratiche edilizie contenenti anche situazioni previste all’art. 1 di rettifica errori di cui all’art. 2 “opere non soggette ad accertamento di conformità ai sensi dell’art. 209 L.R. 65/2014” (casistiche previste dalla lettera “a” alla lettera “e”). Purtroppo – ha proseguito l’assessore – con il lockdown per emergenza COVID, gli uffici, seppur lavorando in smart working, sono stati chiusi. Un blocco quindi del lavoro di verifica e rilascio-condivisione di atti che, per loro natura, necessitano di un controllo di veridicità e condivisione di quanto dichiarato attraverso pratiche edilizie cartacee (si consideri che ad oggi le pratiche edilizie sono suddivise in 4 archivi diversi: Fosso di Sant’Ansano, Santa Maria, via di Città e Piazza del Campo) e verifiche sul posto (soluzione praticamente impossibile da attuare in quel periodo). Si è potuto riprendere, con regime inizialmente lento, soltanto una volta rientrati a lavoro, procedendo con la sola verifica documentale perché impossibile svolgere sopralluoghi in sicurezza>>. Ha poi ricordato che <<dal 6 maggio hanno preso servizio allo sportello unico il geom. Filippo Cioni per seguire le pratiche SCIA, e l’arch. Ginevra Gherardi, per quelle di permesso di costruire. Occorre precisare che il personale neo assunto, anche se qualificato e di ottima professionalità, non è in grado di essere operativo immediatamente e tantomeno con l’autonomia e l’operatività che può svolgere una persona che è già in servizio da anni. A ciò si aggiunge che l’Ing. Paolo Giuliani, Dirigente e responsabile del Servizio di Sportello Unico, dovendo seguire gli atti che hanno portato all’adozione del piano operativo, avvenuto a fine maggio, ha delegato la formazione e l’organizzazione del lavoro dei due nuovi assunti al Geom. Fabrizio Mannucci, che si è trovato inevitabilmente costretto a ridurre ulteriormente il tempo a disposizione per svolgere gli altri servizi di propria competenza. Lo stesso, dal 1° luglio, è stato poi incaricato, ad interim, della responsabilità dello Sportello unico. Da non dimenticare poi che, il periodo estivo: giugno-settembre, è caratterizzato dalle ferie estive. Dal 1° settembre in forza all’ufficio si è aggiunto il Geom. Giulia Marziali, la quale è stata temporaneamente assegnata a seguire le pratiche di “rettifica degli errori”. Una nuova riorganizzazione quindi che ha come obiettivo principe quello di smaltire il lavoro arretrato che si è prodotto e che già registra la chiusura, con risposte positive, a 25 pratiche di rettifica di errori, su 49 depositate. Delle 24 rimanenti tre sono in soprintendenza in attesa di condivisione per delle modifiche esterne, ed altre 5 sono in fase di rilascio. Si precisa, inoltre che 4 pratiche di accertamento di conformità depositate nell’anno 2019 sono state integrate con la perizia giurata richiedendo la trasformazione delle stesse in pratiche di rettifica degli errori ed anche queste sono in fase di rilascio. Sono state inoltre valutate e depositate 8 SCIA e 4 CILA contenenti, anch’esse, le perizie giurate per rettifica degli errori. Un insieme di azioni quindi che hanno l’obiettivo di implementare lo sportello unico attraverso un percorso che ci permetterà di entrare a pieno regime>>. Valentini ha ringraziato l’assessore <<per la trasparenza dei dati relativi alla risposta all’interrogazione aggiungendo che questo regolamento conferma la sua utilità nel funzionamento dell’ufficio preposto. Prendo altresì atto che la procedura è ancora in corso di miglioramento, ma voglio sottolineare il fatto che l’ufficio, chiuso al pubblico in periodo di lockdown, aveva tutta la calma per sbrigare le pratiche e aiutare così i cittadini in un momento complesso quale l’emergenza Covid. Auspico che si faccia di tutto perché ci sia un reale atteggiamento del Comune di “sblocca edilizia”, finora mancato, vista l’importanza strategica di questo settore per la ripresa economica>>.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena
