“Gia’ che sono qui sto monitorando il silenzio della Robur. Il silenzio a volte parla più del rumore. Non ho dubbi che la società stia lavorando silenziosamente per parlare poi di cose concrete. Una volta, da giovane, giocavo assiduamente a bridge. Spesso quando dovevo giocare la carta pensavo e ripensavo. Il mio maestro una volta mi disse: “quando pensi molto o hai molte informazioni da elaborare o non sai cosa fare”. Ebbene era quasi sempre la seconda! Quindi le idee bisogna farsele venire, anche sbagliate talvolta perché se si riesce a guardare è più facile correggere idee sbagliate che il nulla”.
