Siena: Ragazza seguita da un presunto lupo e salvata da un tassista

Associazione Nazionale per la Tutela
dell'Ambiente e della Vita Rurale
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Ragazza seguita da un presunto lupo a Siena e salvata da un tassista.
Si scopre che era già accaduto un mese fa a un'altra donna, di notte e nella stessa zona.
Intorno alle 3 del mattino di domenica 12 maggio il tassista Gennaro Del Percio ha notato una
figura camminare lungo la strada di Vicolo Alto, a Siena. Essendo buio, il tassista ha alzato i fari
per vedere meglio e ha visto da circa una trentina di metri di distanza che si trattava di una ragazza
ma, con sua grande sorpresa, ha visto pure che era seguita a un paio di metri da un grosso animale.
"Era senz'altro un lupo, ne ho visti altri da vicino. La ragazza, sui vent'anni, aveva le cuffie e non si
era accorta di nulla. Non era un cane, era fulvo, col ventre più chiaro, orecchie ritte, sui 40 kg credo.
Come un grosso cane pastore tedesco. Dirò di più: a mio parere stava per balzare sulla ragazza,
aveva le zampe anteriori e la testa abbassate e la parte posteriore quasi alzata, come poco prima di
saltare. Era pienamente illuminato, ormai era a meno di due metri dai fari della mia automobile. Ho
suonato più volte il clackson per spaventare l'animale, che però ha tentato di passare di lato andando
ancora verso la ragazza. Ho fatto retromarcia e mi sono ancora interposto e a quel punto il lupo,
coda tra le gambe, è fuggito in una stradina poco più avanti.Ho detto del pericolo alla ragazza e
quella, che finalmente si era tolta le cuffie, non ha fatto una piega. Ha continuato senza neppure
allungare il passo, forse credeva che scherzassi".
Il tassista, spaventato e allarmato, ha subito comunicato la cosa al centralino dell'azienda di taxi per
cui lavora e alle 3,28 ha telefonato al 112. In effetti, ripassando per controllare, dopo appena una
decina di minuti era già presente una pattuglia di carabinieri, che avevano effettivamente visto
l'animale, entrato nell'area di un vicino gruppo di case. Un'altra pattuglia era in arrivo. Gennaro Del
Percio si è poi recato alla stazione dei carabinieri per fare denuncia, ma il piantone gli ha detto che
il centralino del 112 già era al corrente della cosa. Successivamente, nella giornata, si è recato al
comando dei vigili urbani dove gli è stato solo, e semplicemente, detto che avrebbero passato un
appunto a chi di dovere. Punto.
In effetti, la cosa assurda è che fino alle 18 di oggi 15 maggio nessuno, ripetiamo nessuno, abbia
contattato Del Percio. "Non mi ha chiamato nessuno. Nè carabinieri forestali né polizia provinciale,
niente, nessuno. Come se non fosse successo nulla". Neppure la famosa Task Force Lupo
appositamente creata dalla Regione per le segnalazioni. Vero che non devono intervenire loro come
farebbe la forza pubblica, ma almeno informarsi e conoscere l'accaduto? Neppure un successivo
sopralluogo hanno fatto, tanto che è stata la nostra associazione a comunicarglielo. E dire che la
notizia era stata pubblicata anche sui giornali. Ci si domanda a tal proposito come operi questa Task
Force, perché non abbia un sito in cui ci sia documentazione scrupolosa di quel che fa e come lo fa
e quanto costa. Documentazione pubblica e immediatamente e liberamente consultabile da tutti gli
interessati.
Se qualcuno, tra chi di dovere, avesse avuto maggiore curiosità, avrebbe saputo non solo che una
coppia di lupi è stata avvistata circa un mese fa tra i quartieri di Bottega Nova e Scacciapensieri, a
poco più di due chilometri dalla stazione, ma che addirittura un caso simile a quello di domenica si
sarebbe già verificato qualche settimana fa. Lo racconta lo stesso Del Percio: "La sera dopo
accompagnavo a casa una cliente che abita a circa 200 metri da strada di Vicolo Alto e le ho
consigliato di stare attenta. Bene, mi ha detto che ha paura e semmai si fa venire a prendere perché
una signora sua conoscente che lavora di sera in un bar, percorrendo la strada di Peragna (a 600
metri di distanza dal punto di Vicolo Alto in cui è intervenuto il tassista la notte prima), si era

accorta di essere seguita a poca distanza da un animale, pensava un lupo. La donna, spaventata, ha
telefonato al marito che subito l'ha raggiunta e soccorsa in automobile. Hanno anche avvisato le
forze dell'ordine".
Trattandosi di situazioni potenzialmente pericolose – anche se si fosse trattato solo di un grosso cane
vagante ma dall'atteggiamento sospetto e minaccioso -, auspichiamo che chi ha il dovere di
intervenire per la tutela della pubblica incolumità, ossia il sindaco e pure la Regione, intervenga
concretamente e subito. Ricordiamo che nel 2017, 2020 e 2021-22 in Italia ci sono stati diversi
attacchi di lupi a persone, con ben 14 persone ferite e curate all'ospedale. Tutti attacchi senza
provocazione umana, confermati di lupo con esame del Dna effettuato dall'Ispra. L'art. 16 della
Direttiva Habitat, adottata anche dall'Italia, prevede che i lupi troppo dannosi e quelli
confidenti/problematici possano anche essere abbattuti o comunque rimossi. Lo stesso ovviamente
dice la legge sulla tutela della pubblica incolumità.

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