continuano i nostri sopralluoghi presso le isole ecologiche insieme all’ufficio ambiente, per capire che tipo di conferimenti vengono eseguiti, per ripulire dagli abbandoni dei sacchi a terra e cercare di comprendere meglio le abitudini, buone e cattive dei cittadini, soprattutto in quelle porzioni di città dove ancora non si è avviato il nuovo piano di riorganizzazione del sistema di raccolta. Il tema dei rifiuti è molto complesso e articolato ed è difficile far comprendere tutto ciclo di trasformazione che subisce un semplice sacco conferito in un contenitore. la visita all’impianto di selezione di Asciano è stata proficua per capire tutti i vari percorsi che il materiale, una volta gettato, intraprende per avviarsi a una nuova vita, perchè come dice la legge della conservazione della massa, nulla si crea e nulla si distrugge, ma si trasforma. Sfatiamo il luogo comune che tutti i rifiuti vengono gettati insieme vanificando l’impegno dei cittadini nel fare la RD, non è così, tutto viene separato e avviato a un ciclo diverso e quello che non può essere riciclato deve essere conferito in discarica. Ed è su questo ultimo punto che dobbiamo lavorare, affinchè lo scarto venga ridotto ai minimi termini e finalmente considerare il rifiuto come una risorsa reintrodotta sul mercato seguendo i crismi di una economia circolare. SE DIFFERENZIAMO BENE, RIDUCIAMO LO SCARTO, questo sarà l’impegno di tutti noi, un impegno chiesto dall’Europa, per arrivare agli standard di paesi che hanno iniziato questo percorso molto tempo prima dell’Italia, perchè fare la differenziata è un obbligo di legge, abbandonare i rifiuti è un reato e lasciare un ambiente migliore è un dovere di ognuno di noi. la differenza del tema rifiuti rispetto ad altre utenze è che qui i cittadini sono impegnati in prima persona e danno un contributo fondamentale per far si che il sistema dell’economia circolare funzioni, differenziando nel modo appropriato. nel dicembre 2018 i dati della RD erano al 39,38%, nel dicembre 2019 al 45%, a dicembre 2020 al 55,51% per passare a fine gennaio al 56,95%. Il piano di riorganizzazione ha interessato oltre 600 postazioni ed è stato portato avanti per il 70% della sua totalità.
