Abbiamo chiesto un 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 con i vertici di Mens Sana Basketball Academy e Polisportiva per chiarire le rispettive posizioni dopo il comunicato della settimana scorsa.
𝗩𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶, 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀, 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗲 𝘁𝗶𝗳𝗼𝘀𝗶 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗲 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗹𝗮𝘆 𝗼𝗳𝗳.
Ma 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝗶.
𝗟𝗮 𝘁𝗶𝗳𝗼𝘀𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗶𝗻𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 che in città, in Toscana e in Italia molte altre realtà vorrebbero avere.
La recente storia della società sportiva riporta di fallimenti per una gestione sconsiderata da parte di diversi attori, non certo dei tifosi; questi ultimi anzi hanno rappresentato un evento unico nella storia dello sport italiano, rendendosi protagonisti di numerosi tentativi per far sopravvivere la società con la loro partecipazione fattiva e con uno sforzo economico importante.
Contemporaneamente, e questo si dilunga fino ad oggi, siamo stati e siamo, noi tifosi e non i responsabili dei fallimenti societari, sottoposti a qualsiasi tipo di attacco dalle tifoserie dei rivali storici, e fatto ben più grave, anche da quelli delle tifoserie delle altre squadre cittadine che dovrebbero ben conoscere come si sono svolti i fatti, che ci hanno visti come parte lesa.
Ci siamo dovuti armare di una corazza, fatta della scorza derivante dalla storia della nostra società e del nostro modo di vivere l’appartenenza ai colori, per evitare di replicare.
Ma lo strapotere sportivo che ha rappresentato la Mens Sana negli anni passati evidentemente ha aperto crepe insanabili nelle altre società cestistiche toscane e senesi nei confronti sia della società che dei tifosi.
Numerose le provocazioni verbali che abbiamo subìto, e rispetto a quelle il comportamento dei tifosi si è sempre rivelato estremamente civile; più difficile restare indifferenti rispetto a situazioni che si sono verificate all’interno dei palazzetti negli ultimi eventi sportivi.
I comportamenti di certi dirigenti di squadre cittadine, i comportamenti e le dichiarazioni di membri dello staff di squadre avversarie, l’articolo falso e tendenzioso della giornalista de La Nazione – cronaca di Empoli, sono da inquadrare come strategia di indebolimento della Mens Sana sia come società, sia come squadra, sia come passione tifosa.
𝗗𝗲𝗽𝗹𝗼𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗶 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀, 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶.
Forza Mens Sana sempre!!! 

