Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini del gruppo Per Siena hanno interrogato il sindaco sul Quartiere Ecologico di Malizia. <<La zona in questione situata tra le Grondaie e viale Bracci – ha dichiarato Griccioli – presenta, accanto ad un nucleo di abitazioni edificate con canoni della bioedilizia, aree in totale degrado e incompiute con un cantiere in totale abbandono visibile già dalla rotonda del ponte di Malizia, venendo così meno al progetto iniziale di un quartiere ecosostenibile, nonché il degrado del canale delle acque piovane lungo il marciapiede di viale Bracci, diventato una specie di discarica. Una situazione determinata con il fallimento della ditta costruttrice>>. <<Visto che le parti incompiute sono di proprietà privata e facenti capo alla curatela fallimentare e che tale agglomerato è entrato nel dibattito del nuovo Piano Operativo con l’obiettivo di dare ampio spazio al recupero di zone degradate>>, il consigliere ha chiesto <<se l’amministrazione possa farsi promotrice di una risoluzione interagendo con il curatore per rendere appetibile a nuovi investitori l’area, e se intenda coinvolgere gli abitanti del quartiere>>. L’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti ha spiegato che <<il quartiere ecologico di Malizia oggetto di Piano Particolareggiato del 2004 è stato oggetto di previsione di lavoro edilizio diretto con il Regolamento Urbanistico>>. Aggiungendo che <<è ancora in essere una convenzione, modificata rispetto all’originaria del Piano particolareggiato, per il completamento delle opere di urbanizzazione. Con l’adozione del Piano Operativo è stata prevista una semplificazione dell’intervento, come l’eliminazione del parcheggio in struttura a tre livelli, privato ma ad uso pubblico che secondo le previsioni originarie doveva rispondere agli standard anche degli edifici già realizzati, con conseguente riduzione delle potenzialità edificatorie e la previsione della sola destinazione residenziale. Le osservazioni presentate al Piano Operativo chiedevano la conferma delle potenzialità edificatorie e delle destinazioni urbanistiche previste nel Regolamento Urbanistico (RU) o in subordine la conferma delle potenzialità dello stesso ma con incremento della destinazione residenziale e decremento delle altre destinazioni>>. Continuando, ha poi ricordato che <<è stato deliberato di accogliere l’osservazione mantenendo inalterata la situazione prevista dal Regolamento. Va detto che alla stessa potenzialità dovrà corrispondere l’originario soddisfacimento degli standard a parcheggio>>. Per quanto richiesto circa l’interazione con i soggetti interessati, Michelotti ha dichiarato che <<c’è piena disponibilità dell’Amministrazione come dimostra l’accoglimento dell’osservazione>>. <<Come scritto dagli interroganti – ha concluso l’assessore – si tratta di una incompiuta, di un’occasione di rigenerazione urbana completamente persa, che stiamo provando a far ripartire, fermo restando il rispetto dei tempi del tribunale e delle complesse procedure previste dalla legge fallimentare>>. Vanni Griccioli si è dichiarato soddisfatto con l’auspicio <<da parte non solo dei residenti ma anche di tutti i cittadini, che passano in viale Bracci e vedono un cantiere dismesso, di arrivare il prima possibile ad un avvio dei lavori che possano migliorare un’area ora in degrado>> .
Ufficio Stampa Comune di Siena
