Approvata all’unanimità, durante l’odierna seduta del Consiglio Comunale, la mozione presentata da Maria Concetta Raponi (Forza Italia). Nell’atto il consigliere ha ricordato come la violenza di genere <<sia una grave violazione dei diritti umani e delle libertà in tutte le sue sfere: personale, lavorativa ed economica, nonché culturale. Ma anche che nell’ultimo anno di osservazione circa 3.700 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza e di come durante il lockdown, a seguito di convivenze e confinamenti forzati, la situazione sia ulteriormente peggiorata>>. Raponi ha inoltre sottolineato che <<la maggior difficoltà per il raggiungimento dell’autonomia da parte delle donne vittime di violenza che hanno intrapreso un percorso attraverso le case rifugio nei Centri Antiviolenza è trovare una soluzione abitativa decorosa e capace di soddisfare le esigenze proprie e, soprattutto, dei figli, così come il reinserimento nel mondo del lavoro, elemento indispensabile per l’emancipazione femminile e l’indipendenza economica, nonché per l’uscita definitiva dal circolo della violenza>>. Non esistendo, attualmente, graduatorie per case Erp riservate a donne uscite da case rifugio, ma che con legge regionale la Toscana offre ai Comuni la possibilità di destinare fino al 40% delle abitazioni Erp a finalità sociali, il consigliere ha chiesto l’impegno del sindaco e della giunta su una serie di punti. <<Dare il via a un percorso che favorisca il reinserimento nel tessuto sociale ed economico di donne vittime di violenza che escono dalle case rifugio, ovunque dislocate; che a loro vengano destinate alcune abitazioni Erp o di altre forme di edilizia sociale, così come la promozione di percorsi di formazione ed incentivi per un loro inserimento attivo; sensibilizzare le imprese alle assunzioni di coloro che escono dalle case rifugio incentivando le misure di sostegno alla genitorialità; far sì che la Regione Toscana istituisca la figura del Garante per la tutela delle donne vittime di violenza e far sì che coloro che hanno intrapreso un percorso di protezione nei Centri Antiviolenza siano incluse tra le categorie destinatarie di agevolazioni nell’inserimento lavorativo e abitativo>>.
Ufficio Stampa Comune di Siena
