Siena: In Consiglio, l’interrogazione del gruppo PD sul ruolo del servizio sociale della società della salute nell’emergenza Covid

In Consiglio Comunale, oggi, i consiglieri PD Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini hanno presentato un’interrogazione sul ruolo del Servizio Sociale della Società della Salute per l’erogazione di misure urgenti di solidarietà alimentare durante la pandemia. Masi ha fatto un excursus sulle azioni messe in campo fino ad oggi come l’atto dirigenziale dello scorso 27 ottobre, con il quale è stato provveduto a un ulteriore impegno di spesa e utilizzo di economie a sostegno delle famiglie disagiate del Comune di Siena nell’emergenza Covid-19 (952 soggetti per complessivi 269.986,58 euro). Confraternita di Misericordia di Siena, Pubblica Assistenza, Croce Rossa Italiana, Caritas di Siena e San Miniato hanno segnalato al Comune, in base al bisogno percepito, le persone bisognose di sostegno; e le medesime, insieme all’associazione “Noi Siena”, saranno anche impegnate per l’utilizzo della somma residua di 17.438,48 euro. <<Come da determina – ha evidenziato Masi – si legge che è stato ritenuto opportuno allargare la platea dei beneficiari, coinvolgendo le assistenti sociali della Società della Salute, che stanno continuamente individuando soggetti in situazioni di bisogno causa Covid-19. Un ruolo che così descritto sembrerebbe diventato sussidiario in questo progetto di aiuti, mentre l’individuazione del bisogno in via primario sarebbe ricaduto principalmente sulle spalle delle organizzazioni di Volontario>>. <<Alla luce di quanto sta accadendo e del prolungarsi dell’emergenza economica della pandemia, alla quale sarà necessario fa fronte con un’attenta osservazione delle urgenze e di una programmazione condivisa da parte dei Servizi sociali del territorio, dei Comuni e Istituzioni>>, ha chiesto quale sia << l’effettivo ruolo dei Servizi sociali della Società della Salute all’interno delle misure urgenti di solidarietà alimentare e se allo stesso servizio si riconosca un ruolo chiave>>. L’assessore alla Sanità, Francesca Appolloni, rispondendo all’interrogazione, ha rassicurato sul fatto che <<il rapporto tra l’ufficio Terzo Settore e le assistenti sociali di SdSS è stato instaurato fin dall’inizio dell’erogazione dei buoni, sia attraverso l’iniziale recepimento comunale delle loro segnalazioni che, successivamente, attraverso le loro segnalazioni direttamente alle Associazioni>>. Sottolineando che <<il raccordo è stato dunque strategico nella individuazione dei casi di bisogno sociale e ha contribuito a rafforzare una rete di relazioni con le associazioni di volontariato che si adoperano nell’ambito della marginalità sociale, in modo che le procedure messe in atto con l’ultimo atto dirigenziale, tese a ricalcare le modalità organizzative già positivamente sperimentate, hanno garantito interventi rapidi per distribuire in modo ottimale le poche risorse residue>>. Per quanto riguarda, invece, il servizio sociale professionale della SdS Senese, <<come dichiarato dalla stessa coordinatrice, è stato chiamato dall’Amministrazione a far parte della task force dei buoni spesa e ha visto l’impegno di due assistenti sociali dedicate al progetto. Nello specifico con la messa a disposizione dei numeri telefonici di servizio delle due operatrici per offrire informazioni, chiarimenti, orientamento ai cittadini, sull’attività svolta insieme ad altri uffici identificati dal Comune, nonché di raccordo con gli altri assistenti sociali del territorio per un lavoro di sensibilizzazione e per effettuare invii appropriati di cittadini in stato di bisogno alle associazioni coinvolte nel progetto. Inoltre, il rapporto tra le associazioni ed il servizio sociale della SDSS esiste da molti anni, andando a consolidarsi nel tempo, in particolare per l’erogazione dei pacchi alimentari. Proprio in virtù di questa rete esistente e coordinata, il servizio sociale della SDSS ha collaborato in maniera integrata con l’amministrazione comunale anche per il progetto “spesa sospesa” durante il periodo del lock down>>. Nella replica Masi ha ricordato che la risposta <<ha fugato ogni dubbio rispetto a una frase ambigua contenuta nella determina, perché gli assistenti sociali sono quelli che per primi hanno un ruolo proattivo nell’individuazione del bisogno, e si integrano con le associazioni di volontariato, fondamentali nella risposta, e che anche qui ringraziamo tutti per l’impegno profuso anche in questo difficile momento>>. Dunque <<adesso è tutto chiaro>> ha concluso il consigliere, ribadendo che <<nell’ambito di questa emergenza le competenze e i ruoli fanno la qualità totale del risultato>>.

Ufficio Stampa Comune di Siena

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