Nella seduta consiliare odierna Bruno Valentini ha presentato un’interrogazione sull’organizzazione di “Sí Siena Festival”. Come ricordato dal consigliere nella sua illustrazione, l’evento in programma dal 23 al 26 settembre, era dedicato al linguaggio e al ruolo della comunicazione nella società contemporanea. Per il suo svolgimento era stato pubblicato un avviso di manifestazione di interesse con scadenza: il 3 aprile 2020 alle ore 13, così da individuare un operatore qualificato per la realizzazione e per il quale erano stati stanziati 49 mila euro. Proseguendo che delle due domande pervenute, una di queste, inviata dopo le 13.43, è stata scartata e che per questo motivo è stata accettata l’unica proposta possibile ovvero quella dell’Associazione Culturale Accademia dei Silenti con sede a Bologna e con ribasso del 2%, nonché un rimborso a favore delle spese effettivamente sostenute e documentate per le attività svolte che prevedevano: il coordinamento di tutti gli operatori coinvolti, la presentazione di un programma generale, un piano completo di comunicazione e uno economico finanziario dettagliato in termini di entrate/uscite ed infine la gestione dei rapporti con i singoli partecipanti. Come dichiarato da Valentini, l’associazione, che non ha nessun curriculum esperienziale precedente e che è presieduta dal vicepresidente del Centro Commerciale Naturale di Siena, a seguito della pandemia, ha proposto un nuovo calendario diviso in due appuntamenti diversi: una preview nel 2020 e la posticipazione degli eventi nel 2021 distribuendo così l’impegno di spesa in due tranche: 15 mila euro per il 2020 e 34 mila euro per il 2021. Per questi motivi, il consigliere ha chiesto perché sia stata valutata una sola proposta considerando l’importanza dell’evento nel quale il Comune investe decine di migliaia di euro per di più di un soggetto assolutamente novizio nell’esperienza, e non si sia invece percorsa la strada della valorizzazione delle competenze locali; e perché si voglia riproporre nella nostra città la presenza del discusso filosofo Diego Fusaro, già ospitato nel 2020. L’assessore alla Cultura nel rispondere all’interrogazione ha confermato quanto ricordato dal consigliere Valentini in merito all’iter per l’aggiudicazione del bando e all’unica istanza pervenuta aggiungendo che ilperdurare dell’emergenza da Covid-19 aveva imposto la sospensione del procedimento (deliberazione n. 109/2020) e, nell’incertezza legata ai tempi imposti dall’evento pandemico, non si era provveduto all’assegnazione. Illustrando poi chenel mese di agosto dello scorso anno,con un allentamento delle misure di contrasto alla diffusione del virus, la Giunta, con deliberazione n. 262 del 13 agosto, aveva deciso la riattivazione del Festival, con una diversa calendarizzazione ma, nell’incertezza dell’evoluzione del contagio, non erano state fissate le date. Successivamente, nel mese di settembre, con determinazione dirigenziale n. 1731/2020, si ècomunqueproceduto all’affidamento del servizio di ideazione e sviluppo dell’iniziativa all’unica figura in possesso dei requisiti richiesti che aveva manifestato interesse, ovvero l’Accademia dei Silenti, perfezionato con contratto n. 5203 di repertoriodel 27 novembre 2020. La stessaaveva proposto un calendario di appuntamenti da realizzare durante il corrente anno e anticipati da una preview che è stata organizzata dal 9 all’11 ottobre 2020. Inoltre,il 19 novembre 2020, con delibera di Giunta Comunale n. 384, è stato adottato uno specifico piano di sostegno allo spettacolo dal vivo, con lelinee guida per un avviso pubblico per contributo una tantum a sostegno delle realtà cittadine che svolgono attività professionale di pubblico spettacoloe lelinee guida per un Bando di Residenze Artistiche e che già a luglio era stato riaperto l’avviso pubblico per la partecipazione alla quarta edizione di Siena Città Aperta.Con determinazione dirigenziale n. 2820 del 30 dicembre 2020 è stata approvata la graduatoria degli aventi diritto al contributo una tantum ed entro lo scorso gennaio sono statetredici compagnie locali a beneficiarne. Per ciò che concerne infinela presenza di Diego Fusaro, come spiegato dall’assessore, il Festival “Sì Siena, linguaggio tra terra e cielo”, è stato promosso grazie al contributo, non solo del Comune, ma anche dell’Accademia Musicale Chigiana, Siena Opera Metropolitana e Associazione Centro Storico Città di Siena, e si è svolto in diversi luoghi della città e molti sono stati gli scrittori, i poeti, i musicisti e i danzatori che hanno arricchito il cartellone dell’edizione 2021, che aveva come obiettivo principale la pluralità dei linguaggi artistici. Una pluralitàcheè stata rappresentata anche dai diversi personaggi che si sono succeduti e che sono intervenuti agli eventi in cartellone. Voci diverse, linguaggi diversi come quelli di Walter Vettori, Andrea Di Consoli, Diego Fusaro, Mariuccia Teroni, Alessandro Fo e Maria Pia Ammirati. Concludendo chel’Amministrazione ritiene un arricchimento la contrapposizione di idee, linguaggi e punti di vista differenti, nel solco del confronto dialettico democratico e che, per questo motivo, non ha posto veti sulla presenza di alcuno. Valentini nel ringraziare l’assessore per la risposta impeccabile dal punto di vista tecnico ha replicato che il grande vizio di questa iniziativa, come di altre, è che non nasce da un lavoro condiviso con la città ma, al contrario, è stato qualcosa di esterno, arrivato da fuori con un costo molto alto per le casse comunali, considerando che risulterebbe, vista la scarsa presenza ai vari eventi, che il bilancio comunale abbia sopportato un costo di cento euro per ogni spettatore. Aggiungendo che sarebbe stato diverso se ci fosse stato un processo di costruzione con i vari operatori culturali locali. Come ha evidenziato il consigliere, non ne ha colpa l’assessore, perché incaricato di recente, ma l’iniziativa sembra quasi una marchetta politica, piuttosto che una valida iniziativa culturale che avrebbe potuto portare prestigio alla città.
Ufficio Stampa Comune di Siena
