Presentata questa mattina, durante la seduta del Consiglio comunale, tenutasi nella Sala Italo Calvino al Santa Maria della Scala, la mozione tesa alla salvaguardia dei lavoratori e del valore economico sociale di Banca MPS, firmata da tutte le componenti politiche dell’assise (Maurizio Forzoni, Federico Minghi, Claudio Cerretani, Pietro Staderini, Pierluigi Piccini, Lorenzo Loré, Davide Ciacci, Alessandro Masi, Davide Dore, Laura Sabatini, Mauro Marzucchi). Nel documento la richiesta di impegno del sindaco a rivolgere, ancora, un nuovo e solenne appello al Presidente del Consiglio dei Ministri e a tutti i dicasteri coinvolti ed interessati dall’operazione: Ministro del MEF Daniele Franco, allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, per un incontro, chiedendo di esplorare tutte le possibili soluzioni con un passaggio in Parlamento, valutando, anche, l’eventuale ipotesi di rinviare l’operazione di privatizzazione fin quando la Banca e la comunità senese non saranno effettivamente tutelate, assicurando: la salvaguardia dei diritti dei dipendenti con misure comunque sostenibili; la continuità del marchio MPS, il più antico del mondo, universalmente riconosciuto nel settore bancario internazionale, che è un unicum con la permanenza della direzione a Siena; una soluzione che salvaguardi un’autonomia utile e un’integrità durevole della Banca, che ha svolto un ruolo per il Paese, insieme alla difesa del complesso indotto di attività e la permanenza diretta di una presenza dello Stato per accompagnare l’evoluzione della Banca. Durante il suo intervento il sindaco di Siena ha rimarcato l’importanza dell’unanimità di intenti dimostrata con la mozione presentata per affrontare una ‘battaglia’ difficile e non semplice e che, purtroppo, sarà anche veloce visti i termini che sta dettando l’Europa. Ma qualsiasi valutazione venga fatta non può prescindere, ha evidenziato il primo cittadino, dal non riconoscere che il Montepaschi è uno dei principali gruppi bancari del nostro Paese, con attività rivolta principalmente alle famiglie e alle piccole e medie imprese. Ha quindi ricordando che il valore del marchio ammonta a 466milioni di euro, 4milioni i clienti, 198 miliardi di raccolta complessiva di cui 87 di depositi, 81,4 miliardi di finanziamenti alla clientela, 2,2mld di crediti deteriorati (2,7% del totale), 1500 sportelli e 200 centri specialistici diffusi su tutto il territorio nazionale con un forte radicamento territoriale. Ma anche i sacrifici richiesti dalla politica: da Banca 121 ad Antonveneta, con le scelte politiche del passato e le conseguenze che ne sono derivate, e per questo il richiamo alla stessa politica per porre un rimedio certo per quello che MPS ha rappresentato nei secoli a livello mondiale, per non incorrere in quanto palesatoci. Il sindaco di Siena ha chiesto, in maniera ferma, strategie diverse, in grado di tutelare e non sacrificare la banca più antica del mondo con scelte forse affrettate e irreversibili, le cui ricadute a spese della Banca e della comunità senese potrebbero essere irrimediabili. La mozione è stata approvata all’unanimità così come l’emendamento presentato da Paolo Salvini e firmato da tutti i gruppi consiliari (Federico Minghi, Davide Ciacci, Mauro Marzucchi, Lorenzo Loré, Pierluigi Piccini, Maurizio Forzoni, Pietro Staderini, Claudio Cerretani e Alessandro Masi), con il quale nel penultimo capoverso delle premesse scritte nella mozione viene aggiunta la frase: “tenute ferme le diffuse responsabilità del recente passato”.
Testo Documento Unitario Capigruppo su Mps
Al Presidente del Consiglio Comunale di Siena
Dott. Marco FALORNI
Al Sindaco di Siena
Avv. Luigi DE MOSSI
Mozione del Consiglio Comunale di Siena sulla Banca Monte dei Paschi di Siena spa
PREMESSO
-che la Banca MPS SPA ha storicamente un legame inscindibile e storico con la città di Siena ed il suo
territorio;
– che, infatti, già l’art. 1 dello Statuto della Banca, approvato con Regio Decreto del 1872 così recitava “il
Monte dei Paschi è una istituzione della città di Siena a cui deve la sua origine e perciò il comune ne ha
la sovrintendenza , direzione, tutela e l’amministra per mezzo del consiglio elettivo”;
-che la Banca MPS spa costituisce ad oggi la principale azienda del senese e della regione Toscana, oltre
che riferimento di un complesso indotto delle attività, costituendo inoltre un asset importante del sistema economico italiano e internazionale;
-che, in vista della scadenza europea per la dismissione della partecipazione dello Stato da Banca MPS
spa entro il 2021, il Consiglio Comunale di Siena già il 21 novembre 2019 aveva approvato all’unanimità
una mozione che esprimeva preoccupazione per l’uscita del MEF dal capitale della Banca in termini economici, sociali ed occupazionali;
– che in quell’occasione furono individuati i punti minimi di salvaguardia per garantire questa evoluzione
della Banca, poi sviluppati nel successivo dibattito:
1) perseguire la salvaguardia dei posti di lavoro, dei dipendenti e delle loro professionalità;
2) tutela del marchio;
3) mantenimento e consolidamento dell’unità operativa e strategica che rappresenta il core business
dell’Istituto;
4) mantenimento della Direzione Generale a Siena sia come sede legale sia come Centro di indirizzo
Strategico e di Controllo;
– che il perseguimento e la tutela dei quattro punti di cui sopra ha costituito anche il collante del fronte
istituzionale che si è creato tra Comune, Provincia di Siena, Regione Toscana e Fondazione MPS;
– che in data 13/01/2021 il consiglio Comunale di Siena si è riunito in seduta Straordinaria monotematica
sul futuro e le prospettive di Banca MPS;
– che in questo periodo sono in corso le attività per l’uscita dello Stato dal capitale di Banca MPS spa
e, se venissero disattese queste salvaguardie, le ricadute a spese della Banca e della Comunità Senese
potrebbero essere irrimediabili;
– che la via della tutela di un’autonomia utile e di un’integrità durevole, non effimera della Banca, è il filo
conduttore che lega le richieste di gran parte dei diversi schieramenti istituzionali e politici;
– che nell’autonomia e nella tutela del marchio MPS la politica e l’economia del nostro Paese oggi devono ritrovare una nuova unità, in un Monte diverso, differente, specializzato, dove rimane naturale la
presenza pubblica almeno di una golden share, per continuare a dare servizi moderni all’economia reale,
alle famiglie e alle piccole e medie imprese;
– che il fronte, a livello locale, ma anche nazionale, deve essere compatto per sostenere un dialogo fermo con il Governo e la Commissione UE, che salvaguardi i lavoratori e il valore economico e sociale di
Banca MPS;
– che in questo passaggio cruciale per Siena le componenti espresse in consiglio comunale intendono,
pertanto, con questa mozione far avanzare l’attuale tavolo istituzionale anche in un tavolo politico, superando le divisioni;
-che è necessario che il Comune di Siena, in virtù del diretto interessamento della comunità e del territorio senese, insista ancora presso il Governo per un incontro, chiedendo di esplorare tutte le possibili soluzioni con il passaggio in Parlamento, evitando che il vincolo temporale con l’EU possa essere l’alibi
per sacrificare la banca più antica del mondo con scelte forse affrettate ed irreversibili, le cui ricadute a
spese della Banca e della comunità senese potrebbero essere irrimediabili
tutto ciò premesso
il Consiglio comunale impegna il Sindaco
a rivolgere ancora un nuovo e solenne appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ed a
tutti gli altri Dicasteri coinvolti ed interessati dall’operazione – Ministro del MEF Daniele Franco, al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Ministro del Lavoro Andrea Orlando – per un incontro, chiedendo di esplorare tutte le possibili soluzioni con un passaggio in Parlamento, valutando
anche eventualmente l’ipotesi di rinviare l’operazione di privatizzazione fin quando la Banca e la Comunità senese non saranno effettivamente tutelate, assicurando:
-la salvaguardia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del Monte dei Paschi di Siena, con misure comunque sostenibili;
– la continuità del marchio del Monte dei Paschi di Siena, che è il più antico marchio bancario del mondo,
universalmente riconosciuto nel settore bancario internazionale, che è un unicum con la permanenza
della Direzione a Siena;
– una soluzione che salvaguardi un’autonomia utile ed un’integrità durevole della Banca, che ha sempre
svolto un ruolo per il Paese, insieme alla difesa del complesso indotto di attività;
– la permanenza diretta di una presenza dello Stato per accompagnare l’evoluzione della Banca.
Siena, 28 settembre 2021
F.to Maurizio Forzoni
F.to Federico Minghi
F.to Claudio Cerretani
F.to Pietro Staderini
F.to Pierluigi Piccini
F.to Lorenzo Loré
F.to Davide Ciacci
F.to Alessandro Masi
F.to Davide Dore
F.to Laura Sabatini
F.to Mauro Marzucchi
Documento MPS unitario Capigruppo OK24 sett 2021 (1) (66kB – PDF)
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Siena
