I temi sociali, specialmente in questa epoca piena di incertezze e di difficoltà, non possono essere terreno di battaglia politica. Certo, le visioni etiche possono essere diverse ma tutti gli attori in campo devono condividere l’assunto di fondo che di fronte ad una fragilità, ad una famiglia in difficoltà, ad un progetto di solidarietà c’è sempre una persona umana, con i suoi diritti inalienabili, le sue necessità e, soprattutto, il suo vissuto e il suo intorno di relazioni.
La seconda Conferenza programmatica organizzata da Sena Civitas e aperta alla cittadinanza ha voluto mettere a fuoco proprio questi concetti. Siena non è una città all’anno zero sui Servizi Sociali e questo è sicuramente un lascito delle precedenti generazioni, che hanno saputo creare un welfare diffuso, ramificato e molto radicato in un associazionismo generoso e solidale. Tuttavia, oggi la realtà ci costringe a ragionare profondamente sulla sostenibilità di questo “sistema”. Alcuni mutamenti profondi della nostra società, già in atto da tempo ma non sufficientemente valutati nella loro portata, nonché alcuni elementi di grave crisi economica e sociale indotti prima dalla pandemia e poi dalle conseguenze della guerra in Ucraina, non lasciano più tanto tempo per poter essere affrontati prima che portino danni irreversibili al tessuto sociale ed economico sia del Paese che della nostra città.
Il ragionamento condotto durante la Conferenza da Paolo Delprato e da Domenico Menorello (già vice sindaco di Padova e coordinatore dell’Agenda pubblica e solidale “Sui Tetti”) ha preso in esame 2 fenomeni in atto:
- La diffusione ancora lenta ma progressiva della povertà, che si sta espandendo anche su Siena nel cosiddetto “ceto medio”
- Il crollo demografico in atto oramai da molti anni e oggi giunto vicino al punto di non ritorno, dove anche qui la nostra città spicca per la negatività dei propri numeri
Sono entrambi fenomeni destinati a sommarsi e ad amplificare le criticità ad essi derivanti. Famiglie sempre più piccole sono sempre meno in grado di erogare quel “welfare all’italiana” che ha sempre consentito al nostro Paese di far fronte a tutte le sfide storiche, economiche e ambientali che ci siamo trovati ad affrontare. Viene quindi meno quell’ammortizzatore sociale che è stata la nostra àncora di salvezza e proprio in un momento storico in cui invece ce ne vorrebbe tanto bisogno, a fronte di ondate di crisi sociali, interne ed esterne, che saranno sempre più frequenti.
Pensiamo ad esempio al fenomeno delle migrazioni, che stiamo sperimentando come crisi proprio in questi giorni e che sempre di più tenderà a diventare un problema strutturale, viste le sempre più numerose situazioni di tensioni belliche e ambientali che avvengono nel Mondo.
Occorre reimpostare in maniera profonda la strategia delle politiche sociali del Comune, sostengono Menorello e Delprato, secondo i seguenti paradigmi:
I trend non si governano in solitudine = occorre rafforzare il collegamento ed una gestione condivisa delle esigenze della città con i Comuni limitrofi, con la Società della Salute e con la Regione
Condividere le informazioni = occorre fare rete con tutti gli attori Istituzionali e del Terzo Settore per mettere a fattor comune le informazioni sulle situazioni di bisogno, singole e collettive
Lavorare di prevenzione = occorre analizzare i trend socio economici per intuire le prossime emergenze e progettare per tempo la loro gestione
Aumentare la trasparenza e la compartecipazione nella gestione delle emergenze = occorre coinvolgere e informare tempestivamente i cittadini per l’individuazione di soluzioni condivise
E soprattutto, investire in maniera convinta sui 2 asset del futuro: famiglie e natalità
Intorno a questi due assi, si può imperniare l’attività di tutta l’Amministrazione e creare le basi per invertire i trend sempre più preoccupanti e innescare un volano di solidarietà e di forze capaci di far fronte alle crisi che dovessero arrivare. Attorno alla famiglia, del resto, ancora oggi ruotano tutte le fasi della vita di ogni persona. “Nessuno è un’isola”, hanno dichiarato i relatori: “aiutando la famiglia e comprendendo le sue necessità in tutte le sue fasi e quelle di tutti i suoi membri, possiamo rafforzare il welfare e la coesione sociale”.
In base a questa impostazione, i relatori hanno presentato una mappa di proposte che coprono le necessità delle famiglie e dei suoi membri nei momenti di maggiore fragilità, che potenziano e investono nelle strutture scolastiche del Comune, che promuovono e incentivano la nascita dei figli e rendano concreta l’immagine di una Siena davvero amica dei bambini e delle famiglie, tutte le famiglie, senza tralasciare nessuno.
| SUPPORTI ALLE FAMIGLIE | Introduzione “Fattore Famiglia” e superamento delle storture dell’ISEE |
| Concertazione territoriale per tariffe e abbonamenti che tengano conto dei carichi familiari | |
| Contributo a favore delle famiglie che accudiscono persone fragili in casa | |
| Progetto “Vi veniamo incontro” per aiutare le famiglie nelle fasi critiche della vita | |
| Potenziamento centro comunitari nelle periferie | |
| Potenziamento Microcredito di Solidarietà | |
| TEMPI DELLA FAMIGLIA | Introduzione di “voucher di servizio” per alleviare il lavoro di cura |
| Promozione Welfare aziendale | |
| Progetto “Nonni” per adozioni intergenerazionali | |
| Percorso 0-6 anni e tariffe mensa calmierate. | |
| Valorizzazione e potenziamento strutture scolastiche comunali | |
| Investire nella qualità della mensa centralizzata | |
| SIENA CITTA’ AMICA DEI BAMBINI | MARCHIO “Siena & Family” per promuovere il welfare aziendale |
| Promozione e tutela della maternità | |
| Istituzione della Giornata della Vita nascente | |
| Potenziamento bonus Benvenuto al Mondo” | |
| CASA | Considerare anche il figlio in arrivo nel punteggio delle graduatorie |
| Fondo per contributi in conto interessi per prima casa | |
| FRAGILITA’ | Promuovere maggiore integrazione tra realtà associative (es. Sport) e disablità |
| Sostegni e agevolazioni per nuove imprese che impiegano soggetti fragili |
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Sena Civitas |
