Siena: La percezione dei cittadini sul tempismo e la qualità dei servizi erogati dal Comune durante la Pandemia nell’interrogazione del Gruppo Pd

La percezione dei cittadini sul tempismo e la qualità dei servizi erogati dal Comune durante la pandemia sono stati i temi affrontati oggi in Consiglio comunale con l’interrogazione di Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini (PD).

<<La pandemia – come ha evidenziato Masi – ha messo a dura prova l’organizzazione che nei servizi hanno dovuto conciliare lo smart working e la loro erogazione in sicurezza per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, soprattutto degli anziani, che hanno più difficoltà con la digitalizzazione dei procedimenti e delle varie istanze>>.

Il consigliere ha quindi fatto un excursus sugli orari e modalità di accesso di alcuni servizi comunali in questo periodo: dagli uffici demografici che ricevono solo su appuntamento prenotabile su internet, allo sportello unico dell’edilizia, anch’esso fruibile con appuntamento. Ed ha chiesto se <<in questi anni di pandemia si sia misurata la percezione da parte dei cittadini sul tempismo e la qualità dei servizi erogati; e se si ritenga adeguata l’organizzazione e la tempestività adottate rispetto alle istanze dei cittadini>>.

L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi ha risposto a nome della collega alla Sanità Francesca Appolloni, assente alla seduta, ricordando che: <<stando alle notizie del Governo la fase di emergenza finirà il 31 marzo, quindi al momento non ne siamo ancora fuori. Rincuora, indubbiamente, che gli ultimi Dpcm governativi parlino di epidemia e non più di pandemia, ma ciò non toglie che, per non creare disservizi, l’Amministrazione senta il dovere di applicare alcune misure di tutela della salute dei cittadini e, parimenti, dei propri dipendenti, in assenza dei quali non sarebbe possibile erogare i servizi. Non va dimenticato, infatti, a meno che non se ne voglia fare un uso strumentale, che la forte diffusione di omicron ci espone a un maggior rischio di riduzione e interruzione delle prestazioni dovute ai cittadini qualora abbandonassimo certe precauzioni>>. Fazzi ha poi illustrato quanto avvenuto con il servizio demografico elettorale spiegando che: <<l’introduzione dei vari bonus economici di sostegno alla cittadinanza ha creato un picco di richieste per ottenere la carta di identità elettronica (necessaria per lo Spid), che ha caricato di presenze gli sportelli del servizio creando malumori per i tempi di attesa dovuti all’applicazione delle misure di sicurezza sanitarie e alla contemporanea diminuzione degli operatori di sportello in smart working>>. Sottolineando che <<a fronte di quanto erogato in termini economici, grazie anche ai bonus statali, di fronte alla crisi sociale che il Paese sta attraversando, questo “inciampo” iniziale è poca cosa rispetto agli aiuti forniti>>.

<<Una volta esaurita la mole di richieste – ha proseguito l’assessore – e la parallela diminuzione del lavoro agile quasi tutto è rientrato nella normalità.

Nel frattempo, si è consolidata la consapevolezza che il servizio su prenotazione ha i suoi lati positivi perché evita file e fa risparmiare tempo. L’ufficio ha, infatti, svolto un’indagine di gradimento che ha portato alla luce utili indicazioni sull’orientamento dei cittadini con riscontri positivi su qualità e tempistiche. Segnatamente non si nega che ci siano stati dei “malcontenti”, soprattutto all’inizio, per la chiusura al libero accesso, e situazioni di difficoltà nell’erogazione delle prestazioni che sono

state comunque sempre garantite nel rispetto delle misure di contenimento volute dal Governo>>.

<<Consapevoli che l’avatar “Caterina” avrebbe potuto essere d’aiuto solo ad una quota dell’utenza – Fazzi ha spiegato che – si è mantenuto per questo un servizio, pur senza prenotazione e appuntamento, rivolto ad alcune categorie particolarmente fragili come anziani, fragili e stranieri>>. Ribadendo che <<il lavoro, per nulla scontato, portato avanti dall’inizio della pandemia, ha visto sinergie con il Terzo settore, relazioni costanti con le aziende sanitarie, dialogo diretto con la cittadinanza da parte del Sindaco e anche per il tramite dei Garanti, riscuotendo nella popolazione quella percezione positiva che ci chiedete di misurare, nonostante le difficoltà dovute al covid non siano finite. A ciò si sono uniti anche i consiglieri di maggioranza e gli assessori che non sono venuti meno al loro ruolo di intermediari rispetto ai bisogni e alle problematiche emerse. Questo perché, come più volte detto, la nostra attenzione va alla persona ancor prima che al cittadino. Abbiamo portato avanti i servizi senza dimenticare il contatto con la popolazione, massimizzando le forze nel rispetto delle norme. Ci sarà un tempo in cui verificare cosa avremmo potuto fare diversamente, forse meglio, per adesso ci siamo ‘limitati’ a far fronte alle richieste della città>>.

Sul lavoro del SUE, Fazzi ha spiegato che <<è stato adeguato e tempestivo anche durante il picco pandemico, e nonostante lo smart working. Attualmente le pratiche edilizie sono quasi in pari e la media di rilascio di permessi e accertamenti è nella norma>>.

<<C’è da aggiungere poi – ha proseguito l’assessore – che il lavoro dello sportello SUE è particolare perché non si compone solo di ricevimento del pubblico e evasione di pratiche, ma anche di uno studio approfondito delle leggi che regolano l’edilizia e l’urbanistica e dei casi specifici da valutare di volta in volta. Un lavoro che, comunque, anche durante la pandemia è sempre stato garantito in modo adeguato e in tempi ragionevoli>>. Fazzi ha concluso che <<in ogni caso, dato il particolare periodo che stiamo vivendo, il Comune ha rispettato i propri servizi con efficacia e tempestività>>.

Masi ha nuovamente ringraziato il personale del Comune per tutto l’impegno in questi anni difficili della pandemia e, per quanto illustrato nella risposta, sottolineando che <<nella domanda espressa in questa interrogazione non c’era nessuna venatura polemica, ma voleva solamente esser un’occasione di racconto su quanto fatto dall’Ente in questo momento così complesso>>. Aggiungendo che <<a volte, l’approccio da parte degli anziani a questi sistemi di prenotazione registra delle difficoltà>>.

<<Prendendo atto dei servizi sussidiari messi a disposizione per queste categorie più fragili>>, Masi ha detto che <<forse andrebbero pubblicizzati di più>>. Mentre sui dati forniti e su quanto rappresentato sui procedimenti di risposta del Comune, si è detto <<soddisfatto. Saranno poi i cittadini a valutarli>>.

 

Roberta Ferri
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